Io e Logan continuiamo a camminare in silenzio per il resto del tragitto, lui qualche passo avanti a me.
Non so davvero che mi succede, voglio dire, è un ragazzo oggettivamente stupendo guardando il suo fisico, ma non mi è mai capitato che fossi così attratta da qualcuno che mi ha fatto una così brutta impressione a primo impatto.
Penso a questa situazione finché non arriviamo a casa di Logan e, quando apre la porta, vengo assalita da Aaron che inizia a farmi le feste.
<Ehi bello, pensavo di non vederti più, mi sei mancato> gli dico con una vocina scema che mi viene naturale fare quando parlo con bambini e animali.
In tutta risposta, Aaron continua a saltarmi addosso e a darmi baci leccandomi.
<Sembra tu sia più contenta di vedere il mio cane che me, potrei offendermi> commenta dopo un po' Logan.
<Ed è così, non avrei mai accettato se non avessi avuto l'opportunità di rivedere questo bel cucciolone> ribatto accarezzando Aaron.
Allora Logan si inginocchia davanti Aaron e, guardandolo negli occhi gli dice: <Aaron, devi smetterla di rubarmi le ragazze, non è corretto, dovresti essermi leale, sei il mio cagnone!>
<Sembra sia un vero playdog allora!>
<Eccome, non ricordo l'ultima volta che una ragazza sia tornata in casa mia dopo esserci stata senza che abbia dedicato la maggior parte del tempo a lui> mi racconta Logan, tradendo la verità sulla quantità di ragazze state lì.
<È pur sempre il tuo cane, che ti aspettavi?> commento allora, arrabbiata per quell'ammontare di ragazze che sto immaginando nel suo appartamento.
<Touchè> ribatte.
<Allora, facciamo questo progetto, dobbiamo presentarlo al massimo lunedì> lo informo.
<Perchè massimo lunedì?>
<Ho da fare il resto della settimana>
<Fare cosa?> mi chiede quasi sornione.
<Nulla che ti riguarda> taglio corto, non voglio mi compatisca per mia madre.
<Va bene, va bene! Ma che hai, il ciclo?> mi domanda ironico.
<Se devi fare battutine del cazzo me ne vado, ho di meglio da fare se il tuo scopo è perdere tempo> lo richiamo, mi sto alterando.
<D'accordo, cosa avevi in mente?> dice alzando le mani in aria come segno di resa, cosa che provoca in me una delle mie solite alzate di occhi al cielo.
Vado a prendere dalla tasca del mio giubbotto due fogli in cui ho stampato il testo di "To be or not to be" e, tornata nel soggiorno dove lo trovo seduto ad aspettarmi, gli chiedo <Hai una penna?> e lo vedo scattare verso la sua stanza come se ne dipendesse la sua vita.
Nel frattempo mi accomodo al tavolo e, quando Logan fa ritorno, gli espongo la mia idea <Potremmo dividere il monologo in una specie di botta e risposta, come se a parlare fossero due diverse coscienze che però concordano sull'argomento. Potremmo provare utilizzando luce e ombra, inizialmente tutto buio e la luce viene proiettata su una particolare zona del telo bianco che c'è in teatro, dietro cui ci sarà uno di noi, poi la luce si spegne e si riaccende dove si trova l'altro, questo finché non arriviamo a dire il secondo "to die, to sleep", uscendo dall'ombra uno alla volta dai due lati del telo, seguiti dalla luce, fin quando non ci scontriamo spalla contro spalla, lì la luce si spegne e a frasi alterne parliamo al buio. Che ne dici?> il tutto appuntando quello che dico ai lati del foglio.
<Ma come fai!?> mi chiede a bocca aperta.
<A fare cosa?> ribatto spaesata.
<A essere schematica anche se sei un fiume in piena! Hai così tante idee e riesci a schematizzarle mentre le formuli! Io non riesco neanche a esprimere ciò che penso se prima non ci ho riflettuto per conto mio, tu lo fai sembrare così facile>
<Non so come faccio, è un qualcosa che la mia mente fa inconsciamente.. Non me ne rendo neanche conto, scusa..> quando mi fanno notare cose strane che faccio mi sento estremamente a disagio.
<Nonono assolutamente non scusarti! Volevo solo sapere come fai, in modo da riuscirci anch'io! La tua idea comunque è perfetta, io credo che sarà qualcosa di meraviglioso> mi dice entusiasta.
<Perfetto, allora dividiamo le frasi dicendole ad alta voce, in modo da capire chi è più convincente nel dirlo> gli propongo, ed è ciò che facciamo per ore, esercitandoci sulla mia idea.
<Dovremmo anche prenotare il teatro per fare le prove> mi dice dopo un po'.
<Certo, domani vado a vedere che giorni ci sono liberi e vado anche a trovare un mio amico perché ci aiuti con le luci, non tutti sono in grado di capire le mie idee e lui è un genio>
<Mhh bene, allora io chiedo ad una mia amica per i costumi, va bene?> chiede allora.
<Basta che non si tratti di vestiti da festa, l'ultima volta non ero proprio consona al periodo storico di Shakespeare...> ricordo con un sorrisino.
<Non sarai stata consona, ma anche Shakespeare avrebbe scritto di te e ti avrebbe fatto la corte> commenta Logan.😇😇😇😇😇
Spazio d'autrice😇
Eccomi! Sto facendo capitoli più lunghi del solito perché sto scrivendo dal computer e il conteggio delle parole non so perché ma è diverso🤔
Comunque buon per voiii!
Ieri ho votato per la prima volta🔞, voi votate? Se sì siete contenti di come sono andate le elezioni?
Alla prossima settimana!
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Fear of what comes next
Teen FictionHayley è una semplice 17enne che frequenta un liceo scientifico a Londra. Hayley è una ragazza a cui non piace seguire la massa, una ragazza a cui niente è stato regalato e che ha dovuto contare solo su se stessa per andare avanti. Unico svago per l...