"Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere"
Questa frase è una delle più famose di HP. Credo che tutti i fan, anche quelli mezzi falsi, conoscano questa citazione.
Il motivo per cui faccio questo capitolo è perché l'ho interpretato basandomi su un insegreto che ho trovato.
Ho pensato a tutte le fangirl che ormai vivono più nei libri che nella realtà, facendo le asociali e non conoscendo nessuno.
Questo non è vivere, secondo me.
Non dico che sia sbagliato, perché l'ho fatto anche io e non me ne pento minimamente, ma comunque questo è il caso della citazione.
Ci si rifugia in un sogno, ma bisogna sempre pensare al fatto che quello è solo un sogno. La realtà è un'altra.
Ripeto, non è sbagliato. Io lo considero sbagliato solo nel momento in cui non si hanno proprio rapporti con gli altri, come se l'unico motivo per cui si vive è per leggere.
Ma la realtà esiste e non va esclusa.
A me rompe un po' la suddivisione del "se sei asociale e leggi sei fangirl" e "se hai una vita sociale sei troia".
Non è la verità. Secondo me sarebbe ottimo essere una via di mezzo. È possibile avere una vita sociale e intanto leggere e guardare le serie.
C'è tempo per tutto.
Ma in ogni caso non bisogna scordare che quelle che leggiamo sono solo storie, non la realtà.
Boh, spero abbiate capito quello che intendo dire e come ho interpretato questa frase.
Voi che ne pensate?
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Il lato oscuro del fandom
De TodoFinora ho visto solo raccolte che riguardano i disagi da fangirl e roba simile. Beh, credo sia ora fare una raccolta che riguardi anche una cosa del fandom che spesso viene mascherata. Ecco a voi il lato oscuro del fandom.