Capitolo 78

5 0 0
                                    

<Dove andiamooo?> ci stiamo dirigendo verso la metro ma io ho già fame.
<È una sorpresaaa> ribatte lui con una risata mettendomi il braccio sinistro, non più ingessato, attorno al collo.
<Antipatico> commento facendogli una linguaccia, che sembra essere esattamente ciò che vuole.
Lui fa i biglietti prima che possa impuntarmi per pagare io e in un niente siamo sulla metro, che fortunatamente è mezza vuota questa mattina visto che ormai sono tutti o a lavoro o a scuola, quindi riusciamo a sederci senza problemi. Poi realizzo: scuola!

<Ma tu non dovresti essere a scuola?>gli chiedo dandogli una pacca sul braccio come rimprovero. Non ho pensato neanche un secondo di doverci andare, ma io sono praticamente giustificata, lui no.
<Non è la prima volta che salto scuola>risponde alzando le spalle.
<Non farò una bella figura con Alex quando saprà che l'hai fatto a causa mia> ribatto.
<Oh non mi preoccuperei di questo>queste parole suscitano un inarcamento del mio sopracciglio sinistro.
<Beh dalla telefonata con mia madre questa mattina mentre toglievo il gesso, credo che le farebbe piacere averti come nuora>mi dice facendomi la sua solita espressione maliziosa.

<E chi dice che arriveremo a tanto?>gli dico con una faccia fintamente disgustata che lo fa scoppiare a ridere e così anche me.

<Beh se me lo permettessi, ti mostrerei come lo dicano i nostri corpi>mi dice avvicinandosi all'orecchio e facendomi diventare un peperone.

Mi guardo immediatamente intorno per assicurarmi che nessuno abbia sentito la nostra conversazione, ma alle persone più vicine a noi sembriamo non interessare.

<Siamo in pubblico>gli ricordo, cercando di calmare i battiti del mio cuore che sono aumentati per l'imbarazzo.

<Da quando ti preoccupi di questo?>commenta Logan baciandomi, per poi lasciare le mie labbra e dedicarsi al mio collo.
<Adoro sentire come il tuo corpo risponde al mio tocco>ribatte ancora sul mio collo.
<Logan...smettila...>gli ordino, non troppo convinta dato che quella sensazione è troppo bella per farla finire, poi non vedo più i passeggeri più vicini a noi.
Non ho il tempo di concludere questo pensiero che Logan si stacca esattamente mentre le porte si aprono e lui mi afferra la mano per farmi uscire.
<Non mi hai neanche fatto vedere a che stazione siamo scesi>gli dico dopo essere usciti dalla stazione e esserci incamminati.
<Era quello l'intento>commenta con un sorriso divertito.
Prima di poterlo mandare a quel paese, mi arriva un messaggio da Tyler.
"Ciao Hayley, mi chiedevo se ti andasse a venire alla commemorazione di mia madre con me domani, so che è una richiesta strana ma lì tutti mi trattano da orfano lì e so che tu non lo faresti. Se non ti va non c'è problema"
Esattamente il tempo di leggere il messaggio, sento Logan sbuffare.
<Questo tizio non capisce il concetto. Sei la mia ragazza>si lamenta mentre io rispondo a Tyler dicendo "Ehi Tyler, certo, nessun problema, mandami indirizzo e ora, ci vediamo lì. A domani"
Metto via il cellulare e dico a Logan <Ora sono tutta tua, contento?>
Logan fa un sorriso enorme dicendo <Ti prendo in parola eh> per poi stringermi a lui e baciarmi.
<Forza, la giornata è lunga> commenta poi intrecciando la sua mano con la mia.
Cerco di capire dove mi trovo ma non sono mai stata da queste parti, in ogni caso adoro le sorprese, ancor di più se coinvolgono un periodo di tempo da sola con Logan.
Logan si ferma davanti un negozietto e mi dice di aspettare fuori perché farà presto. Mh, non vuole che sappia che cosa sta andando a comprare.
Come promesso dopo 5 minuti è fuori e riprendiamo il nostro cammino e inizio a sentire l'odore dell'acqua salmastra.
<MI HAI PORTATA AL MARE?> gli chiedo quasi urlando e saltellando come una bambina di 5 anni che è stata appena accontentata.
Adoro il mare, infatti è l'unica pecca di Londra, ma non gliel'ho mai detto, come ha fatto a indovinare?
Ed ecco che in lontananza vedo il mare, cosa che mi elettrizza e tiro Logan per arrivare il più in fretta possibile, quindi vedo un molo e capisco dove siamo: Brighton!
Il Brighton's Pier è famoso perché tutto l'anno ha delle giostre e delle bancarelle e ho sempre sognato di andarci, ma non ho mai voluto far pesare ai miei genitori la mancanza di tempo, specialmente dopo la malattia di mamma.
<Deduco che ti piaccia> commenta Logan con un sorriso che mi fa venire voglia di baciarlo come vorrebbe lui, come vorrei io se non avessi paura.
<Lo adoro, quasi quanto adoro te in questo momento> gli dico baciandolo e indugiando più del solito.
<Che dici, pranziamo prima e poi andiamo alle giostre?>propone Logan con un sorriso genuino.
<Va benissimo> ribatto.
Si porta la mia mano alle labbra e mi lascia un bacio sul dorso, per poi portarmi in spiaggia.
Nonostante sia autunno, è una giornata abbastanza calda quindi il picnic in spiaggia è super piacevole, anche se dobbiamo stare attenti ai gabbiani che girano sempre in cerca di cibo.
Logan ha preso dei sandwich prosciutto e maionese, delle fragole e una bottiglietta di cioccolato liquido per dolci, credo di amarlo sempre più.
Sì perché è inutile ormai negarlo, mi sto innamorando di Logan.
Essendo comunque ancora mattina, sembra non esserci nessuno, quindi abbiamo tutta la spiaggia per noi.
Arrivati alle fragole con la cioccolata, non riesco a trattenere dei versi per la bontà che le mie papille gustative stanno gustando e vedo Logan aggiustare la sua seduta, mentre mi guarda con occhi sbarrati.

Fear of what comes nextDove le storie prendono vita. Scoprilo ora