Apatia.

429 25 0
                                    

Vuoto.
Ecco cosa:un grande e profondo vuoto.
Le persone intorno a me si abbracciano e sorridono felici,io li guardo,apatica.
Non riesco a comprendere la loro felicità:non c’è niente di cui essere felici.
Abbiamo vinto;e allora?
Abbiamo anche perso tanti amici, persone innocenti,a scapito di cosa poi?
Domani qualcun altro potrebbe diventare come Voldemort e la storia di ripeterebbe,tutto da capo e di nuovo qualcuno perderà i genitori,un amico,la sorella,il ragazzo che ama.
Le lacrime scendono silenziose sulle mie guance e più la gente sorride,più vorrei morire.
Scorgo Harry che si sta allontanando da Ron per venire da me.Ma non ne ho voglia,non ho voglia di vederlo, di parlargli o di abbracciarlo perché per quanto questa cosa possa essere stupida,ipocrita o egoista è colpa sua.
E il bene che gli voglio non riesce a superare il male che mi sta logorando dentro.
E quindi prima che lui possa parlarmi mi materializzo davanti la nostra vecchia casa.
La apro con un incantesimo perché le chiavi le ha,le aveva Draco.
Tolte le scarpe e i jeans sporchi,sfilo la maglietta e resto in intimo.
Entro nella stanza da letto e poso gli indumenti sul letto,quello nero,di pizzo.
Vorrei farmi solo una doccia ma non riesco e mi siedo sul letto.
Sfioro le lenzuola e il cuscino, una marea di ricordi che vorrebbero riaffiorare ma li scaccio,così come le lacrime.
No,lui non vorrebbe questo.
Sento il suo profumo in ogni angolo della stanza e lo maledico mentalmente per avermi lasciata così.
Apro il cassetto e ci trovo una lettera. Mi sarei aspettata qualcosa del genere effettivamente.
La guardo.
Ormai non mi sorprende più nulla.
La apro e sto per leggerla quando un conato di vomito mi assale.
Corro nel bagno e riesco appena in tempo ad arrivare davanti al gabinetto che vomito.
Alla fine decido di farmi la doccia nonostante la curiosità di scoprire cosa ci sia nella lettera.
Il getto d’acqua calda mi colpisce in pieno.
Prendo una spugna e inizio a scrostare via il sangue secco.
Ben presto il movimento diventa forte quasi a volermi cancellare e strofino e piango,mi accascio a terra mentre l’acqua continua a cadere,mi fermo e sento bruciare dove mi sono appena strofinata:è tutto rosso e inizia a far male ma nulla in confronto a quello che provo.
La doccia,che avrebbe dovuto calmarmi, si è rivelata una perdita di tempo.
Continuo ad avere un solo pensiero.
Uscita dalla doccia e avvolta nell'accappatoio,osservo il mio riflesso nello specchio appannato e non posso fare a meno di sentirmi male.
Quella che vedo non sono io,no.
Non mi ero mai vista così:capelli bagnati e rovinati, molto più lunghi di come li ricordavo, un corpo minuto e un volto arrossato e livido di pianto,gli occhi rossi, gonfi e spenti.
Inizio ad aprire i cassetti del bagno in cerca di una spazzola e quando apro il secondo, trovo i due test di gravidanza che avevo preso dalla borsa di Astoria.
Quello che lei aveva usato era negativo... Ma l'altro era ancora nella scatola!
Lo fisso per minuti e poi mi decido a farlo.
Forse una piccola parte di me spera di essere incinta, di avere una piccola parte di Draco dentro di me.
L'altra invece mi da della stupida,stupida e egoista a mettere al mondo un bambino senza padre.
Aspetto il risultato seduta sul letto, in mano lettera che non ho ancora avuto il coraggio di leggere.
Il campanello squilla improvvisamente, proprio quando l risultato del test si rivela pronto.

Mudblood.                                      ||Dramione||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora