Capitolo 74

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<Cosa!!? Sono pur sempre tuo fratello, devo sapere se fargli il discorsetto, no?> mi dice Gian come se fosse normale.

<Non mi sembra di aver fatto nessun discorsetto alle tue ragazze> commento solamente.

<Ma non è la stessa cosa! Tu sei la mia sorellina!> ribatte, ricevendo un'occhiataccia da parte mia.

<Devo ricordarti che la tua sorellina ti ha fatto più male di quanto una rissa possa aver fatto?>

<Oh no, quello lo ricordo, comunque è che non so come comportarmi, sei cambiata tantissimo, non mi immaginavo di tornare a casa e trovarti con un ragazzo.. Non sono abituato> dice stringendo le spalle.

<Beh abituatici>

<Quindi ti piace davvero?> mi chiede.

<Sì, penso proprio di sì> ammetto, per la prima volta ad alta voce.

<Beh almeno so che sto facendo le cose per bene per una volta in vita mia> sento una voce, la sua voce, dietro di me.

<Potevi dirmelo che fosse dietro di me, traditore> dico a mio fratello, che alza le spalle come a dire "Ehi, non è colpa mia!"

Prima che possa fare o dire qualcosa, Logan mi avvolge e mi bacia. Ovviamente, come sempre, mi dimentico qualunque cosa sia nelle vicinanze e mi sveglio da questa trance quando mio fratello commenta <Amico, è pur sempre mia sorella, un po' di rispetto>

Guardo Logan e sottovoce gli dico <Battaglia con i cuscini, seguimi> al cui risponde con il suo solito sorriso.

<Hai ragione amico, scusa, è che quando vedo tua sorella non ragiono più. Immagino tu capisca, no?> Logan inizia a parlare a mio fratello, così io passo inosservata quando mi sporgo per prendere dei cuscini, per poi lanciarne uno a Logan e gridare <ORA> prima di attaccare Gian.

<Non vale in due contro uno!> grida in risposta, afferrando l'unico cuscino rimasto e iniziando a contrattaccare. Ben presto però la mia idea mi si rivolta contro perchè i ragazzi si alleano contro di me, ma sono più che felice di mostrare la mia superiorità, quindi attacco Logan ma la battaglia si sposta in corridoio e poi giù in salotto, fra risate e cuscinate non ci accorgiamo di stare praticamente gridando. Non ridevo così tanto da un'eternità.

<Ma che succede!?> sento e improvvisamente tutti e tre ci fermiamo.

<Ehm niente pa'> dico io, anche se i miei capelli in disordine dicono il contrario.

<Battaglia con i cuscini eh?> commenta vedendo le nostre armi e avvicinandosi verso di me.

<Non vi pare infantile-aggiunge, per poi prendere il cuscino dalle mie mani- fare una battaglia in casa mia e non invitarmi?> e concludere dandomi una cuscinata e scappando dalla parte di mio fratello.

Io afferro un cuscino dal divano e affermo <Questa me la paghi> per poi iniziare una lotta contro mio padre, davanti la quale mio fratello e il mio ragazzo rimangono scioccati.

<Prendete le vostre parti, scegliete attentamente però> gli dico.

<IO STO CON LEY> grida mio fratello e posso notare come Logan realizzi di trovarsi dalla parte dei perdenti quando io e Gian iniziamo a esibirci in delle combo che abbiamo perfezionato con gli anni, ma combatte a fianco di mio padre, cercando di non fare la figura del perdente.

<Logan, se hai qualche mossa segreta è il momento di usarla> gli dice mio padre mentre è evidentemente sopraffatto da Gian.

In tutta risposta Logan si volta verso di lui per aiutarlo, ma io rispondo <Non così in fretta> con una mossa più da wrestling che da lotta con i cuscini, infatti finisce a terra, più per la sorpresa che per le mie capacità, ma non l'ammetterò mai.

<Dai, rossa, fammi fare bella figura con tuo padre> mi dice fra le risate ma anche con il suo solito sorriso strafottente che evidentemente gli ha sempre fatto ottenere qualunque cosa.

<Hai ragione> ribatto, alzandomi e tendendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi, ma appena si mette in sesto, riparto all'attacco.

<EHI NON SEI LEALE, SONO IL TUO RAGAZZO> commenta mentre riceve l'ennesima cuscinata.

<Non in questo momento, la guerra non conosce relazioni> gli dico fra le risate.

<Ley, papà è KO> mi informa Gian con il fiatone.

<Anche Logan> ribatto.

<Non è vero!> replica mettendo il broncio, quindi faccio una semplice mossa di karate per atterrarlo.

<Dicevi?> gli chiedo dandogli una cuscinata.

<Uffa, dovevi proprio farmi perdere davanti a tuo padre?> mi dice.

<Amico, ci è andata piano con te, o saresti stato in piedi per molto meno tempo, mio padre ne sarà impressionato> commenta Gian, aiutando Logan ad alzarsi.

Fear of what comes nextDove le storie prendono vita. Scoprilo ora