Fourtytwo.

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Cos'é l'amore? Ognuno di noi ha la propria definizione di amore, di questo strano sentimento, l'amore é una cosa che tutti, tutti povano, anche la persona piú cattiva di questo mondo solo che ognuno di noi lo dimostra in maniere differenti. Per me l'amore é inutile la maggior parte delle volte, quando ami una cosa o una persona hai due possibilitá: o hai questa cose o persona con te e sei felice o non ce l'hai e stai male, ma per quanto stai male? Ore? Giorni? Settimane? Mesi? Anni? L'amore é cosí incredibile come odioso, non c'é cosa piú brutta del provare dolore per l'amore. Se ami una persona e non puoi stare con lei é la cosa piú orribile che possa provare qualcuno. Ti senti..perso, ti senti vuoto, come se nessuno possa riempire quello spazio che c'é sia fuori che dentro di te, ti senti solo, puoi avere tutti gli amici che vuoi ma ti senti comunque solo perché ti manca quella persona che ti manda avanti e lei ti distruggerá mentre tu continuerai ad amarla perché l'amore é questo, l'amore é folle. O almeno, questa é la mia opinione, la mia definizione di amore. Io ho amato, ho amato e non ho mai smesso, cosí tanto che non riesco a smettere di farlo, anche dopo tutto quello che ho passato, io, in fondo, non riesco a trattarla male, la odio ma la amo e non c'é cosa piú brutta di questa. Sono passati anni da quando l'ho lasciata eppure il mio cuore continua ad appartenere a lei. É sbagliato, cosí continuo a soffrire ma non posso bloccarlo, non si puó bloccare questo sentimento e solo chi ama potrá capire. La mia testa, non fa altro che pensare a tutto questo, a cosa succederebbe se io non la amassi piú, starei meglio sicuramente, ma é ormai diventato impossibile. Quando la mattina mi alzo, é inutile negarlo, penso a lei, penso a come sarebbe riabbracciarla, a come sarebbe proteggerla tra le mie braccia e farla sentire al sicuro, giocare con lei, farla sorridere, farla ridere, farla sentire a casa, farla sentire amata, poi penso a tutto quello che mi ha fatto e subentra l'odio ma so anche io stessa che non la odio davvero fino in fondo perché l'amore é qualcosa che sovrasta tutto, in effetti l'amore ha molti poteri e questo é uno di quelli. Giro la testa per guardare l'altra metá del letto, vuoto, vuoto da quando lei non é piú nella mia vita anche se, pian piano, sta rientrando, certo per scopi puramente di lavoro. Vorrei poter sentire il suo profumo ancora addosso a me ma é impossibile e non deve piú succedere. Proprio adesso mi alzo per andare verso l'armadio grigio, aprirlo e scegliere i vestiti con cui andró a lavorare. Indosso una semplice maglietta grigia con dei jeans neri e delle vans alte tutte nere. Vado in bagno per sistemarmi e subito dopo scendo al piano di sotto, Lily é giá uscita con Charlie, mi ha detto che l'avrebbe portata lui da Amy per poi riprenderla. Non faccio colazione non avendo troppa fame cosí decido di uscire immediatamente, avendo l'appuntamento tra mezz'ora. Salgo sull'auto e parto, camminando per dieci minuti per poi arrivare davanti alla grande struttura, fermo l'auto parcheggiandola questa volta nel parcheggio privato e scendo cosí da dirigermi all'entrata. Saluto la ragazza al banco e alcune persone che conosco per poi salire ai piani superiori e raggiungere la sala in cui dovró lavorare con Demi per i prossimi due anni. Quando entro vedo che lei é giá qui e alza lo sguardo per guardarmi ma io non la guardo, vado subito a sedermi e prendiamo entrambe gli appunti per poi iniziare dal punto in cui avevamo finito.

«Senti...ti va se ci prendiamo una pausa?». Chiede lei timorosa e alzando di poco la testa. Mi fa una pena tremenda ma continuo a pensare a tutto quello che mi ha fatto quando la guardo. Annuisco semplicemente e mi metto al telefono, lei controlla alcune cose. Il telefono suona cosí mi alzo e rispondo.

«Charlie, come va?».

«Va tutto bene Ila, tu?».

«Bene, Lily é da Amy?».

«Si Ila, é al sicuro».

«Ma che fratello spiritoso che ho oggi».

«Ti voglio bene».

«Anche io, a dopo Charlie».

«A dopo Ila». Sorrido e chiudo la chiamata per poi tornare a sedermi.

«Fratello?». Alzo lo sguardo e guardo Demi che mi guarda curiosa ma vedo che si pente della domanda, sicuramente per paura della mia reazione.

«Si». Affermo.

«Hai un fratello?». Mi guardo ancora confusa.

«Si, ho un fratello». Concludo e lei non continua. Vedo che abbassa lo sguardo, di sicuro sará confusa. La nostra pausa dura circa quindici minuti, dopo cominciamo a lavorare per poi finire cieca un'ora e mezza dopo. Sistemo le mie cose e senza guardarla esco dalla sala per camminare verso l'uscita.

«Ila!». Mi giro e vedo Dinah al bar della struttura.

«Dinah». Sorrido e ci abbracciamo una volta dopo essermi avvicinata.

«Come va?». Le chiedo.

«Bene, tu come stai?».

«Non lo so. Pensa che devo fare un album, video musicale e un tour mondiale con Demi, in pratica staremo insieme quasi ogni giorno per i prossimi due anni.

«Ma non puoi cambiare tutto questo?».

«No, Mike ha deciso». Mi guarda preoccupata ma io le sorrido.

«Tranquilla, adesso vado, ciao Dinah». Ci abbracciamo ed io esco dalla struttura per poi salire in macchina e tornare a casa con la testa piena di pensieri.

*****

Nuovo capitolo, spero vi piaccia.

P.s.
Scusate gli errori. :)

Meet for case||Demi LovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora