Thirtyone.

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«Ti amo, ti amo. Ricordalo ti prego, non dimenticarti di me e del mio amore per te. Qualsiasi cosa succeda ricorda che io lo faccio per te.  Ti amo».

«No, no, NO! Torna qui Demi ti prego!».

Mi sveglio di colpo tutta sudata, velocemente mi alzo e corro verso il bagno per poi aprire l'acqua ghiacciata e sciacquarmi la faccia. Ogni notte, sempre la stessa storia, sempre lo stesso incubo, le stesse lacrime. Notte insonni ormai da piú di un mese. Mi guardo allo specchio per alcuni secondi, le occhiaie sono abbastanza evidenti infatti devo coprirle per uscire, non dormo da non so quante notti e sono davvero stanca. Torno in camera e mi vesto, non voglio tornare a letto, sistemo la stanza e dopo scendo al piano di sotto. Sistemo alcune cose e nel frattempo si fa giorno, preparo da mangiare per la colazione e quando sento Lily la metto a tavola.

«Buon giorno». La saluto con un bacio sulla guancia.

«Buon giorno». Lei mi abbraccia, la stringo a me e dopo ci sediamo.

«Non mangi?». Faccio un no con la testa, lei sospira e inizia a mangiare. Mi dispiace vederla cosí.

«A che ora é l'appuntamento dal medico?». Chiede.

«Alle dieci». Rispondo guardando l'orologio che segna le nove e un quarto.

«Tu sei giá pronta?». Chiedo guardandola, lei annuisce.

«Va bene». Le faccio una carezza e lei sorride, dopo mi alzo e prendo il caffé. Quando Lily finisce di mangiare lei mi aiuta a sistemare e dopo entrambe usciamo di casa e andiamo dal medico. Da piú di una settimana vado da uno psicologo..mi hanno diagnosticato una depressione che se non si interviene puó diventare molto piú grave e non potró uscirne piú. Ho giá passato questo periodo in passato, ero caduta in depressione e sta succedendo di nuovo. Arriviamo allo studio dello psicologo, il Dottor. Brown.

«Aspetti qui?». Chiedo a Lily mentre ci sediamo nella sala d'attesa.

«Si». Afferma.

«Signorina Smith?». L'assistente mi chiama e dopo aver dato un bacio in testa a Lily entro nella sala.

«Ciao Ila». Sorride il dottore.

«Salve Dottor Brown». Sorrido anche io e mi distendo sulla poltrona per poi inizare la visita.

{Lily} 

É successo di nuovo, sta succedendo di nuovo. Mia sorella é caduta in depressione ancora una volta, non posso crederci, non ci riesco. È da qualche giorno che fa delle visite dallo psicologo, é bravo a quanto racconta lei, spero solo che riesca ad aiutarla.

«Grazie, ci vediamo venerdí». Mia sorella esce dalla stanza dopo due ore, viene verso di me mi guarda.

«Scusa se hai aspettato tanto». Deve smetterla di scusarsi.

«Non scusarti, okay?». Lei annuisce e dopo usciamo per poi tornare in macchina. I suoi occhi sono lucidi, segno che sta per piagere ma so che si tratterrá.

«Scusami». Afferma dopo essere salite in macchina, la guardo.

«Devi tornare da tua madre, li starai meglio, non riesco a darti niente in questo momento. Mi dispiace, mi dispiace cosí tanto piccola mia, non sono una buona sorella, non voglio che mi vedi stare cosí. Scusa». Non smette di fissare il vuoto.

«Basta!». Esclamo facendola girare verso di me.

«Basta, basta scusarti Ila cazzo basta. Tu non hai colpe, non ne hai! Non é colpa tua e non devi scusarti, che cosa hai fatto? Ma ti vedi? Io non credo. Sei la sorella migliore di questo mondo, cazzo stai morendo e fai lo stesso di tutto per me, io non ci torno da nostra madre, io ho bisogno di te, non voglio ritrovarti morta un giorno in cui verró a trovarti! Io rimango, rimango sia per te che per evitare il peggio perché Ila ti giuro, che se muori tu muoio io». Urlo, deve capire, deve capire che non ha colpe. Vedo che inizia a piangere in silenzio ed io la abbraccio.

«Lo dico per te, solo per te».  Afferma singhiozzando.

«Lo so, ma voglio stare con te e mettitelo in testa». Le asciugo le lacrime e lei asciuga le mie.

«Io devo andare in studio». Afferma mettendo in moto.

«Portami da Amy, quando esci mi vieni a prendere». La guardo, lei annuisce e fa come ho detto. Poco dopo arriviamo da Amy, la abbraccio e dopo scendo. Arrivo davanti la porta e suono, quando Amy mi apre aspettiamo che Ila vada via e dopo usciamo.

«Sai dove sta?». Chiede lei.

«Si». Rispondo alla mia migliore amica aumentando il passo. Camminiamo per circa mezz'ora, passando molti isolati e il parco ma finalmente arriviamo.

«Ti aspetto all'angolo». Dice la bionda, annuisco e ci abbracciamo. Mi avvicino alla porta e busso, aspetto che qualcuno mi apra. Succede poco dopo, la porta si apre e appare davanti a me Demi, ed Ila aveva ragione, é incinta.

«Lily? Che cosa ci fai qui?». Chiede con un filo di voce essendo sorpresa, i suoi occhi si fanno lucidi ed io la guardo probabilmente con odio essendo che lei mi guarda preoccupata.

«Allora é vero, sei incinta. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Ti rendi conto di cosa hai fatto!». Urlo di nuovo.

«Per colpa tua, TUA, ho perso mia sorella, l'unica persona che mi mantiene in vita, la mia corazza, tu l'hai distrutta! É tutta colpa tua, solo tua! Perché? Perché! Cosa ti abbiamo fatto di male? Cosa ha fatto Ila di male! Lei ha dato tutto per lei, e nonostante la nostra situazione passata lei si é fatta in quattro per te, ha sofferto e tu come la ripaghi? Abbandonandola. Non ti perdoneró mai per quello che hai fatto, ti pentirai! Te ne pentirai Demi. Non provare ad avvicinarti a lei, ne a me ne a casa nostra. Mi hai capita?». Urlo, urlo e lei non mi stacca gli occhi di dosso. La guardo un'ultima volta per poi andare via e raggiungere Amy, lei mi abbraccia ed io scoppio a piangere.

«Andiamo a casa Lily». Afferma asciugando le mie lacrime. Torniamo a casa, andiamo in camera sua s ci sediamo sul letto.

«Come sta Ila?». Chiede Amy.

«Sta sempre peggio, lei non lo dice ma io lo vedo. Ho paura Amy». Affermo guardandola.

«Andrá tutto bene, Lily». Mi abbraccia ed io annuisco sperando che sia davvero cosí, non voglio perdere mia sorella.

*****

Nuovo capitolo, spero vi piaccia.

P.s.
Scusate gli errori. :)

Meet for case||Demi LovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora