Capitolo 7

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<<Simpatici i tuoi amici..>> si ferma dal svuotare il pacchetto di patatine all'interno della ciotola, per guardarmi. Le sorrido voltandomi verso la finestra che si affaccia sul giardino.

Che stupidi. Ci stanno guardando ma distolgono lo sguardo quando me ne accorgo.

<<Comunque credo sia arrivata ora di andare..>> richiama la mia attenzione, prende le ciotole e le porta in giardino <<Signori, è stato un piacere conoscervi!>> si rivolge cordiale ai miei amici, che annuiscono e le assicurano di incontrarci ancora.
Appena abbandona la casa, gli occhi di tutti sono puntati su me <<Cosa?>> domando non capendone il motivo.
<<Perché era qui? Cosa ci nascondi?>> domanda Cam <<Nulla! Le ha detto mia madre di venire!>> faccio spallucce.
<<Avete parlato?>> chiede Jake, ed io capisco subito che si riferisce al passato. <<No, non c'è nulla di cui parlare.. lei è così... invadente! Non la sopporto>> alzo gli occhi al cielo infastidito dall'argomento.
<<Stai scherzando? È tanto simpatica e dolce... la trovo carina!>> dichiara Harry.

Cosa? Ma parliamo della stessa persona?

Lo guardo sorpreso con un'espressione tra il sorpreso e lo schifato.
<<Sapete cosa dicono?>> attira la nostra attenzione Jake, lo guardiamo interrogativi eccetto Rico che gli da una gomitata <<Non mi avevi detto che non erano affari nostri?>> gli ricorda, Jake fa spallucce e Rico alza gli occhi al cielo <<Penso debba saperlo..>> sussurra ricevendo sguardi di approvazione da parte degli altri.

Sapere cosa? E chi, io? Cosa sta succedendo?

<<Essendo la "nuova ragazza" a scuola, l'hanno presa di mira, e girano parecchie voci sul suo conto..>> mima le virgolette Jake e rivolge il suo sguardo a me, e ciò mi fa capire che sta parlando con me. <<Qualche giorno fa..>> prosegue ma viene interrotto da Rico <<Il giorno in cui eravamo al pub>> Jake gli lancia un'occhiata di fuoco e continua <<Quel giorno, Lauren mi ha detto che Jessica ha superato il record di ragazzi che hanno avuto lei e il suo gruppetto... certo, le circostanze in cui me lo ha detto lasciano un po' riflettere, dal momento che si era appena scollata dal mio uccello..>>
<<Brò! Questo non era importante!>> lo ammonisce Cameron.
Ma non vedo ancora il punto della situazione. Cosa dovrebbe importarmene?
<<Ecco, pare che si dia alle droghe... ma il punto è che...>> sospira <<dicono sia stata a letto con te>> sgrano gli occhi <<Cosa?>> sono sconvolto!
Perché si inventa queste cose e le racconta in giro? Con quale scopo?
<<È ovvio che a noi non importa..>> cerca di proseguire <<Ci sei stato, vero?>> chiede Rico e tutti lo spintonano.
<<No! Non ci crederete mica?! Sono solo stupide voci! È incredibile che quella ragazza inventi delle cose del genere>>.
<<Io non penso sia opera sua... e se prima non mi importava di chi frequentava, dopo stasera, dopo averla conosciuta un minimo, mi preoccupo..>> conclude Jake.
<<Cosa? Pensate davvero che lei sia la vittima?>> non ci riesco a credere. <<Sappiamo tutti chi sono April, Lauren e le loro troiette! Jessica è qui da poco, non le conosce ancora!>> Cam sostiene la teoria di Jake.

Non ci riesco ancora a credere.
Davvero Jessica cerca di crearsi una reputazione a scuola, giocando così sporco?
Quella ragazza non ha limiti.

I miei amici potrebbero avere ragione, le gallinoche ne hanno combinate diverse, e potrebbero aver preso di mira Jessica.

Ma allo stesso tempo Jessica si è dimostrata stronza con me, quindi può averle messe lei quelle voci in giro.

Un'altra settimana scolastica volge al termine. È venerdì e danno una festa a casa di Lauren, i miei amici andranno -tranne Rico e Ben che hanno una partita di football- ed io ancora non ho deciso se andare oppure no.

Esco dalla doccia e avvolgo un asciugamano alla vita, mi dirigo verso il mio letto, dove o sistemato i vestiti da mettere per andare alla festa -si perché alla fine, quelle merdacce mi hanno convinto-.

Lascio cadere l'asciugamano alle mie caviglie <<Non è prudente lasciare la chiave di riserva sotto il tappeto di ingresso... o forse si>>
Afferro prontamente il cuscino a forma di cacchetta (💩) dal mio letto, coprendomi davanti, mi volto di scatto <<Cosa ci fai qui?>> urlo sconvolto, guardando la ragazza sorridere maliziosa.
Afferro l'asciugamano da terra e me lo avvolgo alla vita, facendo attenzione a non dare ulteriore spettacolo. Lei si avvicina a me <<Però sei cresciuto bene..>> si complimenta a poco più di un centimetro dalle mie labbra. Con una mano accarezza il mio petto ed io riprendo la mia dignità -si, certo, come no- allontanandogliela bruscamente.
Si sdraia sul mio letto, prende il cuscino che mi copriva poco prima e sospira <<Sono qui perché mi serve un passaggio per la festa, Harry mi ha detto che sono tutti lì e che li avresti raggiunti>> spiega.
Harry? Coglione.
<<Scordatelo! Andrai alla festa così come sei venuta fin qui! Ora vattene via..>> dico incitandola ad alzarsi, dando un leggero colpetto al suo ginocchio.
<<Okay, d'accordo! Almeno che tu non voglia darmela in prestito, ti aspetto in macchina>> mi fa l'occhiolino, prende le chiavi della mia auto dal comodino ed esce dalla stanza.
<<Jessica!>> ringhio a denti stretti.
Perché a me?
Perché deve farmi saltare i nervi?
Sono così arrabbiato!

Raggiungiamo la casa nella quale, luci colorate e musica alta danna vita alla festa.

Prima di accedere all'interno, a Jessica si volta verso di me <<Come sto?>> gira su se stessa.

Indossa una t-shirt bianca e dei shorts sfilacciati sui bordi.

Dannatamente sexy.

Cioè, volevo dire, troppo scoperta, ovvio.
<<Ti si vedono le chiappe..>> mi limito a dire, per non farle un complimento, fingendomi indifferente.

<<Allora perfetto direi!>> mi fa la linguaccia prima di entrare.

Entro anch'io nella casa, e vengo spintonato dalla gente che muove i corpi ritmicamente con noncuranza.
Prendo una birra dalla cucina -per sbollire la rabbia- ormai irriconoscibile per via della spazzatura sparsa ovunque.
Sento una mano accarezzarmi il collo, mi volto per trovare Jake, osservarmi con aria civettuola.
<<Ci possiamo conoscere? Però ti avverto, non esco con persone che ce l'hanno più piccolo di quindici centimetri.. e mi sa che possiamo anche dirci addio>> scherza Jake, lo saluto con una spallata.
È già poco lucido.
Lo seguo facendomi spazio tra la folla, e mi porta a dei divani disposti a "U", già occupati da Jessica, Lauren, April, Harry, Cameron e Rose -amica di Emma-.
<<Emma?>> chiedo alla ragazza dopo averla salutata <<In giro>> risponde sorridendo.
Ci raggiunge un ragazzo della scuola che non avevo mai visto prima, Mason, si presenta e prende posto.
Essendo divani a due posti, stiamo un po' stretti, ed Harry -il gentiluomo, certo- invita Jessica a sedere sulle sue gambe.
<<Vado a cercare Emma..>> annuncio ancora in piedi <<No! Stiamo per iniziare, siediti!>> strilla April, battendo la mano vicino a lei, per incitarmi a prendere posto.
<<È vero! Ti abbiamo aspettato anche prima, dobbiamo iniziare!>> la asseconda Lauren.
Sbuffo e mi siedo tra le due.
<<Allora, obbligo o verità?>> domanda April a Lauren.
<<Siete seri?>> mi rivolgo un po' a tutti, annuiscono e si lamentano del fatto che erano troppo sudati per poter ballare ancora.
<<Obbligo, ovviamente!>> risponde Lauren.
<<Mordi l'orecchio di Cameron>> senza fare storie la ragazza svolge l'azione.
<<Obbligo o verità, Mason?>> si rivolge al ragazzo ancora April.
<<Verità>> risponde titubante il ragazzo, rubando dalle labbra di Lauren ed April un "vi avrei giurato".
<<Ti piace Rose?>> domanda e il ragazzo annuisce e volge lo sguardo al pavimento.
Il gioco prosegue così per un bel po', sembra quasi noioso, quando Lauren chiede a Jessica di scegliere tra le due opzioni e rimane sorpresa, quando la bionda risponde "verità".
<<Seriamente?>> domanda scioccata e la ragazza difronte a noi annuisce.
<<Va bene.. Allora, raccontaci di quando hai dovuto lasciare la città di prima perché facevi abuso di droghe>> restiamo tutti in silenzio e posso sentire mancarmi l'aria.

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