Capitolo 40

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Sto riprendendo ad aggiornare, nonostante non abbia avuto molto riscontro da parte vostra. Non mi piace iniziare le cose per poi lasciarle in asso. In questi giorni pubblicherò gli ultimi capitoli, buona lettura.😘








Chiudo la porta alle mie spalle.
Sono sfinito, abbiamo fatto tardi alla partita con i ragazzi.
Accendo lo schermo del telefono per verificare l'ora, mentre con movimenti poco studiati tolgo le scarpe.
00.45.
Bene, domani c'è scuola.
Sbuffo mentre gli occhi scorrono ad osservare un messaggio sul display.
Da Jess😈:
C'è una ragazza nuda dentro il tuo letto🙊

Blocco lo schermo e trattengo il respiro mentre il più silenziosamente possibile corro verso la mia camera

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Blocco lo schermo e trattengo il respiro mentre il più silenziosamente possibile corro verso la mia camera.
Inutile negare che la speranza di trovarla ancora lì non mi abbandona nonostante siano passate ore da quel messaggio.
Giungo dietro la porta socchiusa, sospiro e lentamente la spingo.
Un groviglio di lenzuola giacciono sul letto vicino al corpo esile e nudo della ragazza.
Sorrido e mi avvicino, le accarezzo il viso, dorme e sembra un angelo. La copro e mi stendo vicino a lei.

Mi sento perso e sulla strada giusta allo stesso tempo.
Cosa mi sta succedendo?
Cosa sono? Cosa siamo, io e te?
Fisso le sue palpebre chiuse fin quando non cedo al sonno.

Muovo la testa sul cuscino allungo le gambe per sgranchirle.
Sorrido con gli occhi ancora chiusi, sentendo una mano farsi strada dentro le mie mutande e posarsi sulla natica.
"Fare esercizio fisico ti fa più che bene" mi morde il mento mentre la mano stringe la presa.
"Cosa fai ancora qui?" Apro gli occhi, assicurandomi che non stia sognando e che lei sia qui davvero.
"Che modi! Vuoi che me ne vada?" Si muove veloce sul materasso restando comunque nella stessa posizione.
Sorrido.
"Rispondimi. No, perché devi ringraziare il fatto che sia rimasta qui ad aspettarti!" Adoro quando fa la finta arrabbiata.
"Ma se ti sei addormentata?!" Continuo a sorridere lei spalanca la bocca.
"Indegno!" Toglie la mano dal posto in cui si trovava e colpisce debolmente il mio petto.
"Forse è meglio se ti vesti" le sistemo la coperta davanti, scoprendo leggermente la mia schiena.
Aggrotta le sopracciglia e mi colpisce il braccio, questa volta con più vigore.
Le lascio un leggero bacio sulle labbra.
Si muove e sistema meglio la coperta sulle mie spalle, scoprendo di nuovo se stessa.
"No, sul serio, dobbiamo andare a scuola" faccio per girarmi dal lato opposto al suo per recuperare il mio cellulare sul comodino e lei si sporge verso di me succhiando la pelle del mio collo.
"Ehi." Sorride con finta innocenza, stampando lei, stavolta, un bacio sulle labbra.
Avvicina il suo corpo al mio e la sua mano sotto la mia maglia scorre sulla schiena, mentre la sua lingua scorre già tra la mia.
Solleva piano la mia maglia e succhia forte il labbro inferiore.
"Jessie." Insiste tirando la maglia fino a sfilarla.
"Jess." Mi allontano di malavoglia.
Bacia la mia mascella.
"Si fa tardi se continui così.." schiocca un bacio all'angolo della bocca.
"Facciamo veloce" sussurra tirando il lembo di pelle verso di lei.
"No, sai che non riesco a smettere" piagnucolo quasi.

"Tesoro" raggeliamo entrambi, udendo la voce dall'altra stanza.
"Merda." Tiro su la coperta sul suo corpo mentre lei se la ride.
La ammonisco con lo sguardo.
Sentiamo ripetere ancora una volta la parola dalla voce di mia madre.
"Rilassati" le sue mani scendono ad accarezzare il punto debole di ogni uomo.
"Cazzo, Jess." In disaccordo resto immobile, non riuscendo a resistere alla tentazione.
I miei nervi si rilassano solo quando il tonfo della porta di ingresso riecheggia per la casa.
"A che ora è che tua madre comincia il turno?" Soffia sulle mie labbra nel frattempo che le sue dita giocherellando con l'elastico dei pantaloni.
La mia mano si posa sul fondo della sua schiena attirandola rude verso di me e facendola scontrare contro il mio bacino.
Sussulta, diventando rossa in viso e abbassando piano lo sguardo.
Inarco un sopracciglio osservandola per la prima volta in questo nuovo lato.
"Zitto." Mi fissa negli occhi e stringe il labbro inferiore tra i denti.
L'avrò colta di sorpresa?
O forse è anche troppo per lei?
Non lo so, ma sento che questo aspetto mi piace, eccome.
Veloce sollevo la sua gamba allacciandola al mio bacino.
Ansima leggermente e prende a baciarmi le labbra con necessità.
La sento lamentarsi contro le mie labbra quando svogliatamente sfioro la sua intimità nuda con la gamba.
Trattengo un sorriso, per la prima volta sembrano essersi invertiti i ruoli.
La mia mano gioca leggiadra e insistente con il suo seno.
"Cazzo, Liam." Quasi mi sgrida.
In un primo momento la guardo stranito, i suoi occhi implorano e sento il suo respiro impaziente.
Scendo a leccarle il seno, lei si avvicina maggiormente per quanto possibile e muove piano il bacino contro il mio.
La blocco con le mani per i fianchi.
"Non dovevamo fare veloce?" Trapela l'impazienza nella sua voce e neanche il tempo di completare la frase la colgo di sorpresa, entrando dentro lei veloce.
Trattiene un urlo e stringe le mani sulle mie spalle, tanto che resteranno i segni delle unghia sulla pelle.

Ovviamente, entriamo a seconda ora.

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