Capitolo ventidue❤

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I miei occhi continuavano a leggere e rileggere quel messaggio senza sapere cosa sarebbe successo da quel momento in poi.

Il mio istinto mi suggeriva che non sarebbe stato nulla di buono, né di troppo piacevole.

Iniziando a fare respiri profondi mi resi conto che sarebbe andato tutto bene fino a quando alle persone che amavo non sarebbe successo nulla.

Sapevo che poteva anche prendersi gioco di me, della mia vita e dei miei sentimenti, ma se avesse fatto del male a loro non sarei stata più così clemente.

Non ero in grado di dire se avrei perso il controllo o meno, ma non gliel'avrei fatta passare liscia.

E sebbene la paura che mi era montata dentro non intendesse scemare, alzandomi dal divano vi lascio lì sopra il mio cellulare per poi dirigermi in cucina.

Ben era nella sua stanza con Fede a provare un po', mentre Claire era andata ad incontrare un amica per un qualcosa che mi avrebbe raccontato dopo.

O almeno così mi aveva detto.

Una volta in cucina apro il frigorifero per vedere quello che c'é e subito lo richiudo avendo già individuato quello che mi sarebbe servito da lì a poco.

Prendo una pentola e la riempio d'acqua per poi metterla a bollire sul fuoco.

Nel frattempo che aspetto che bolle, prendo una tovaglia e la sistemo perfettamente sulla tavola.

Dopodiché la preparo con le posate, i tovaglioli e i bicchieri che trovo nei vari cassetti della cucina.

Ho quasi finito di sistemare l'ultima posata che il rumore dell'acqua che bolle contro il coperchio, mi fa riemergere dai miei pensieri.

Mi dirigo verso di essa e ci verso dentro i tortellini che avevo già preparato sul ripiano della cucina.

Mi guardo intorno e mi accorgo che era quasi tutto pronto.

L'unica cosa che mancava era un centrotavola così deciso di prendere il vaso di fiori che c'è in salotto così mi dirigo lì e lo vedo sistemato su uno dei grandi mobili in legno.

Faccio qualche passo in quella direzione e una volta lì di fronte, lo prendo e mi volto per andare di nuovo in cucina quando vedo un ombra scura fuori dalla finestra.

Sento bussare e senza volerlo le mie gambe fanno un passo in quella direzione.

Tiro leggermente di lato la tenda della parte sinistra e vedo la grande scritta in rosso sangue "SARAI MIA" scritta a lettera cubitali.

Dallo spavento il vaso mi scivola dalle mani e finisce per infrangersi sul pavimento.

Nessuna firma, ma io già sapevo di chi si trattasse.

Lo avrei capito anche se non me lo avesse detto nessuno, lo avrei capito da quelle due semplici parole.

Rimango immobile davanti a quello scenario che non riesco bene a descrivere, quando sento dei passi dietro di me.

So già di chi si tratta quindi mi volto lentamente nella loro direzione e li guardo senza guardarli davvero.

Sposto lo sguardo da loro al vaso e mi rigiro per guardare attonita la scritta.

Non so che cosa dire, che cosa fare.

So che hanno capito che c'è qualcosa che non va, ancora prima che mi si avvicinino.

"Amy...vieni qui" mi aveva detto preoccupato, ma io non riuscivo a muovermi.

Mi sentivo paralizzata.

//Tutti i miei problemi// Benjamin mascolo//❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora