Thirtyfour.

629 32 4
                                    

Sono passate due settimane da quando sono uscita dal coma, sono stata in ospedale fino a due giorni fa, ma non devo fare troppi sforzi, infatti non esco di casa. Sto a letto e mi alzo solo per andare in bagno, mangiare e lavarmi. Mia sorella sta sempre con me, non mi lascia mai sola e non so come ringraziarla. Le ragazze anche sono state molto presenti e non mi hanno mollata. Ma questo periodo é solamente peggiorato, mi sento peggio di prima, in ospedale mi hanno visitata, é venuto il mio psicologo e non ci sono stati miglioramenti. É una depressione abbastanza avanzata, complicata. Io non ho paura per me, io ho paura per mia sorella, non voglio che rimanga sola.

«Ila?». É lei che bussa e piano entra.

«Vieni Lily». Le sorrido mentre mi sistemo meglio sul letto. Le si distende accanto a me e mi guarda. La guardo anche io e apro le braccia, lei sorride e mi abbraccia. Le bacio la testa e la stringo forte a me.

«Ti voglio bene». Affermo.

«Ti voglio bene anche io». Risponde rimanendo su di me abbracciandomi mentre le accarezzo i capelli e guardo il vuoto. Lei alza la testa e mi guarda.

«Torna a stare bene». Il suo tono é basso, la sua voce é quasi un sussurro, un sussurro triste e cerca di trattenere le lacrime.

«Torna a stare bene ti prego». Questa volta é un vero e proprio sussurro mentre una lacrima le riga il viso.

«So che non dipende da te, so che é di questo schifo di mondo la colpa, delle persone si merda che lo popolano ma torna a stare bene perché mi manchi, mi manca mia sorella, Ila mi manca la mia ragione di vita, ho bisogno di te e avró sempre bisogno di te. Sempre». Non smette di singhiozzare e non posso fare altro che piangere.

«Se muori tu muoio io». Conclude per poi scoppiare ancora di piú a piangere appoggiandosi a me. Mi spezza il cuore tutto questo, io voglio stare meglio per lei ma sembra che vada sempre peggio e non voglio. Si avvicina e mi bacia piú volte la guancia.

«Lily calmati ti prego». Le prendo il viso tra le mani e la guardo in lacrime.

«Staró bene, non me ne andró mai via, non moriró. Non ti abbandono Lily, mai. Senza te non riesco a vivere e voglio stare meglio soprattutto per te». La guardo cercando di farla calmare.

«Guardami». Le dico ancora, lei alza lo sguardo e mi guarda dritta negli occhi.

«Non ti lascio». Affermo seria, lei annuisce e mi abbraccia.

«Devo uscire». Affermo dopo un po' di tempo in cui siamo rimaste in silenzio.

«No, tu stai qui Ila, non devi sforzarti». Comincia lei.

«Vita mia sto bene, devo andare al concessionario cosí potranno cambiare l'auto». Informo.

«Te la possono cambiare?». Annuisco.

«Vieni con me?». Questa volta annuisce lei. Mia sorella va in camera a prepararsi mentre chiamo un taxi che verrá tra un quarto d'ora, io nel frattempo mi vesto e mi lavo. Quando finisco insieme a Lily usciamo, aspettiamo il taxi e quando arriva saliamo. Lo informo su dove andare e partiamo, dopo guardo mia sorella.

«Sarei dovuta uscire lo stesso, devo andare dal dottor Brown». Lei annuisce. Arriviamo dopo vari minuti, quando scendiamo pago il tassista ed entriamo nel concessionario per poi sbrigare tutte le pratiche per l'auto.

«Puó ritirare anche adesso la sua auto». Afferma l'uomo accanto a noi sorridenso.

«Grazie mille». Ringrazio per poi uscire insieme a Lily dall'ufficio. Veniamo portate all'auto da uno degli assistenti che lavorano nel concessionario e una volta dopo essere arrivate saliamo, metto in moto e partiamo. Usciamo dal concessionario e mi dirigo all'uffiocio del mio psicologo.

«É identica a quella precedente». Afferma Lily.

«Si, amo questo modello».

«Si, piace molto anche a me».

«Vuoi andare da qualche parte mentre vado dal dottor Brown?». Chiedo ma lei fa un no con la testa. Quando arriviamo scendiamo dall'auto ed entriamo nella struttura per poi dirigerci verso l'ufficio. Non aspettiamo molto, presto vengo chiamata ed entro nell'ufficio.

«Salve dottor Brown». Sorrido sedendomi sulla poltrona.

«Ciao Ila, allora come stai oggi?». Inizia lui.

«Non lo so..come gli altri giorni credo».

«Parlami di quello che senti». Afferma accavallando la gamba sull'altra.

«Non sento niente, il vuoto totale. Nel petto si forma un buco, una voragine, un vuoto. Questo vuoto peró é tremendamente pesante, sembra aumentare ogni giorno di piú. Certe notti non dormo, é difficile. Non trovo piú molti motivi per andare avanti, ne ho solo uno».

«Parlami di questo motivo».

«Si chiama Lily, é mia sorella. Lei é tutta la mia vita e non posso lasciarla sola proprio adesso».

«E lei come sta?».

«Lei sta male, odia vedermi cosí, ha paura di perdermi e mi sento in colpa per tutto questo, in fondo non é colpa sua».

«Lei ti puó aiutare molto nel tuo percorso di guarigione, non sará facile Ila ma ci riuscirai, magari dopo mesi o anche qualche anno, magari due ma pian piano vedrai che starai meglio». Afferma. La visita continua per un po', esco dall'ufficio circa un'ora dopo e quando raggiungo mia sorella si alza e insieme usciamo.

«Ti va di andare a prendere un gelato?». Chiedo dopo essere salite in auto. Lei annuisce sorridendo e sorrido anche io. Presto raggiungiamo il bar che c'é vicino al parco, prendiamo i due gelati e poi entriamo al parco dirigendoci subito davanti al lago. Ci sediamo a terra, ai piedi di un albero e guardiamo davanti a noi.

«Come va a scuola?». Chiedo girandomi verso di lei.

«Va bene, sta finendo e non vedo l'ora». Sorride facendomi ridacchiare.

«Te la meriti una pausa, ti impegni tanto, sono fiera di te». Sorridiamo entrambe.

«Ti va se quest'estate facciamo un viaggio?». Chiedo finendo il gelato.

«Davvero? Si!». Esclama sorridendo. Amo vederla felice, voglio solo questo, nient'altro.

«Si certo, dimmi dove vuoi andare». Ci pensa per qualche minuto.

«Voglio andare a Miami». Mi guarda.

«Perfetto, allora andremo a Miami». Sorrido guardandola e lei mi abbraccia.

«Adesso andiamo a casa, domani torno lavoro». Affermo alzandomi seguita da lei, ci avviamo alla macchina per poi andare a casa.


*****

Nuovo capitolo, spero vi piaccia, ci vediamo al prossimo.

P.s.
Scusate gli errori.

Meet for case||Demi LovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora