Capitolo 64

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<Sì, sono scappato, era una situazione più grande di me, Ley, non potevo farcela> mi confessa Gian, cosa che mi fa scappare un risolino.

<Era più grande di te, Gian? Ed io che devo dire? Tu sei scappato. Papà si è rifugiato sempre di più nel lavoro. Ed io? Sono stata l'unica con mamma, nonostante fossi l'ultima persona che se ne sarebbe dovuta occupare. Quando mamma morirà non verrai più, papà tornerà a casa sempre più tardi e questa famiglia sarà distrutta. Ma chi prendo in giro? Questa famiglia è già distrutta!>

<Ley, non sapevo ti sentissi così, pensavo si occupasse di tutto papà.>

<All'inizio, ma poi non ce l'ha fatta più, non poteva vedere il suo amore stare male. Quindi sono subentrata io. Ma adesso non esiste che io ti lasci lamentarti per quanto dura sia questa situazione. Io vivo questa situazione ogni singolo giorno. Questa è la prima volta che vieni in ospedale per mamma. Io ho perso il conto. Ho incubi perchè non posso fare niente per salvare mamma. Non dormo la notte per questo, mamma e papà pensano che mandarmi da uno strizzacervelli possa aiutare. Ma adesso? Adesso la dottoressa mi ha praticamente detto che morirà irrimediabilmente. Non posso fare nulla. Pensi che sia dura andare all'ospedale e vedere mamma stare male? Pensa vederla stare male ogni giorno a casa, sapendo che non potrai fare nulla per lei, se non accompagnarla verso la fine.>

<Non avevo idea Ley...>

<Sì beh, a quanto pare non hai mai idea di niente. E ora mi accusi di essere cambiata. Io ti ho sempre sostenuto, ti ho sempre difeso davanti a papà, mentre tu alla prima difficoltà mi hai abbandonata. Mi sembra che io abbia il diritto di avercela con te, non credi?>

Gian sta in silenzio per i 5 minuti successivi, io spingo lo sguardo oltre il parco, in quella panchina dove ancora scorgo un ragazzo avvolto nell'ombra, quasi dimenticandomi di essere accanto a mio fratello.

<Sai, non dovresti perdonarmi, hai pienamente ragione. Ho lasciato che la mia sorellina risolvesse i miei problemi, senza pensare che avrebbe affrontato il tutto da sola. Se per te va bene, vorrei restare a casa per un po', aiutare te e la mamma...>

<E che fine ha fatto la tua carriera musicale?> chiedo ironica.

<In realtà, al contrario di quello che pensi tu, bene. Mi ingaggiano per suonare alle serate, ai festival, si parla addirittura della possibilità di uno spazio al prossimo Coachella> mi dice, chiaramente orgoglioso di poter dire di non aver fallito.

<Beh sono contenta per te, ma allora a maggior ragione non dovresti tornare negli Stati Uniti?>

<Posso stare qui per un po' e vedere se posso organizzare qualcosa qui> dice sollevando le spalle come a dire "Vedremo".

<Beh papà sembra contento di vederti, quindi fa' come vuoi> gli dico, alzandomi.

Lui mi afferra la mano prima che possa allontanarmi e, alzandosi a sua volta, mi dice <Ley, guardami negli occhi e dimmi che cercherai di non odiarmi, non potrei sopportarlo>

<Non potrei mai odiarti, Gian, da quando sono nata sei sempre stato il mio eroe. Il problema è che crescendo, i tuoi eroi possono deluderti, ciò non significa che li odierai> gli rivelo, per poi allontanarmi, ma sentendolo appena dire alle mie spalle <Posso lavorarci su>

Mi dirigo verso quella panchina per scoprire il volto di quel ragazzo, ma una volta lì non trovo nessuno.

Guardandomi intorno però noto il ragazzo vicino a una fontana nelle vicinanze, sento di conoscerlo.

Mi avvicino e scopro che si tratta di Tyler, ma prima di potergli chiedere che cosa ci fa lì nel bel mezzo della notte, noto il suo volto in lacrime.

<Tyler...Che succede?> gli chiedo quasi in un sussurro.

<Hayley, ciao> mi dice con un sorriso palesemente finto.

<Ciao..che ci fai qui? Hai bisogno di un medico?>

<No, sto bene, tranquilla. E tu che ci fai qui?>

<Ehi non puoi fregarmi, te l'ho chiesto prima io!> gli dico strappandogli un sorrisino, solo per un secondo.

<Oggi è un giorno particolarmente triste, per me. Ma passerà> mi rivela.

<Tua mamma?> realizzo, lui annuisce solamente.

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Spazio d'autrice
SCUSATEMI TANTISSIMO!
Non pubblico dal 31 agosto, se fossi in voi mi odierei🤦🏻‍♀️
Ma purtroppo l'università è impegnativa e non ho molto tempo di scrivere, quindi da ora in poi vi dovrete accontentare di questi capitoli random😩
Spero che mi capiate 🤷🏻‍♀️

Fear of what comes nextDove le storie prendono vita. Scoprilo ora