Fourtythree.

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«É inutile, sei scarso».

«Sta zitta».

«Ammettilo».

«Mai». Scoppio a ridere seguita da mio fratello mentre finiamo la nostra partita all'xbox. Oggi siamo tutti e tre insieme a casa mia e di Lily, lo facciamo quando abbiamo tempo.

«Ho a che fare con due idioti». Lily sbatte una mano in fronte e scuote la testa facendoci ridere ma subito dopo ride anche lei, tutti prendiamo qualcosa da bere e torniamo a sederci.

«Oggi lavori?». Chiede Lily.

«Oggi si, ma non manco troppo, il tempo di scrivere qualcosa e torno». Rispondo posando il bicchiere.

«Come va con il lavoro?». Chiede Charlie.

«Va. Non è il massimo lavorare con lei». Rispondo alzando le spalle.

«La ami ancora, si vede quando parli di lei nei tuoi occhi». Afferma, non posso fare altro che annuire e abbassare la testa mentre lui mi abbraccia. È una persona fantastica, quando ha saputo della mia depressione si é subito preoccupato e mi é stato sempre vicino, voglio un gran bene a mio fratello. All'abbraccio si aggiunge mia sorella facendomi sorridere.

«Adesso vado, non distruggete casa per favore». Ridacchio alzandomi mentre mi guardano facendo finta di essere offessi.

«Ci ferisci nel profondo». Afferma Lily facendomi ridere. Dopo averli salutati esco di casa e salgo in macchina, metto in moto e parto diriggendomi allo studio. Oggi la giornata è nuvolosa e molto probabilmente pioverá. Arrivo dopo vari minuti davanti alla struttura, così fermo l'auto e scendo per poi entra dentro e salire pe scale. Quando arrivo davanti alla porta della sala entro e vedo che Demi é giá qui, lei mi guarda senza dire una parola ed io mi siedo. Mentre lavoriamo veniamo interrotte da un tuono e quando guardo fuori vedo che sta piovendo forte, decidiamo di fare una pausa ed io mi alzo, mi metto davanti alla finestra e mentre guardo fuori chiamo mia sorella.

«Ila».

«Lily, sei a casa?».

«Si Ila, dove dovrei essere». Sento che ridacchia e ridacchio anche io.

«Non lo so, volevo solo essere sicura che tu non esca con questo diluvio. Charlie é li no?».

«Sono qui sorellina». Lo sento urlare ed io e Lily ridiamo.

«La casa é ancora in piedi?».

«Ovvio Ila».

«Bene. Adesso vado, torno piú tardi, ti voglio bene».

«Ti voglio bene anche io Ila». Sorrido e stacco il telefono. Incrocio le braccia e guardo fuori perdendomi nel vuoto.

«Non smetti mai di farti paranoie su Lily». Sento che Demi si avvicina di poco alle mie spalle.

«Voglio solo il meglio per lei e proteggerla, lo sai». Affermo con tono calmo e non troppo duro ma indifferente.

«Questo lo so, l'ho sempre visto». Continua. Io mi giro e la guardo negli occhi per qualche secondo, c'é nostalgia nei suoi occhi, tristezza, qualcosa che non riesco a capire. Distolgo lo sguardo per poi sedermi, lei mi segue e iniziamo a lavorare di nuovo per un'altra ora. Quando finiamo sentiamo bussare alla porta e quest'ultima si apre, la piccola Cloe entra insieme a Dinah.

«Mamma!». La piccola salta in braccio alla madre che sorridente la stringe forte a se. É una scena bellissima.

«Ila!». Sorride Dinah.

«Ciao DJ, ci vediamo tra poco». Dorridiamo entrambe e lei annuisce.

«Grazie Dinah». Sorride Demi.

«Di niente ragazza!». Afferma Dinah facendo ridere Demi, lo ammetto, la sua risata mi manca, come lei, dopo tutto. Dinah esce ed io sposto lo sguardo sulla bambina che, per essere ancora piccola é davvero uguale alla madre, del padre ne ha poco.

«É davvero, identica a te». Affermo guardando ancora Cloe. Demi mi guarda sorpresa probabilmente perché le ho parlato e dopo annuisce facendo un piccolo sorriso.

«Ciao!». Abbasso lo sguardo, probabilmente ero immersa nei miei pensieri e non ho visto Cloe avvicinarsi a me.

«Ciao a te». La guardo.

«Sei simpatica lo sai? L'ho detto anche a mamma. Come ti chiami?». Sorride la piccola.

«Io sono Ila, e tu come ti chiami?». Sorrido mentre le porto una mano.

«Mi chiamo Cloe!». Fa un grande sorriso e mi stringe la mano, dopo cerca di sedersi su di me ma essendo piccolina non riesce a salire facendomi ridacchiare, la prendo in braccio e la faccio sedere, dopo le metto il cinque davanti e lei lo batte ridendo. Dopo mi guarda e fa una linguaccia facendomi ridere, subito dopo le faccio anche io una linguaccia e questa volta quella che ride e lei, poi mi abbraccia. Sorrido e la abbraccio anche io, quando alzo lo sguardo vedo Demi che piange in silenzio e il mio cuore spezzarsi perché nonostante tutto quello che è successo e che ha fatto mi fa uccide vederla stare male.

«Perchè piangi?». Le chiedo mentre Cloe disegna sul foglio che c'è sul tavolo.

«Perchè quello che ho appena visto è quello che avrei voluto vedere ogni giorno della mia vita». Afferma guardandomi negli occhi. La guardo per alcuni istanti pensando, pensando a tutto e a quello che ha detto. Dopo mi alzo e saluto Cloe, vado verso la porta ma prima di uscire guardo Demi.

«Secondo te cosa avrei voluto io?». Le dico per poi uscire. Avrei voluto lo stesso ma lei lo ha impedito ad entrambe e non so il motivo, non lo so cosa è successo tre anni fa so solo che non reggo la situazione che mi manca da morire.


*****

Nuovo capitolo, spero vi piaccia e ci vediamo al prossimo.

P.s.
Scusate gli errori. :)

Meet for case||Demi LovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora