Capitolo 95

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"Mamma, mamma! Voglio i bicchieri blu non verdi!" Sbuffa Alex.

"Ti ho detto di dire tutto ciò che vuoi a tuo padre. Io sono occupata." Quasi urlo.

"Ma se non stai facendo nulla!" Mette il broncio.

"Si invece, sto scrivendo una lettera importante, che tra qualche giorno riceverai." Mi giro verso di lui allontanandomi dalla scrivania.

"Perché darmela tra qualche giorno e non oggi che è il mio compleanno?"

"Perché voglio che oggi sia un giorno speciale per te, e non voglio che tu ti distragga dal divertirti." Gli sposto un ciuffo di capelli da davanti agli occhi.

"Va bene... Papà? Voglio i bicchieri bluuu!" Corre via cercando il padre in giro per casa.

FLASHBACK

"Quel tizio, Karl, ha un viso familiare... Tu l'hai mai visto?"  Chiedo una volta usciti dalla Reception.

"No, non mi pare..." Fa spallucce.

"Dove stiamo andando?"

"Io ho un colloquio tra mezz'ora e tu tra quarantacinque minuti." Risponde sciallo, lui.

"Un colloquio? Per cosa?!" Mi fermo in mezzo alla strada.

"Editoria." Si ferma anche lui.

"Ma sei idiota?! Potevi dirmelo prima no?! Mi sarei vestita in modo più adeguato!" Lo spintono, tornando sui miei passi.

"Oh eddai! Volevo fosse una sorpresa! Tu sii te stessa e vedrai che ti prenderanno subito, nessuno ti resiste Signorina Mendes." Mi fa l'occhilino.

"Guarda se lo dici tu... poco ci credo." Faccio spallucce e mi fermo davanti ad un edificio mastodontico difronte a me.

"Qui è dove lavoreremo, sempre se ci prenderanno." Ridacchia lui, e io rimango incantata da quelle vetrate che ricoprono buona parte delle pareti, la porta in vetro automatica all'ingresso, e il colore bianco delle due colonne ai lati di essa.

"È magnifico..." Sussurro quasi senza fiato.

"È una grande casa editrice quindi, fai bella figura e vedrai che ce la farai, io ora vado okay? Tu tra 15 minuti entra."

"Sei sicuro che c'è la farò?" Ingoio.

"Più che sicuro, ci metterei la mano sul fuoco." Allunga le mani verso il cielo, per poi sparire all'interno della struttura.

FINE FLASHBACK

Faccio un lungo sospiro, e ritorno alla scrivania per finire di scrivere quella dannata lettera. Non ce la faccio... Forse sto sbagliando? Cos'ho nella testa? Sta andando tutto troppo veloce.

"Amore, puoi andare ad aprire la porta??" Sento dire a Cam dall'altra stanza.

"Si certo... vado.. tra... un secondo.." Indugio un po', e poi mi alzo dirigendomi alla porta d'ingresso.

"Hey!!!" Dice la piccola Alexa appena apro la porta.

"Hey piccolina! Hazel ciao tutto bene?" La saluto calorosamente mentre vedo Taylor sfrecciare verso la cucina.

"Tay non ci sono biscotti oggi!" Dico chiudendo la porta.

"Uffa! Proprio oggi non ci sono?! Oggi che sono venuto?! Eddai lo fai apposta!" Brontola.

"Non so se sei più bambino tu o Alexa.." Si porta una mano in fronte Hazy.

"La festa sta per iniziare allora??" Urla entusiasta Hazel verso Alex.

"Siiiii!!!!" Porta le mani al cielo il bimbo.

"Heyla!" Sento aprirsi la porta di casa, e da lì spuntano Shawn, mia madre, Rachel, Zia Gina, Sierra, Nash, Caleb, Scott, in pratica tutto il mondo.

"Hey, da quanto tempo!!!!" Abbraccio Scott è subito dopo Caleb.

"Ciambella!!" Sento urlare e dietro tutta quella folla compare Jack.

"Biscotto!!!!!" Urlo saltandogli addosso stritolandolo.

"Piano, piano, mi uccidi." Ridacchia lui.

"O mio dio è tenerissimooo!!" Quasi grida, Caleb, alla vista di mio figlio.

"Oh, adorooo, chi è questo bel ometto che compie gli anni oggi??" Gli arruffa i capelli Jack, mentre Alex timidamente sorride.

"Lo spaventi così, non credo sia abituato alla vista di un uomo che... ecco... tende ad usare... atteggiamenti femminili... e..." Inizia a balbettare Scott.

"Abbiamo compreso Wright, ora chiudi quella boccaccia." Lo ferma tendendo una mano in avanti, Caleb.

"Mamma, Shawn, mi siete mancati!" Lo stringo forte a me.

"Ma se ci siamo viste ieri, cara..." Sorride mia madre.

"Tutto questo affetto è inquietante." Sogghigna Shawn.

"Ma taci, sono sempre gentilissima con te, lo sai." Metto il broncio.

"Si certo, sorellina." Mi fa un occhiolino, sapendo quanto odio quel nomignolo.

"Zia, Zia!! Voglio il mio regalo che mi avevi promesso!!!!" Urla saltellando Alex andando verso Rachel.

"Uhm... Quale regalo?" Dice pensierosa lei.

"Ma come?" Fa una smorfia tristissima il mio bambino.

"Hahahah, scherzavo ometto! Eccolo, tieni. Stai attento e non romperlo!" Gli porge il regalo e lui corre sul divano per scartarlo.

"Mamma, Sierra, mi siete mancate troppo." Sento dire a Cam davanti alla porta, al che lo raggiungo.

"Heyyy!!!" Le abbraccio anche io, e quasi il mio cuore non si ferma, alla vista del pancione di Sierra.

"Quando avevi intenzione di dirmelo!!!" Sbuffo.

"Hahaha, non ne ho avuto l'occasione." Si scusa lei.

"Credevamo te l'avesse detto Cam" Fa spallucce  Zia Gina, e punto uno sguardo omicida verso il mio ragazzo.

"Ehm, non ne ho avuto l'occasione?" Si gratta la nuca Cam, imbarazzato.

"Idiota!" Lo rimprovero, per poi andare a salutare Nash che nel frattempo era andato a giocare con Alex e il suo nuovo giochino.

"Hey Kate, tutto bene?" Mi chiede non appena mi siedo accanto a lui.

"Per quel che si può, si, sto bene." Cerco di sorridergli.

"Oggi è un gran giorno!" Dice ad Alexander.

"Siii!!!" Alza le mani in aria il piccolo.

Già... Un gran giorno. Cerchiamo di non rovinarlo, Kate....

~Spazio Autrice~
Che dire, sono imperdonabile, mi dispiace davvero tanto per tutti questi mesi d'assenza... Vi amo tantissimo lo sapete. Spero vi piaccia il capitolo, se trovate degli errori, o un po' dissidenze rispetto alla trama, non preoccupatevi una volta finito il libro lo rileggerò e aggiusterò i buchi nella trama. Con questo vi auguro una buona notte!❤️

~Bek.🌸

Cugini Per Caso. | Cameron Dallas |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora