Cugini Per Caso. | Cameron Dallas |

Capitolo 93

Non è giusto essere ricordati per ciò che non si è. Non è giusto essere ricordati solo per le cattive azioni. Le buone dove le lasciamo? Nel cesso per caso?! Le buone azioni contano più di tutte e invece la gente guarda solo alle cattive azioni, come se quelle fossero le uniche cose che tu abbia mai fatto. Ma non è così. Non è per niente così.

Un funerale magnifico, ho organizzato. Nessuno voleva farlo dicendo che le persone non sarebbero venute a causa del suo gesto, o che sarebbero venute solo persone pronte ad urlare e a creare caos. Ma a me non importa. Lui merita un funerale. Meritava tutto. Ma non meritava di morire...

Per prima cosa ho deciso di prendere una bara in mogano molto confortevole, per quel che può esserlo una bara, con due cuscini bianchi. Poi ho comperato dei fiori di campo stupendi, e molto profumati. Per la fotografia ho scelto una foto di quando siamo andati al cinema a vedere la prima di The ring 3, l'avevamo scattata con la sagoma di Samara in mezzo a noi. Che bella serata... L'ho passata tutta a ridere mentre Hayes urlava ogni tre due.

Ho deciso di ingaggiare una banda musicale pronta a suonare marce funebri per tutto il corteo. Lo farò deporre in una nicchia a nome mio, così che quando morirò, dormirò in eterno in sua compagnia.

"Sei pronta?" Chiede Cameron aprendo la porta della camera.

"Si.... Certo.." sospiro stirando con le mani la gonna di velluto nero.

"Non devi per forza fare quel discorso se non te la senti..." Mi informa.

"Sto divinamente, non si nota?" Cammino a testa bassa.

"Si... Spruzzi felicità da tutti i pori... Sul serio, se non ti va restiamo qui con Alex..." ironizza lui, tornado poi serio.

"Devo fare quel discorso. Devo per forza... Non convincermi a cambiare idea, sto cercando di trovare il coraggio per parlare davanti a quella gente." Scrollo le spalle alzando il capo.

"D'accordo... Per qualsiasi cosa sai che puoi contare su di me." Mi cinge la vita, avviandosi poi all'ascensore.

"Si lo so..." cerco di sorridergli, Epic Fail.

Il tragitto in ascensore è silenzioso, nessuno dei due ha intenzione di parlare.... O meglio io non ne ho per niente voglia, e lui se ne è accorto per questo resta in silenzio.

Le porte si aprono e ci incamminiamo verso la sua auto. Profuma di pulito e di pino, deve aver usato quel profumo per auto che gli ho regalato qualche settimana fa. Era stato Hayes a dirmi di prenderlo....

"Si.... l'ho messo qui da quando.... Da quando se ne è andato." Mi risponde come se mi avesse letto nel pensiero al che sfoggio il sorriso più deprimente che abbia mai fatto fino ad ora.

"Sarà un funerale magnifico." Poggia la sua mano sulla mia coscia, ma io mi scanso incrociando le braccia al petto con la testa bassa.

"Scusami..." Sussurro.

Il viaggio prosegue in silenzio. Come se fossimo due sconosciuti. Cosa ci sta succedendo? Cosa MI sta succedendo?

Arriviamo davanti alla chiesa che ho scelto per la celebrazione. È una chiesetta in stile vittoriano non molto distante dal college.

"Ciao cara." Mi saluta calorosamente mia madre ma io non rispondo al gesto e vado dritta dalla mia ancora, Shawn.

"Hey..." mi stringe a se e io mi lascio andare, versando quelle poche lacrime che cercavo di trattenere.

"Hey..." Rispondo dopo pochi minuti, staccandomi da lui, e con il palmo della mano asciugo i miei occhi.

"Condoglianze, Kate. So che eri molto legata a quel ragazzo." Mi si avvicina il prof di chimica.

"Mi spiace tanto signorina Mendes... Era un bravo ragazzo, almeno prima di perdere il senno." Si aggrega una signora che conosco di sfuggita.

"Non era pazzo." Obietto a denti stretti.

"Oh.. non intendevo questo..." Si porta una mano alla bocca fingendosi mortificata.

"So quello che intendeva dire. Lui non è un mostro. Non lo è affatto. Non lo era, non lo è e non lo sarà mai." Sbotto andando poi via per entrare in chiesa.

Mi siedo tra i primi banchi, voglio restare vicino a lui finché un muro in marmo non ci separerà. Piano piano, uno dopo l'altro, entrano i suoi famigliari;
I genitori, i fratelli con la piccola Skylynn, sua nonna, persino i suoi zii sono arrivati... Loro non se ne erano mai fregati di lui, e adesso guardali qui... Pronti a piangere per un nipote che mai hanno sopportato.

Iniziano a sedersi tutti il più vicino possibile ad Hayes ma lontani da me, mentre Nash si accomoda accanto alla mia persona.

"Ciao." Mi saluta ma io non gli rispondo, continuo a fissare quella maledetta bara.

Lentamente la chiesa si riempie sempre più, finché anche Shawn, Cameron, e tutta la compagnia ci raggiunge.

"Ciao Nash..." Mi decido a parlare.

"Volevo preparare un discorso... Ma... Non ci sono riuscito..." Sospira.

"Io l'ho preparato." Mi alzo di scatto e mi dirigo verso il pulpito.

"Ciao a tutti." Dico, dopo aver preso diversi respiri e dopo essermi guardata a torno per un bel po', ricevendo l'attenzione di tutti i presenti.

"Sono Kate... Conoscevo Hayes, era uno degli amici più fidati che avessi mai conosciuto... -inizio a leggere il foglietto del mio discorso, ma poi faccio una pausa e lo getto via.- sentite... So cosa state pensando. Non si merita un funerale. Non si merita persone che lo piangano. Non si merita di essere ricordato. Ma non è così. So che pensate che Hayes fosse solo un pazzo psicopatico uscito dall'ospedale con il solo pensiero di uccidere qualcuno, ma non è così. Non è così perché io lo conoscevo, e voi no. La maggior parte dei presenti è venuta solo per assistere ad uno spettacolo, per godere della sua morte, per sputare sulla sua tomba magari, ma so che c'è una minima parte di voi che è venuta perché Hayes gli stava a cuore. È a quella parte che mi rivolgo ora. Hayes era un ragazzo spettacolare. Era la luce infondo ad un tunnel buio. Era l'ancora di salvezza di chi gli stava intorno, di chi lo amava, di chi credeva in lui, di chi lo sosteneva. Era sempre pronto a darti una mano. Sempre pronto ad aiutare il prossimo. Tutti commettiamo errori. Lui ne ha commesso uno enorme di cui però non si è pentito, e ha fatto bene. Ha fatto giustizia per il suo amico. Quindi si, sono qui per dire che Hayes Grier è stato, è, e sarà sempre una persona magnifica." Concludo scoppiando però in lacrime.