Ubriaco

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Vuol farmi sentire in colpa?Lui mi odia e mi disprezza per lo stesso motivo per il quale ora siamo in guerra.
Su i due fronti opposti.
A pensarci bene lui mi ha rapita, trascinata qui "per il mio bene",senza darmi una cazzo di spiegazione.
Tutto strano e difficile, tutto così disordinatamente incomprensibile.
Continua ad accarezzare la mia guancia,come se non riuscisse a fermarsi,parla di quello che eravamo e che saremmo potuti essere.
Ne ho a sufficienza.
Credo che se continuerà scoppierò in un pianto isterico e potrei dire cose che mai dalla mia bocca dovrebbero uscire.
Cose che potrebbero risvegliare vecchi ricordi, anche troppo vecchi.
Muovo leggermente la testa,cercando di essere il più naturale possibile, facendo credere più a me che a lui che mi sia appena svegliata.
Mugolo qualcosa di incomprensibile ma non apro gli occhi come per dargli il tempo di ritirare la mano,ma nulla.
Rimane lì con la sua mano sulla mia guancia e continua a muoverla delicatamente, apro gli occhi lentamente e incrocio il suo sguardo.
Ha gli occhi rossi e lucidi. Per forza che non ha ritirato la mano: è ubriaco fradicio.
Non ci sta capendo nulla.
Sussurro il suo nome e lui, come se si fosse appena svegliato dopo un lungo sonno,ritira la mano e si allontana con un espressione di stupore,come se si fosse appena accorto di ciò che ha fatto.Mi ha costretto ad ammettere i miei sentimenti,ad accettarli.

Mi alzo dal letto,cercando di non fare rumore,raccolgo la bacchetta che avevo nascosto e mi avvio in soggiorno.
Draco è intento a bere da una borraccina,credo sia liquore o qualcosa di alcolico,si direbbe dall'odore.
Mi avvicino sempre di più e lui sembra accorgersene perché si gira mi fissa per dei secondi interminabili. Poi parla.

-So che hai cercato di entrare. Esattamente come io non ti avevo detto di fare.Grazie tante per avermi ascoltato!-

Alza la voce e marca le parole come "io","non ti avevo detto", "ascoltato".
Non so con quale forza ma glielo dico.

-Malfoy io mantengo le promesse che faccio!Si,è vero sono andata in quella stanza perché avevo sentito un rumore!-mento spudoratamente- Ho avvicinato l'orecchio alla carta da parati e i rumori venivano da lì!Poi la carta si è strappata da sola è apparsa una porta, poi, ti prego non pensare che sia matta,io ho visto Ron! E ho sentito la sua voce e quella di Ginny!Erano qui!-piagnucolo come una bambina di cinque anni.

Mi ha ascoltato tutto il tempo e non accenna nessun sorriso.Quindi penso che non mi creda matta.

-Signorina Granger,sa mentire davvero bene.-faccio per ribattere ma mi ferma.- No,fammi finire. Lo so cos'è successo.So che è successo tutto senza che tu facessi niente,ma ti assicuro che da lì non sarebbe mai potuto uscire nessun rumore.-

Barcolla e si appoggia al ripiano della cucina per non crollare.

-Basta! Si,volevo entrare okay!? Perché sto impazzendo!Tu,che mi hai sempre disprezzata,arrivi,mi porti qui e non mi dai nessuna cazzo di spiegazione!Trovo una porta,vedo Ron uscirci e tu non mi dici niente! Vuoi tenermi qui,al sicuro,ma come faccio a fidarmi di te! Sei un...-

Rimango in silenzio.

-Un mangiamorte?Lo so.Vieni con me.-

Non riesco a capire se sia arrabbiato. È il solito,odioso Draco Malfoy.
Lo seguo a ruota e mi porta davanti ad un quadro.

-La carta da parati non è l'entrata. Quella è l'uscita. L'indovinello non è risolvibile. Mi aiuta solo a capire se si sta avvicinando qualcuno. L'allarme suona anche da loro.

Lo guardo con un'espressione ebete.

-Loro chi?Io non sto capendo nulla.

Una risata beffarda si impossessa del suo viso.

-Non pensavo che tu potessi non capire.

-Oh andiamo!Finisci di spiegare!

-Ok.Non so perché. Quando sono andato via con mio padre e mia madre,a Hogwarts ho visto scoppiare la guerra.Lampi verdi che squarciavano l'aria e io stavo per mettermi in salvo, abbandonando tutti e tutto. Mi promisi che sarei tornato anche se non sapevo su che fronte combattere. Buoni o cattivi? Ero stato già abbastanza perfido nella mia vita,ero stanco,ecco. Sentivo il bisogno di aiutare,non più essere sostenuto in tutto e per tutto e protetto come se fossi un bambino. Essere ricordato per quello che ha fatto almeno una sola cosa di buono nella sua vita! Quindi,vuoi sapere chi c'e lì sotto?-

Annuisco con forza.

-Bene.

Mette la mano sul quadro e un fascio di luce bianca inizia ad irradiarsi da sotto al suo palmo. Il quadro si sposta lateralmente con uno scatto secco e lascia intravedere un'apertura,abbastanza grande da passarci carponi. Draco poggia la sua mano sulla maniglia, la spinge e apre la porta che da su un tunnel dall'aria sinistra. L'aria all'interno è umida e sa vecchio. Lui alza la gamba e poggia la pianta del piede sull'entrata. Poi con un grugnito,fa forza sulle ginocchia e si issa carponi all'interno del tunnel. Subito si presenta un problema. Sono troppo bassa. La mia gamba non arriva fin lassù. Provo a prendere la rincorsa,ma la violenza dell'impatto mi spinge all'indietro.Draco ride. Io lo guardo in modo truce.

-Dammi le mani.-dice lui ridendo.

-Ce la faccio da sola.-ribatto a testa alta.
Sposto il comodino che era accanto al letto e lo posiziono sotto l'apertura. Mi ci isso e mi catapulto nel tunnel,finendo addosso a Draco.
Sono felice di avergli mollato un bel calcio all'inguine anche se involontariamente.

-Ma porca Umbridge, Granger!-
piagnucola con una smorfia di dolore.

-Cammina sempre dritto.Appena arrivi all'entrata dici:Nagini. Oh e cerca di non attentare alle grazie degli altri ragazzi,per quanto riguarda me ne ho già avuto abbastanza. Io resterò di guardia,ti mostreranno loro come uscire.-

Ascolto Malfoy ridendo sotto i baffi e all'entrata ci sono due uomini che non riconosco. Sussurro:"Nagini" e mi lasciano passare.

Non sono pazza.

Lo vedo.

Vedo tutti loro.

Sento urlare il mio nome e delle braccia che mi stringono forte.

Non ci credo.

Non sono pazza.

Mudblood.                                      ||Dramione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora