«Non mi ero accorta che il tuo amico fosse ancora qua..» dico a Logan appena rimaniamo soli.
«Rimpiangi di aver dato spettacolo?» chiede con un sorriso genuino in volto.
«No, tanto prima o poi ci avrebbero comunque visto..» rispondo, aggiungendo «Forse dovrei scendere eh»
Infatti sono ancora in braccio a Logan ma la cosa non sembra dargli fastidio.
«Ma va, una volta tanto che vuoi stare incollata al mio corpo a me sta bene» ribatte ridendo.
«Che sei scemo! Dai, fammi scendere»
«Ti faccio scendere solo se mi dici dove vuoi andare e ti ci fai portare sulle spalle» mi propone poi.
«Perché sulle spalle?»
«Perché adesso posso starti vicino quanto voglio, tanto parleranno comunque domani» dice facendo spallucce.
Ci penso un po' e poi gli do ragione «Giusto, allora andiamo al parco da skate, nobile destriero!»
«Sicura di non voler andare a casa mia? Sembravi averne bisogno prima» mi prende in giro.
«Ma sei nato scemo o sei caduto da piccolo?» gli domando.
«Ci sono nato, ma immagino di aver aggravato la cosa cadendo qualche volta» commenta poi.
«Dai, andiamo, scemo»
Così Logan mi fa scendere per poi prendermi sulle spalle e per tutto il tragitto non smetto di ridere perché fa gli stessi versi di un cavallo.
«Allora, posso sapere perché avevi bisogno di baciarmi prima? Non che mi lamenti eh, sia ben chiaro» mi chiede dopo un po'.
Sto in silenzio per qualche minuto e poi decido di dirglielo «Ecco, ho parlato con Dom e questo mi ha fatta arrabbiare, avevo bisogno di sfogarmi»
«Che ti ha detto quello stronzo? Lo devo picchiare?» ribatte nella frazione di un secondo.
«Ma no scemo, poi in caso so fare da sola, ricordi?» gli dico indicandogli il braccio ingessato.
«A proposito, come va, fa ancora male?» aggiungo poi.
«Tranquilla, fra qualche giorno lo posso togliere, comunque non pensare di cambiare discorso, che ti ha detto quel cretino per farti arrabbiare?»
«Ecco, Dom ed io eravamo migliori amici, ma ci siamo allontanati perché a me è successa una cosa brutta e lui non è stato in grado di starmi accanto; quello però che mi ha fatta arrabbiare è stata la sua presunzione di dire che è stata colpa mia se ci siamo allontanati» spiego allora, cercando di non tirare in ballo il mio problema.
«Mh sento che c'è altro, ma se non vuoi dirmelo non c'è problema» commenta.
«..Grazie» dico di rimando.
Nel frattempo siamo arrivati al parco dove ci sono tantissimi ragazzi e ragazze della nostra scuola, ma ormai il danno è fatto.
«Allora, pronta a dare di nuovo spettacolo? Da dove vuoi iniziare?» mi domanda Logan.
«Andiamo alle altalene, le ho sempre adorate, da quando ero una bambina»
«Agli ordini» esclama mentre è già partito in direzione delle altalene.
Stranamente non c'è nessuno quindi possiamo occupare entrambi i posti, io inizio a dondolarmi sempre più veloce, facendo ondeggiare i miei capelli rossi con me.
Non noto che Logan è fermo fin quando non parla, perché mi giro per ascoltarlo e lo vedo intento ad osservarmi come fossi un pendolo per ipnotizzarlo.
«Cosa intendevi quando hai detto che dobbiamo parlare dell'essere fidanzati o meno?»
«Ehm...non so davvero come funzionano questo tipo di cose» dico di rimando rallentando il mio andamento, fino a fermarmi.
«Siamo in due allora» ribatte lui.
«Cosa? Non sei mai stato fidanzato? Non ci credo neanche lontanamente»
«No, sono stato fidanzato, ma neanche io so come funziona, solitamente era la mia ex a mettere in chiaro queste cose» spiega poi.
«Ahh...e perchè vi siete lasciati? Sempre se posso chiedere eh» chiedo allora.
«Esattamente per l'ultima frase che ho detto, decideva tutto lei senza darmi la possibilità di esprimere una mia idea, poi sono stato bocciato quindi cambiando scuola mi sarebbe anche venuto difficile continuare. Tu invece?»
«Io cosa? Lo sai che non ho mai avuto un ragazzo..» rispondo in imbarazzo disegnando dei cerchi immaginari con il piede sulla sabbia.
«Sì, lo so, intendevo come mai non hai permesso a nessuno di avvicinarsi a te»
«Ecco...non sono mai stata brava con le relazioni, neanche fra amici, non riesco a capire quando qualcuno vuole essermi amico o qualcosa di più.. Poi sono sempre stata una delle ragazze considerate strane, quindi non avevo molti ragazzi a voler avere qualcosa a che fare con me»
«Ehi, non ti devi vergognare, va tutto bene. Non sei la solita ragazza che è sempre in cerca di attenzioni, non è una cosa brutta!» mi dice prendendomi la mano.
«Poi meglio così, o non saresti stata disponibile per me altrimenti, no?» aggiunge sorridendomi e strappandomi un sorriso altrettanto grande.Spazio d'autrice😇
Scusate il ritardo, ero fuori e mi sono dimenticata di pubblicare🙈
Però ora eccomi qua!
Cosa pensate della storia? Oggi ho fatto un sogno che in qualche modo devo assolutamente inserire nella storia!!
Buona lettura e alla prossima settimana!
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Fear of what comes next
Teen FictionHayley è una semplice 17enne che frequenta un liceo scientifico a Londra. Hayley è una ragazza a cui non piace seguire la massa, una ragazza a cui niente è stato regalato e che ha dovuto contare solo su se stessa per andare avanti. Unico svago per l...