Capitolo 108

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Una strana sensazione attanaglia la mia mente da quando ho aperto gli occhi, mi guardo in giro ma non trovo nulla di sospetto, continuo a camminare ma un nodo allo stomaco mi impedisce di rimanere tranquilla.
«Nastia, ti vuoi muovere?» mi giro nella direzione di Maksim guardandolo spaesata «Si, arrivo» aumento il passo raggiungendolo davanti la porta d'ingresso «Oggi Aleksandr ha la chemio» annuisco seguendolo fuori, uno strano mal di testa irrompe prepotente facendomi fermare in mezzo al vialetto «Ma che ti prende?!» una macchina nera passa davanti casa nostra e quella strana sensazione si ripresenta, mi giro verso mio fratello che sta per aprire lo sportello della sua macchina ed in quel momento un pensiero del tutto irrazionale di terrore spinge la mie gambe a muoversi nella sua direzione gridando forte il suo nome, mi butto sul prato dell'immenso giardino con lui di sotto che mi guarda scioccato «Ma che cazzo hai? Sei pazza?» mi spintona alzandosi «Non aprire quello sportello!» strillo irrequieta, chiede spiegazioni con lo sguardo poggiando la mano sulla maniglia «Ci potrebbe essere una bomba, ti prego falla controllare...» si allontana immediatamente venendomi in contro «E tu che ne sai?» mi prende per le spalle stringendomele più del dovuto «È passata una macchina nera con i finestrini oscurati, ti prego, ho una strana sensazione da quando mi sono svegliata, che ti costa farla controllare?» sbuffa allontanandosi, prende il cellulare chiamando qualcuno al quale impartisce un ordine dietro l'altro.
Il mio telefono comincia a squillare, lo prendo e noto che stanno chiamando con lo sconosciuto, rispondo ugualmente «Il tempo scorre tik tok, il tempo scorre, in quale delle venti o forse trenta macchine sarà nascosto l'ordigno? Tik tok...» rimango ferma in quella posizione senza dire una parola, la voce di Il'ya mi conferma che non l'ho ucciso, chiudo la chiamata con l'adrenalina a mille «Che succede adesso?!» guardo mio fratello con puro terrore non riuscendo a spiccicare parola «Quel...quel...maledetto, ha messo una bomba in una delle tante macchine che abbiamo! Abbiamo poco tempo dobbiamo far evacuare tutti! Chiama Anton, io intanto vado in garage» non gli do il tempo di replicare che mi metto a correre come mai prima d'ora, entro nell'enorme garage sotterraneo e comincio a controllare ogni singola macchina con estrema attenzione imprecando per l'ignoranza che ho del tempo a mia disposizione «Neanche in questa!» do un calcio alla ruota urlando la mia frustrazione, le macchina sono infinite e non riuscirò a controllarle tutte «Nastia!» la voce di Roman giunge alle mie orecchie allarmata ed ansiosa «Che diavolo ci fai qui?! Dobbiamo andarcene immediatamente» mi prende per il polso ma mi libero «No! Dobbiamo cercare di disattivarla, vai da quella parte!» ricomincio ad esaminarle ma la speranza che avevo poco fa comincia a scemare sempre più mandandomi in cortocircuito il cervello «L'ho trovata! Ma non conosco le sue modalità, dobbiamo andarcene, mi capisci?!? Manca meno di due minuti all'esplosione» mi avvicino notando che ha qualcosa di diverso dalle altre bombe ma ci voglio provare lo stesso.
Comincio a studiare i vari fili che la compongono fino a quando noto una levetta "on-off", l'abbasso ed il countdown si blocca «Che scherzo è questo?» sbraita Roman alzandosi da terra «Cos'ha voluto dimostrare? Quant'è bastardo?» mi alzo anch'io e prendendo la scatolina nera esco dal garage seguita a pochi passi da lui «Devo scoprire cos'ha in mente» affermo entrando in casa dove vedo tutti in agitazione «State tranquilli la bomba è disinnescata» la mostro per poi dargliela a Roman «Risolvi questa faccenda in fretta» mi allontano per salire le scale, devo rimanere sola per qualche minuto.
Entro nella mia stanza e mi butto sul letto guardando il soffitto, è stato tutto fin troppo facile, non è da lui usare questi stupidi metodi a meno che stesse prendendo tempo per fare qualcos'altro...
Balzo dal letto con occhi sbarrati «Aleksandr!» urlo, apro la porta e senza che me ne accorga sono davanti l'ufficio di Maksim, entro senza bussare ritrovandomi davanti tutta la famiglia al completo tranne il mio Sasha «Dov'è? L'ha preso?!? È malato!!» cado a terra con le lacrime agli occhi, non può essere vero «Nastia, ci servi lucida, come hai detto è malato, dobbiamo trovarlo prima che sia troppo tardi» stringo le mani a pugni furiosamente, questa volta me la pagherà con la sua stessa vita! È finito il tempo di fare la santarellina...
Mi rialzo e asciugandomi le lacrime do loro le spalle uscendo dalla stanza, questa volta ne uscirò vittoriosa costi quel che costi!

Angolo Autrice
Sorpresa!!!
Ho aggiornato la storia dopo un luuuuuuungo ed infinito tempo!
Un'altra tragedia colpisce casa Bakov, riuscirà la nostra Nastia a salvare il suo Aleksandr?
Io lo spero proprio😂
Al prossimo capitolo

Besos❤

Amore Mafioso [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora