Litigio

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Non voglio sentirli parlare. Non voglio avere brutte sorprese,ma alla fine la curiosità prevale.
Mi accosto dietro la porta in modo da riuscire a vedere le spalle di Draco e la figura snella di Astoria.
L'ha fatta entrare in casa e in questo momento sono in piedi accanto al divano di pelle,quello verde.
I capelli scuri di lei le ricadono sulle spalle in onde rifinite e la sua espressione corrucciata è resa adorabile dagli occhi marroni da cerbiatta con quelle lunghissime ciglia.

-Senti Astoria,non è il momento.
Può bastare così. Sono impegnato e sono in partenza,ti ringrazio della visita ma-

-In che senso "Può bastare"?-sibila lei con la voce deformata dalla rabbia.

-Che non ci vedremo più.
Mi dispiace comunicartelo in questo modo,ma non ci siamo mai amati.
E comunque,vado via.
Non so se tornerò.-

-Io non capisco.Dove vai? Da un'altra ancora?-

-"Un'altra."-ridacchia ironicamente.
-Quanti altri hai avuto Astoria,dimmi,quando stavamo insieme? Di certo io non sarò stato un santo,ma non sputare nel piatto in cui hai mangiato. E comunque,no,non vado da "un'altra". Roba della quale non posso metterti al corrente.-

Lei sbuffa stizzita.

-Non ci siamo mai amati.
Eravamo soli,avevamo bisogno di qualcosa che potesse anche lontanamente assomigliare all'amore.
L'unica differenza è che quando eravamo eravamo a letto,per me non c'erano altre donne,piccola.
Te invece passavi da un cliente all'altro...e non negarlo.-prorompe notando il tentativo di Astoria di smentirlo.

Lei abbassa gli occhi e penso stia iniziando a piangere,perché sento dei singhiozzi soffocati.
Pensa di persuaderlo ad andare a letto ancora?
Questa volta non ci riuscirà.
Mi dispiace per lei,perché è sola.

-Mi dispiace per te,perché sei sola e disperata.-sembra leggermi nel pensiero Draco.

-Ma io non posso e non ho intenzione di portare con me un doppio-volto come la donna che ho davanti.-

-Ti prego Draco.Io ti amo davvero.
Ho sbagliato.Giuro che...giuro che sarà diverso...ti prego.-ormai sta piangendo a dirotto,perché vedo anche da dove sono io le sue guance rigate di nero.

-Non ti ho mai amata Astoria!E tu non ami me,ne l'hai mai fatto in passato.
Lo fai per non restare sola. E sbagli.
Ritornatene dalla tua famiglia.
Sei ricca,Voldemort predilige la tua stirpe,sei al sicuro,cazzo! Perché ti ostini a cercarmi? Pensi che non abbia ricevuto quelle telefonate?-

-Perchè io ti amo!Cazzo,perché non capisci?-gli si avvicina e cerca di baciarlo,intrecciando le sue mani dietro la nuca di lui.-

Draco la spinge via. Si volta e intercetta il mio sguardo. Tuttavia non mi dà peso.

-Vattene.-

-Draco...-sussurra lei disperata.

-Vattene.-

Astoria gli rivolge un'occhiata distrutta e ferita. Poi si smaterializza.

Mudblood.                                      ||Dramione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora