Nella foto Irina
«Dovevi vedere com'era diventato! Non lo riconoscevo quasi più, era sempre stressato e sempre davanti al computer per tenere sotto controllo la situazione.
Mangiava se si ricordava ed era sempre più scorbutico con tutti.
Una notte l'ho sentito persino parlare nel sonno, ti chiamava insistentemente con tono supplicante, se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei creduto.
È proprio perso, dal primo momento che ti ha visto lo è stato.
Tu non hai recuperato del tutto la tua memoria ma saprai della tua permanenza a Parigi per studiare alla Sorbona...» annuisco sempre più curiosa di sentire il seguito «Roman ti ha visto per la prima volta all'università, lui era all'ultimo anno della sua specializzazione in medicina e tu dovevi essere alle prime armi» spalanco la bocca, mi ha visto all'università?!?
Ma com'è possibile?
«Ha mai provato a farsi avanti?» chiedo ancora scioccata dalla notizia, vorrei uccidere mio padre per avermi fatto perdere la memoria, serro i pugni incavolata nera, la sfortuna mi perseguita ovunque.
«Che io sappia no, ti ha soltanto scritto delle lettere che però non ti ha mai dato» non capisco questo suo timore nel presentarsi, cosa ci poteva essere di male?
«Non riesco a capire il suo comportamento» ammetto mentre mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio «Chi lo capisce è bravo, ha una personalità assai complessa!» sbuffo non sapendo che fare, poi ricordo che lui adesso è fidanzato e sprofondo sulla sedia.
«Inna era la sua ex, nostro padre voleva che Roman la sposasse per creare nuove alleanze ma mio fratello dopo due anni l'ha lasciata» quindi stavano insieme anche prima, metto le mani in testa, ho una confusione pazzesca!
«Ma la voleva?» voglio andare in fondo a questa storia, devo cancellare ogni dubbio.
«È stato costretto da nostro padre, nella sua testa regnavi solo tu ma non capisco perché non si è mai dichiarato, è troppo strana la cosa.
Sono stati insieme per diverso tempo poi Roman ha deciso di chiuderla pochi mesi fa non sopportando più la situazione.
E poi quando finalmente ha capito che poteva averti per sé, ha chiuso tutti i contatti con lei.
Ma a quanto pare quella gallina non molla ed ora stanno di nuovo insieme» corrugo la fronte infastidita, perché stanno insieme se non la vuole?
«Ma se non la vuole per quale motiva sta con lei?» meglio sapere tutta la verità per poi non rimanerci male.
«Ti ricordo che quando hai avuto la possibilità, hai preferito il ceceno che la libertà.
Beh, Roman non ci ha visto più dalla rabbia e soprattutto dalla gelosia e impotenza.
Sai, non è un bello spettacolo vedere la persona che si vuole buttarsi tra le mani del nemico.
Perché lo hai fatto?»Già, perché lo hai fatto?
Solo tu mi mancavi per completare l'opera, non lo so perché diamine l'ho fatto, mi è sembrata la scelta migliore in quel momento.
«Credevo di fare la cosa giusta scegliendo Il'ya» mi fissa dubbiosa senza rispondere, a cosa starà pensando?
«Ti piaceva?» scuoto il capo, non mi piaceva affatto, volevo solo assecondarlo per non dover subire violenze da parte sua.
«Credo che adesso dovrai farlo capire a Roman, visto che vive in un mondo in cui ti vede come la donna di Dudaiev.
È proprio fuori»Tornate alla Villa Smirnov decido di recarmi nella mia stanza per prendere i vestiti di ieri, le lettere e tornarmene a casa.
Metto tutto in borsa e dando un'ultima occhiata alla stanza esco chiudendo la porta alle mie spalle.
Sospiro, il mio cuore è in tumulto, non so cosa provo per Roman e questa cosa mi fa imbestialire, ed ora che è impegnato risolvere i miei problemi è proprio impossibile.
Proseguo lungo il corridoio con passo svelto, non lo voglio vedere, non adesso perlomeno.
«Nastia? Dove stai andando?» chiudo gli occhi sentendo la sua voce in lontananza, capperi, ma perché non me ne va una giusta?
«Torno a casa» rispondo girandomi a guardarlo, oh mamma....
È un figo da paura!
Scaccio velocemente quel pensiero dandomi della stupida, non devo dare via libera all'immaginazione.
«Perché? Non ti trovi bene qui?» si avvicina, quasi correndo, a me come se avesse la paura di una mia fuga...
«Adesso posso stare nella mia di casa» mi prende per le spalle fissandomi intensamente, che gli prende?
«Non voglio che te ne vada, resta ancora un po'» sono tentata di farlo ma la voce di quella stronza mi riporta al presente «Amore! Ti stavo cercando» gli tocca la spalla fulminando me con lo sguardo, alzo gli occhi al cielo, mi scosto dalla sua presa e ritorno sui miei passi non badando alla sua voce che mi chiama.
Scendo le scale e senza girarmi apro la porta ed esco da quella casa ripromettendomi di non entrarci mai più.
Cammino lungo il vialetto con la testa china, meglio tornare alla mia vecchia vita quando ero ignara dei suoi sentimenti o meglio quando non lo conoscevo proprio.
Sono stati dei mesi durissimi per me, pieni di violenza e sangue.
Sono felice che adesso sia tutto finito, Dudaiev non sarà più un problema per me e neanche tutti gli altri, voglio vivere libera.
Senza che me ne accorga arrivo al cancello dove noto diverse guardie che perlustrano la zona «Scusate, potreste aprire il cancello?» chiedo a quello più vicino, si gira e fa segno di no con la testa.
«Cosa vuol dire? Fatemi uscire subito!» stringo le barre di ferro, che mi separano da quel pezzente, con rabbia.
Quel maledetto Smirnov...
«Abbiamo avuto istruzioni di non farvi uscire, signorina» dev'essere uno scherzo, ora mi sente quel troglodita...
Mi giro e me lo ritrovo a due passi «Fai aprire il cancello» dico con finta calma, odio da morire i suoi stupidi giochetti e lui lo sa bene, che stronzo.
«No» mi prende in braccio e comincia a camminare per non so dove, gli tempesto la schiena di pugni «Lasciami Smirnov!» mi dimeno come un'anguilla senza accorgermi che si è fermato davanti una specie di casetta.
Che diamine vuole fare adesso?
Apre la porta, mi scende e mi spinge al suo interno per poi richiudere la porta a chiave.
Sta fottutamente scherzando?
Mi ha chiuso qui dentro???
Comincio a battere pugni sulla porta «Smirnov! Apri questa dannata porta! Coglione!» continuo ad urlare come un'assatanata non sapendo che altro fare...
Maledetto deficiente, gliela farò pagare in malo modo.
Mi butto sul letto chiudendo gli occhi.
«Ti odio, stronzo»Angolo Autrice
Buon pomeriggio,
Si scoprono nuove cose sul passato di Roman...
Nastia è intenzionata a lasciarlo perdere, per il momento, ma Smirnov ha altri piani.
Perché l'ha rinchiusa?
Cosa vorrà fare?Al prossimo capitolo,
Besos😘
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Amore Mafioso [In Revisione]
General Fiction⚠️Attenzione! Storia totalmente NON REVISIONATA! È stata la prima storia pubblicata qui su Wattpad quindi se la trovate trash non vi posso dare torto! Avevo circa quindici anni e scrivevo per passatempo e per hobby, adesso sto cercando di dare pi...