Capitolo 2

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"Guardami Melody" singhiozza una donna.

"Mi mancherai.." continua dandomi un bacio in fronte.

"Okay, Clarissa, grazie di tutto.." dice imbarazzato mio padre.

"Lo faccio solo per il lavoro, non posso badare ad una bambina e lavorare contemporaneamente... È per questo che ve l'affido." sbotta la donna.

"Il suo nome ora è Kate." mi sorride l'uomo.

"No, è Melody e non puoi cambiarlo!" urla la donna.

"Clarissa, sono io suo padre ora."

"Solo per ora, quando avrà 16 anni io me la riprenderò!" continua urlando tra i singhiozzi la donna.

"Non succederà." dice un altro uomo sparando la donna.

"Ah!!"  grido svegliandomi di colpo e una lacrima mi riga il viso.

"Cosa succede Kate?" mi chiede Cam preoccupato.

"Oddio... Io... Io..." scoppio in lacrime.

"Shh.. Era solo un sogno." mi abbraccia.

"Sembrava così vero..." lo stringo.

"Lo so, avvolte sembrano davvero realistici.." ridacchia lui.

"Ma solo perché hai fatto un incubo non significa che tu abbia il diritto di abbracciarmi." continua staccandosi dall'abbraccio e ridendo si rimette a dormire.

Rimango seduta per un po', poi mi addormento di nuovo con lui che mi stringe in vita.

                           ***
Mi sveglio sentendo il mio cellulare vibrare, ma non posso muovermi perché Cameron è steso su di me in orizzontale, coprendomi tutto il busto e lasciando scoperta la testa e le gambe.

"Cam..." sussurro. Sto letteralmentemente soffocando.

"Cam!" grido e lui finalmente apre gli occhi.

"Che cazzo ci fai sotto di me??" chiede sorridendo.

"Me lo chiedo anche io.." sussurro cercando di liberarmi.

"Non ce la farai mai, nera." ridacchia.

Sin da piccoli mi ha sempre chiamata NERA per il colore dei miei capelli, e anche perché in famiglia erano tutti o biondi o castani, e poi c'ero io che avevo inspiegabilmente i capelli neri.

"Il tuo telefono squilla.." mi fa notare il moro, togliendosi la maglia e i pantaloncini, per poi frugare nel cassettone.

"C-c-che fai?!" borbotto alla vista di quegli addominali.

"Non sbavare, mi sto cambiando."

"Qui?! E comunque non sto sbavando." preciso.

"Si, e comunque i fazzoletti per asciugati la bocca sono sul comodino.." dice facendomi l'occhiolino e andando in bagno.

"Idiota.." sussurro.

"Ti ho sentito!!" canticchia.

"Meglio così!!" canticchio rispondendo.

"La finite di gridare e scendete, che sono le 7:45?!" sbotta assonnata Sierra.

"Sorry.." dico avviandomi al bagno con i vestiti che avevo preparato la sera prima.

"Cam sto entrando." lo avverto, non ricevo risposta così apro, e lo trovo in doccia.

"Ma c-che.. Sei stupido?!" dico voltandomi.

"Che problema c'è.." Dice passandomi davanti completamente nudo mettendosi un asciugamano in vita.

"Puoi aprire gli occhi." sbuffa.

Li apro e gli faccio cenno di uscire.

"Non ho finito." commenta lui prendendo un paio di boxer e facendo scivolare l'asciugamano a terra. Divento rossa come un peperone e mi volto subito.

"Potresti avvisare?! Idiota!" lo rimprovero ottenendo una risatina.

"Hai fatto?!" chiedo impaziente di farmi la doccia, dato che è tardissimo.

"Si." dice chiudendo la porta uscendo.

Appena finisco la doccia mi vesto in fretta e furia, lavo i denti, lego i capelli in una treccia a lato, e indosso un paio di occhiali da sole, dopo essermi messa un po' di mascara, eyeliner, rossetto rosso, che fa risaltare i miei occhi, e un po' di fondotinta.

"Okay, possiamo andare." annuncio avviandomi alla porta.

"Con quei pantaloncini e quella canotta sembra che tu stia andando al mare.." ridacchia Sierra sedendosi sul divano.

Già lei ha finito gli studi e non ha alcuna intenzione di andare al college, così rimane spaparanzata sul divano notte e giorno.

"A dopo." la saluta Cam avviandosi con me a scuola.

Cugini Per Caso. | Cameron Dallas |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora