Mudblood. ||Dramione||

Disobbedienza

Lo guardo imbestialita.
Sento il rossore salirmi in viso.
Mi prende in giro.
Non gliela darò mica vinta.

-Stronzo.-dico voltandogli la schiena e girandomi dall'altra parte.

-Hai qualcos'altro da dirmi?-dice tranquillo,la voce un pó roca.

-Si!Ti parlerò delle mie congetture su ciò che hai nascosto là dentro.Tu ci tieni dei Sanguemarcio come me,in attesa che muoiano oppure che Voldemort arrivi in questa casa e li uccida tutti in un sol colpo!E magari tra loro c'è anche l'adorabile famiglia che abitava qui!O magari Luna,Parvati,le altre ragazze come me, che anche non essendo sanguemarcio ti stanno sulle scatole e quindi le vuoi morte.Dico bene? Puoi contraddirmi?No che non puoi,no che non puoi,perché è la verità.-continuo a farneticare e gli sorrido in modo falso,socchiudendo gli occhi,facendo in modo che lui lo noti.

-Smettila di blaterare.Sembri Ollivander quando Voldemort gli ha mandato in pappa il cervello,Granger. Abbi pietà.Tanto lì dentro non ci entri. Punto.-mi fa l'occhiolino.

Io mi mordo il labbro fino a farlo sanguinare.
Sbuffo e per qualche minuto mantengo in silenzio.
Sento il suo respiro regolare.
Lui è seduto sul letto e sta fissando fuori dalla finestra.
Io fisso lui.

-Dov'è la mia bacchetta?-sputo fuori tutto in un fiato.

La tira fuori dalla tasca del giaccone e me la mostra.
Io mi alzo,gli corro incontro e cerco di strappargliela di mano,ma gli cado rovinosamente addosso,sbattendo la caviglia sulla cornice del letto.
Mi sposto piena di vergogna.

-E dammela.-urlo infastidita.

-Solo se mi fai una promessa.-dice lui sorridendo sornione.

-Che cosa vuoi?-

-Prometti che non la userai per capire la formula.-dice.

-Promesso,promesso.-

Lui mi lancia la bacchetta e io la prendo al volo.Il legno di cui è fatta,al contatto con la mia pelle ha un fremito.

-Vado a letto.-

-Non dormi qui?-chiede lui sopreso indicando il letto nero.

-Ma ti pare!-faccio una finta risata.-Esco dalla stanza e vado in salotto dove mi accuccio sul divano.
Lo sento passarmi accanto e uscire dal portone principale.
Furtiva,scatto in piedi.

"Andiamo a vedere cosa c'è lì giù. Dovrà imparare ad essere più chiaro.Con un accio formula,è tutto risolto."-penso tra me e me con un sorriso.