Distruzione.

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Mi rialzo,straziata.
Ron mi guarda da poco lontano con gli occhi arrossati,ma Voldemort sta facendo stragi e nessuno ha tempo di badare a me.
Non riesco a pensare,vado in panico,ogni secondo il mio pensiero va ai suoi occhi colmi di dolore.
Ma stringo forte la bacchetta in pugno.
È mia.
Corro da Molly,e con voce strozzata ma frettolosa le chiedo di rendermi il mantello dell'invisibilità e la pietra che custodisce in un cofanetto nella sua borsa.
Ha un profondo taglio sul braccio e non mi guarda negli occhi.
Il mio dolore è davvero così palese?Senza ripensarci troppo su,stendo in terra il mantello,alcuni dei nostri mi si avvicinano,le bacchette in pugno. So magicamente cosa fare,come se me lo avessero insegnato.Rigiro tra le dita la pietra della resurrezione e pian piano mi appaiono tutti. Sfocati come le immagini di una cinepresa,fanno a poco a poco il loro ingresso.Draco,più bello e triste che mai mi si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla. Mi volto per baciarlo,ma le mie labbra incontrano solo una fredda nebbiolina.Lui mi guarda compassionevole.
-Non rendere vano il mio tentativo,ricordati che ti amerò per sempre e ti supporterò ogni singolo giorno della tua vita.-
Deglutisco.Guardarlo fa troppo male.Sa benissimo ciò che penso,non c'è nemmeno bisogno che mi esprima. Mentre tutti si ammucchiano intorno a me,sento come una forza magnetica fuoriuscire dai nostri corpi,come un vento caldo e veloce.Ci sono tutti.Anche Beth,oh,se solo avessi avuto il tempo di imparare ad amarti un pò di più.Fred,anche lui.Mi sorridono tutti e io vorrei scoppiare in un pianto liberatorio.Ma ingoio il malloppo di lacrime. Voldemort è davanti a me. È indifeso,non ha nulla.Anzi mi correggo,non ha mai avuto nulla.Non ha mai provato nulla,non ha mai vissuto e mi fa tanta pena.
Prendo un respiro profondo e con tutta la passione possibile,punto la bacchetta di sambuco contro di lui urlando:Avada Kedrava!
Un fiotto potentissimo di magia verde brillante parte dalla punta della bacchetta,si schianta contro il petto di quell'essere infame che si contorce come un serpente.
La pelle della sua faccia inzia a staccarsi,a desquamarsi a marcire,poi secca e non rimane null'altro.
Come nel gioco del domino,tutti i mangiamorte assumono un colorito grigiastro e muoiono, forse uccisi dalla rimanente magia.
Il mantello si alza da sotto di noi e avvolge magicamente tutta la sala, tutto ritorna alle origini e il mantello si riposiziona poi tra le mie mani, tornando inanimato.
Ho la bacchetta in pugno e la pietra,utilizzata per evocare i defunti,ritorna nel mio palmo teso.
Rapida, la rimetto in tasca.
Con un gesto netto,guardo Ron di sfuggita e spacco la bacchetta.
Sobbalzo al rumore improvviso.
Mi volto e noto Harry che tiene la mano a Ginny. Vorrei correre ad abbracciarli,ma alla vista della loro felicità, sento come se il mio corpo fosse fatto di pietra.

Mudblood.                                      ||Dramione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora