Thirteen.

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Continuo a camminare per qualche metro sotto un cielo grigio che sembra voler far piovere da un momento all'altro. Stringo i fiori che tengo in mano per non farli cadere, fiori bianchi, belli e freschi. Arrivo, poco dopo, davanti alla sua lapide. Cambio l'acqua del vaso e metto i nuovi fiori. Alcune goccie di pioggia che inizia a scendere mi bagna ma non faccio molto caso. Mi inginocchio davanti alla lapide dove si trova inciso il suo nome, la sua data di nascita e la sua data di morte e in fine la sua foto.

'Daniel Smith.
1969-2015.'

Passo una mano sulla sua foto mentre sento che una lacrima si fa spazio sulla mia guancia.

«Ciao papá».

La mia voce esce in un sussurro, spezzato, debole e sensibile, mentre le mie dita accarezzano la sua immagine. Mio padre era il mio eroe, il mio punto di riferimento e la sua assenza mi distrugge. Ogni ricordo suo é un sorriso, era un uomo forte, sempre allegro e faceva di tutto per rendere felice me e mia sorella. Dopo la sua morte mi sono rimboccata le maniche e sono andata avanti ma l'ho fatto pensa che lui non avrebbe voluto vedermi triste, ma felice ed é questo che ho fatto. Cerco di dare il meglio per lui e per mia sorella, lei é l'unica cosa che mi rimane.

La pioggia si intensifica cosí devo alzarmi e andare via verso casa con passo veloce, oggi Lily andrá da una sua amica e ne sono felice, non voglio che stia rinchiusa in casa. Mentre cammino sotto la pioggia un clacson mi fa voltare, un'auto che conosco si ferma e un finestrino si abbassa.

«Sali immediatamente». Una Rosy sorridente apre lo sportelo e non possi far altro che accettare, cosí sorridendo anche io, entro in auto e la saluto con un bacio sulla guancia, cosa che lei ricambia.

«Grazie». Le sorrido.

«Non devi ringraziarmi, avresti dovuto chiamarmi! Ti saresti ammalata». Esclama lei ripartendo. La mia risata risuona nella macchina seguita dalla sua.

«Dove eri diretta con questo tempo?».

«Sono stata al cimitero». Le rispondo, lei mi guarda con uno sguardo triste.

«Ehi, non preoccuparti, qualcuno deve pur cambiare quei fiori no?». Ridacchio per togliere quel velo di tristezza che si era creato, Rosy sa di mio padre e non ne parla mai, é un'ottima amica.

«Parliamo di sta sera piúttosto». La guardo aspettando che vada avanti.

«Il tempo non migliora, passo a prenderti?».

«Rosy..non devi davvero io-».

«Qualche volta ti ficco un tappo in bocca». Mi interrompe. La guardo per poi scoppiare a ridere.

«Sarebbe una minaccia?». Le chiedo ancora ridendo

«Esatto». Risponde sorridendo soddisfatta.

«Okay okay, va bene accetto». Rispondo scuotendo la testa mentre lei ride.

Arriviamo poco dopo a casa mia, lei ferma l'auto davanti e mi giro verso di lei.

«Lily é a scuola?». Chiede.

«Si, ma dopo andrá da una sua amica». Le rispondo, lei annuisce.

«Grazie Rosy». Le sorrido per poi abbracciarla.

«Di niente Ila, ci vediamo sta sera». Sorridiamo entrambe e dopo scendo dall'auto per poi correre dentro casa. Poso la giacca e mi siedo sul divano leggermente stanca. Prendo delle buste che ci sono sul tavolino davanti e le apro. Sono due bollette da pagare. Guardo il prezzo e mi chiedo come riusciró a pagarle. Passo una mano tra i capelli mentre mi alzo e vado a prendere i risparmi che ho messo da parte. Li suddivido sempre in base a quello che devo fare, mangiare, cose personali e bollette, ma non bastano. Rinuncio sempre a tutto e mi fa male perché rinuncia anche mia sorella, un esempio é quando si fanno delle gite con la scuola, io le dico di andare e di non preoccuparsi e che in qualche modo recupero i soldi ma lei dice sempre di no. Adesso non credo di riuscire a pagarle queste bollette e preferisco che Lily non le veda cosí le nascondo. Lo faccio solamente perché lei non reggerebbe, starebbe male e non voglio vederla triste, é una cosa che odio. Non avendo molta fame decido di andare in camera mia e distendermi sul letto, non avendo niente da fare. Oggi non devo amdare in ufficio, non mi hanno chiamato, con il lavoro al pub non é cambiato quasi nulla, i soldi sono sempre pochi. Proprio mentre stavo per chiudere gli occhi e addormentarmi sento il campanello suonare. Mi alzo domandandomi chi sia con questo tempo. Quando apro la porta vedo un uomo sulla sessantina, abbastanza alto e sorridente.

«Salve». Saluto.

«Salve, ho un problema alla macchina e mi hanno detto di venire qui, sapresti darmi una mano?». Chiede lui gentilmente.

«Certo, puó portare la sua auto nel garage». Sorrido per poi andare ad aprire il garage. Sono felice era da un bel po' di tempo che non avevo ne auto ne moto da aggiustare. Quando l'uomo entra nel garage con la macchina inizio a dare una controllata.

«Inizieró a lavorarci su adesso, se vuole puó passare domani sera».

«Va bene, grazie mille». Afferma lui.

«A lei».

L'uomo va via ed io inizio a lavorare alla macchina, il problema non sembrerebbe troppo grave. Passano alcune ore e sento il telefono suonare cosí mi fermo e mi alzo per prenderlo, dopo aver letto il nome di mia sorella rispondo.

«Lily».

«Ila, che fai?».

«É arrivata una macchina e la sto aggiustando, tu invece che combini?».

«Sono con Amy, mi ha chiesto se sta sera rimango da lei..ma non voglio lasciarti sola».

«Resta li Lily, divertiti io sto bene e poi c'é brutto tempo, non voglio che stai sola a casa sta notte».

«Mh..va bene. Ma come andrai al Pub sta sera?».

«Passerá a prendermi Rosy».

«Perfetto».

«Ci sentiamo dopo mh? Ti voglio bene».

«Si, ti voglio bene anche io Ila».

Stacco la chiamata e poso il telefono sorridendo per poi riprendere a lavorare. In questo periodo é un po' difficile la vita, ma cerco di continuare ad andare avanti e farmi forza. Il mio telefono si illumina, quando lo prendo vedo un messaggio da Demi.

Da Demi:
'Ila, come va?'

Da me:
'Demi, va bene, a te?'

Da Demi:
'Va tutto bene'

Da me:
'Sono felice :)'

Da Demi:
'Non ci vediamo da un po', che ne dici se domani stiamo insieme?'

Da me:
'Certo, con piacere. A domani'

Da Demi:
'A domani'

Con Demiva bene per adesso, non ci siamo viste molto spesso per via dei suoi impegni, ma ci sentiamo sempre. In questo periodo non ho pensato molto a noi due, anche essendo che non ci siamo viste per niente, forse é meglio cosí.

Finisco di prepararmi ed esco per poi salire in macchina con Rosy, e insieme, andare a lavorare al pub.

*****
Nuovo capitolo, spero vi piaccia.

P.s.
Scusate gli errori. :)

Meet for case||Demi LovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora