Capitolo 87

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"Ciao Kate, cosa ricordi di ciò che è accaduto?" Mi chiede una dottoressa con degli occhiali orribili, mentre mi fanno salire sull'ambulanza.

"Io.... Io... Non.. N-non ricordo nulla. Non so neanche chi sia io." Rispondo balbettando.

"D'accordo... Ehm... Se io ti dico Hayes, tu rammenti qualcosa?" Continua con le domande inutili, e intanto inizia a controllarmi gli occhi, e i battiti cardiaci.

"No. Mi ha fatto venire solo ansia." Sbuffo.

"D'accordo.... Che mi dici di Cameron? Ricordi niente di lui?"

"No. Non ricordo nulla. Non ricordo niente di niente. La smetta di farmi domande a cui non so rispondere, mi fa sentire inutile."

"Va bene, Kate, ti lascio da sola." Mi sorride ma io non la ricambio.

Cosa sarà successo di tanto grave da farmi perdere la memoria? Perché ho sentito un senso di vuoto nel sentire quel nome? Chi è questo Hayes? Cosa ha fatto? Perché non ricordo neanche perché sono qui?! Cosa diavolo è successo?!!

"Portatela in psichiatria." Ordina la dottoressa di prima.

"Io non sono pazza." Ringhio.

"Ma una parte del tuo cervello è andato a puttane, credo che psichiatria sia il posto migliore per te. Ci serve uno psicologo buono. Molto buono." Sospira infine.

"Perfetto. Ora sono anche pazza." Sbuffo mentre due paramedici mi fanno sedere su una sedia a rotelle, e mi fanno entrare nel pronto soccorso.

"Ciao, come ti chiami?" Domanda un medico. Perché tutti mi chiedono delle cose a cui non so rispondere?! No okay forse il mio nome lo so...

"Mi pare che mi chiami Kate."

"Bene Kate, da dove vieni?"

"Non ne ho la più pallida idea. Non so chi sono, non so chi sia lei, non so chi siano quelle persone che hanno chiamato l'ambulanza. Non so nulla." Rispondo esasperata.

"Mmmm... Dovremmo farti degli esami. È quasi impossibile che per una notizia del genere ti abbia fatto perdere la memoria deve esserci qualcosa sotto." Annuncia e poi inizia a farfugliare cose incomprensibili mentre compila diversi moduli e accende uno strano affare collegato al mio braccio che comincia a fare BIP.

"Che notizia ho ricevuto?" Chiedo non capendo.

"Non sarò io a dirtela. Dovrà dirtela tuo fratello. È lui il diretto interessato."

"Chi è mio fratello?"

"Shawn. Quello moro." Mi sorride.

"Ah... Quello che aveva portato mio figlio in macchina." Guardo il vuoto.

"Ti ricordi di tuo figlio?" Chiede sbalordito.

"No.. Ma quando l'ho visto ho provato qualcosa. Non lo so neanche spiegare." Sorrido solo al pensiero di quel piccolo bambino con le guanciotte paffute.

"È l'istinto materno... Almeno credo. Non sono una donna non posso capirlo." Scoppia a ridere ma io non accenno a un minimo sorriso.

"Okaay. Allora ti lascio riposare." Chiude la porta uscendo.

"Cristo santissimo perché non ricordo nulla?!" Urlo nella mia testa.

Hayes... Hayes... Quel nome... Quel nome continua a rimbombare nella mia testa. Chi è Hayes?! Perché mi mette ansia solo al sentirlo nominare? Cosa mai sarà successo??? Voglio sapere!

"Fatemi vedere mia figlia!" Urla una donna.

"Clarissa si calmi! Sua figlia deve riposare." Cerca di rassicurarla un uomo.

"No! Aprite questa maledetta porta!" Inizio a sentire dei colpi sulla porta della mia stanza.

"Datele 5 ml di sedativo." Urla quello che credo sia un dottore.

"Lasciatemi! Voglio vedere mia figlia! Lasciatemi!" Continuo a sentire le grida di quella donna per poi non sentire più nulla.

Quella donna ha una voce familiare...

"Perché non riesco a ricordare?! Io voglio ricordare! Voglio ricordare!!!" Mi dimeno nel letto urlando come una pazza isterica.

"Signorina Mendes si calmi." Mi tiene ferma un infermiera.

"Voglio vedere mio fratello. Voglio avere delle risposte." Ordino.

"D'accordo, però ora si calmi. Vado a chiamare Shawn. Stia ferma qui." Mi obbliga a sedermi sul misero lettino. Non passano neanche dieci minuti che subito lo vedo arrivare.

"Kate.." sussurra entrando.

"Shawn. Voglio sapere. Voglio sapere cosa mi ha fatto perdere la memoria."

"Non... Non posso Kate.. soffriresti ancora una volta."

"Devi dirmelo!" Urlo mentre delle lacrime iniziano a scorrere.

"Ti prego non iniziare a piangere." Viene verso di me stringendomi in un abbraccio.

"Dov'è Cameron?" Chiedo.

"Non ti dirà niente." Appoggia la sua testa sulla mia.

"Voglio... Voglio solo vederlo." Mento..

"Kate forse non lo ricorderai ma io so quando menti." Ridacchia.

"Okay, allora voglio vedere quella donna che urlava, è la mamma giusto?" Domando alzando lo sguardo verso di lui.

"Si... Ma... Non ora. L'hanno sedata."

"Allora aspetterò. Voglio parlare con lei." Mi stendo sul letto infilandomi sotto le coperte.

"Buonanotte." Sussurra dandomi un bacio sulla fronte.

***

Mi sveglio sentendo la porta aprirsi, e da lì appare una donna ben vestita con i capelli neri come la pece raccolti in uno chignon.

"O mio Dio!" Sussurra portandosi la mano sulla bocca per poi correre ad abbracciarmi.

"Mamma... Sto... Sto bene." Cerco di rassicurarla.

"Melody non sai quanto mi sono preoccupata."

"Come mi hai chiamata?"

"Melody, tesoro."

Melody? Melody... Quel nome... È un boom di ricordi. Io e Cam a scuola nello stanzino. Io che vengo affidata agli O'Connell e un uomo spara la donna che ho davanti. Oscar mi rapisce. Quella notte dove la mia innocenza venne strappata via come se nulla fosse. Cam che mi salva. Io che inizio a drogarmi, a bere, Scott che fa una scenata alla festa di Halloween, io e Cam che balliamo insieme, la prima volta con Cam, il matrimonio di mia madre, la sua presunta morte, io e Shawn in auto avvinghiati, la bambina di Hazel, il college, lo spiacevole incontro con Aaron. Io e Shawn ci lasciamo. Arriva la mia vera madre, io e Shawn siamo fratelli. Nasce Alex, quel giorno come ho potuto dimenticarlo? La settimana più bella ma anche la più brutta di sempre a causa di quello stronzo del cazzo. Ritrovo Alexa, Shawn si sposerà con Rachel... E poi la spiaggia. La spiaggia. Shawn mi si avvicina. Tutti stanno zitti. Nessuno osa fiatare. C'è un silenzio tombale. Cam si strofina le mani sulle ginocchia. Rachel si mordicchia le unghie. Alex mi stringe la mano. Shawn si inginocchia davanti a me. Mi dice che andrà tutto bene. Che un avvocato cercherà di evitarlo. Continuo a chiedergli cosa dovranno evitare. Lui mi risponde schietto: Hayes ha avuto una crisi l'altra notte. Ha ucciso una famiglia intera. Vogliono condannarlo a morte.

"No!" Urlo e inizio a piangere come una dannata.

"Cosa Melody? Cosa no?!" Chiede preoccupata mia madre cercando di tenermi ferma.

"Io ricordo." Sussurro con il fiato mozzato.

~Spazio autrice~

Credo che il blocco dello scrittore sia passato. Per il momento hahahaha. Che dite? 1082 parole😌😏 spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.
Vi ricordo sempre che esiste un gruppo Whatsapp. Grazie di tutto❤

~Bek.

Cugini Per Caso. | Cameron Dallas |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora