Capitolo 81

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"È iniziato tutto quando Shawn è corso da me per avvertirmi di ciò che tramava Lucien contro di te..." Inizia il suo racconto.

Flashback

"Alexa, Alexa apri questa dannata porta!" Sento gridare dalla porta d'ingresso, e quando la spalancò con gli occhi ancora impastati dal sonno, vedo Shawn stringermi con le lacrime agli occhi.

"Shawn? Cos'è successo?" Cerco di tranquillizzarlo.

"Lucien... Quello che ha dato la droga ad Enrick, vuole... Vuole vendicarsi perché quel coglione del tuo ex marito non gli ha dato i soldi." Mi informa tra un singhiozzo e l'altro.

"Come?" Chiedo con un filo di paura nel mio tono di voce.

"Vogliono.... Vogliono uccidere Kate." Scoppia in lacrime, e il mio cuore perde svariati battiti.

"N-no... Nononononono! Non può essere! No! Perché?! Perché deve pagare mia figlia?!!" Inizio ad urlare accasciandomi a terra.

"Dobbiamo fermarli. Dobbiamo solo trovare un modo." Sospira Shawn.

"Un modo c'è. Devono uccidere me."

"C-cosa?! No! Kate non sopporterebbe la tua perdita, nessuno la sopporterebbe. Io. Non la sopporterei."

"Dolce Shawn. -gli accarezzo il volto- sei un ragazzo d'oro... So che se ci sarai tu, Kate non si perderà. Continuerà a vivere. Una vita felice. Chiedo solo questo per lei. Shawn, ti prego, promettimi che le starai accanto. Promettimi che non la farai tornare sulla cattiva strada. Promettimi che non ti dimenticherai di me."

"Mai..." Chiude gli occhi facendo scorrere un ultima lacrima abbracciandomi.

"Ora va." Lo incoraggio ad uscire, accompagnandolo alla porta, per poi andarmi a sedere sul divano.

"Bene, bene, bene." Sento sbattere le mani a qualcuno.

"C-chi sei?!" Sbotto con un tremolio di voce.

"Nessuno di cui tu debba preoccuparti. Sono una quasi amica di Kate... Credo... Mi chiamo Margo. Comunque è stato commovente il fatto che tu ti sia offerta di morire al posto suo... Ma... Non credo che mio zio ci caschi così facilmente. Insomma parliamo pur sempre di Lucien Castle. Non sarà facile da aggirare ma tu non devi morire. Mi servi per qualcos'altro. Il piano di mio zio sarebbe quello di sposarti, ovviamente con un matrimonio falso, e portarti in Madagascar dove lì, entro in gioco io pronta per ucciderti. Ma. Io non voglio che tu muoia. Come ho detto, mi servi per qualcosa di molto più complicato di questi stupidi giri di droga, club insulsi, e alcolizzati che si credono onnipotenti solo perché possiedono una pistola e dei bigliettoni da cento sotto al materasso." Afferma.

"Qual'è il tuo di piano?" Chiedo con voce sicura.

"Semplice, io vengo in camera per ucciderti, tu userai le tue abilità per fare del trucco finto sui polsi, in modo che sembri che tu ti sia tagliata le vene, fingerai di essere morta, dovrai respirare a fatica, ma credo in te. Farò svariate foto, le manderò alla polizia, e ti metterò in un sacco per cadaveri. Mi fingerò un agente di polizia, ho già il falso distintivo. Poi Ian ti darà un passaggio a New York dove lì ti farai una nuova vita, nuova identità, nuovo lavoro, nuovo tutto. Mi servi per qualcosa di davvero complicato, non accetto errori." Sbotta uscendo da quella camera.

"I-i-io... C-cosa... Come... A cosa le servivi? Chiede Cam, mentre io sono rimasta li, pietrificata.

"A catturare uno degli uomini più orribili a questo mondo. Il padre di Dylan. Il figlio non sa cosa combina il padre. Spaccia, uccide, beve, rovina vite alla gente come gli pare. Io dovevo sposare il capo di Dylan per arrivare facilmente a lui. Hai visto come mi venera no? Sono cinque anni che sono dietro questo caso... Non riesco ancora a scoprire dove si nasconde quel mascalzone." Risponde Alexa.

"Perché non ce ne hai parlato?! Sai quanto cazzo ci sono stata male?!" Sbotto.

"Lo so tesoro, ma doveva essere tutto credibile. Mi... Mi dispiace."

"Ah ti dispiace... Sapevi che mia madre Clarissa non è mai stata uccisa?! O che io e Shawn siamo gemelli?!" Ringhio mentre lei abbassa lo sguardo.

"Lo sapevi?! Dio, zia, ma cosa?! Kate c'è stata una merda. E tu cosa facevi?! La bella vita sposando un miliardario! Non ho parole!" Si intromette Cam andando via. Le do un ultimo sguardo, ed esco anche io.

Cugini Per Caso. | Cameron Dallas |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora