Amore Mafioso [In Revisione]

Capitolo 43

-Dobbiamo uscire immediatamente da qui dentro, tra poco salta tutto- dico ad Anton mentre continuo a correre in cerca di una finestra -Cazzo dici? E Nastia?- pure lui si mette ora -Anton, credimi, non è il momento più adatto per fare domande, chiama Maksim ed uscite fuori- chiudo la chiamata e subito dopo ne faccio un'altra -Nikita devi subito mandarmi la mappa della villa- lo sento digitare qualcosa al computer e due secondi dopo ho l'immagine sull'IPhone -Credo che Dudaiev sia uscita dalla terza porta d'emergenza, non ci sono altre uscite nel punto in cui siete ora, l'unica è buttarsi da qualche finestra- rispondo con una "okay" veloce e comincio a seguire le indicazioni della mappa, controllo i minuti e per poco non butto una bestemmia, mancano solo due minuti, digito il numero di Ksandr -Capo- continuo a correre -Sta per esplodere tutto, dai la ritirata, ORA!- metto il telefono in tasca e cerco di individuare una finestra ma questo corridoio sembra non averne, cazzo, non voglio finire arrosto!
La mappa segnala un punto preciso ma è troppo lontano per raggiungerlo, faccio dietrofront alla ricerca di una via di fuga.

DUDAIEV'S POV
Continuo a tenerla sulla mia spalla mentre lei urla e si dimena come una gatta selvaggia, proprio come piace a me...
-Lasciami, lasciami- mi tira pugni sulla schiena ma continuo la mia discesa lungo le scale che portano dritte al garage -Piccolina, è inutile che continui a ribellarti, non hai scampo- la faccio scendere e sbattere la testa contro il muro -Sei caduta nella mia tela e non ne uscirai più- mi avvento sulle sue labbra assaporandone il sapore che sa di cioccolato, come al solito del resto...
Le accarezzo la guancia -Sei così indifesa e fragile- si scosta bruscamente dal mio tocco guardandomi male -Smettila di fare scena, ti conosco abbastanza per capire che mi vuoi solo vedere soffrire come un cane e per cosa poi? Perché non ti ho mai degnato di uno sguardo, evidentemente avevo capito che tipo di persona eri!- le tiro un ceffone in piena faccia non sopportando più le sue parole, come può pensare che quello che provo per lei sia finzione?!
Povera illusa, la voglia scopare ogni singolo minuto della giornata, voglio sentirla ansimare sotto di me mentre la penetro con forza -Stai zitta, parlerai solo se interpellata- la riprendo in braccio e la carico sui sedili posteriori della macchina e prima che possa dire o fare qualcosa la faccio cadere in un sonno molto pesante, butto la pezza e salgo in macchina, tra poco di Smirnov e dei Bakov non rimarrà che la polvere e solo allora potrò dire MIA la donna che dorme beata nel retro.
Esco dal garage e ingranando la quarta mi allontano velocemente dalla villa...
Tra poco, piccola mia, nessuno più ci darà fastidio e finalmente potremo vivere in santa pace.

Angolo Autrice
Buonasera,
Dudaiev ha tutto sotto controllo, riusciranno i tre ad uscire in tempo dalla villa?