<<Harry!>> lo richiamo quando per l'ennesima volta, mi ignora fingendo di svolgere azioni.
<<No Liam! Mi rinfacci sempre che non riesco a mantenere i segreti e adesso vuoi che ti rivelo quelli degli altri?>> solleva le braccia con fare teatrale.
<<Non si tratta di un segreto. Visto che già sia tu che Jenna ne siete a conoscenza! E poi è la mia ragazza...>> sbuffo.
<<La tua ragazza?! Non ufficialmente, a quanto ne so. E poi visto che è "la tua ragazza" perché non parli con lei?>> mi scimmiotta.
<<Amici, tutti amici.. fin quando non ne hai bisogno.>> bisbiglio.
Sono venuto a casa di Harry per chiarire la situazione, ma a quanto pare era meglio che me ne stavo dove ero.<<Smettila con quel coso!>> lo rimprovero. Da quando sono arrivato non fa che smanettare con il cellulare, mostrandosi meno ospitale del solito.
<<Scusami se la "tua ragazza" non la smette di messaggiarmi.>> faccio per rubargli il cellulare dalle mani, ma lo ritira prontamente mostrandomi la linguaccia.
Non sono nemmeno sicuro sia vero lei, essendo altamente coglione è molto più probabile che scherza.
<<Merda. Sta arrivando.. devo bloccarla sub-..>> questa volta riesco a sottrargli il cellulare cogliendolo di sorpresa.
<<Lei non sa che sono qui. Perciò...>>
<<Perciò un corno -mi interrompe e riprende il suo telefono- non voglio essere complice delle tue missioni suicida.>> solleva le sopracciglia.
<<Smettila. Perché non vuoi aiutarmi? E poi sei già in mezzo con la storia del test..>>
<<Oh no. L'unico ad averne colpe nella storia del test sei tu!>> i suoi occhi si spalancano quando il suono del campanello riempie la stanza.
Corro alla porta seguito alle calcagna da Harry, che arriva tardi quando aprendo trovo Jessica.
<<Liam.>> sussurra interrogativa non aspettandosi me a casa del riccio.
Riprendendosi dall'attimo di confusione porta le mani dietro la schiena, come a nascondere qualcosa.
<<Allora? Entra... cosa?! Com'è...>> Harry mi spinge e la fa entrare in casa sua porgendole domande insensate a monosillabi.
Lei sposta lo sguardo da me a lui furtivamente.
<<No, non lo sa. Ma Jenna era a tanto così dal dirglielo.>> muove le dita e prendiamo posto sul divano.
<<Immagino che devi dirmi qualcosa..>> la sprono.
Muove la bocca ma non pronuncia nessuna parola di senso. Si muove a disagio sul divano tenendo le mani dietro la schiena.
Non le ha portate davanti neanche mentre entrava.
<<Cosa nascondi?>> mi avvicino però lei si porta indietro nascondendo maggiormente -se possibile- le mani dietro la schiena.
<<Vuoi che..>> cerca di suggerire Harry.
<<No.>> scuote la testa energicamente.
<<Mi stai facendo innervosire e non poco.>> sbuffo ormai infastidito da tale comportamento.
<<Puoi andare a casa, per favore.>> quella che doveva essere una domanda esce fuori come una supplica dalla bocca della ragazza.
<<No, che non me ne vado. Non fare la bambina e dimmi cosa ti salta in mente!>> sbraito.
<<Liam, calmati.>> mi allontana Harry per un braccio.
<<Vai a casa. Ti raggiungo dopo..>> sussurra con lo sguardo pietrificato.
<<E come faccio a sapere che verrai?>> la scruto, notando i suoi occhi persi a guardare il pavimento.
<<Verrà! Vai per favore.>> interviene il ragazzo appoggiando Jessie.
<<Jessica.>> sussurro a denti stretti quando la sento sospirare sollevata.
Sono tesissimo, sento i muscoli rigidi e il sangue al cervello. Perché continua a sfuggire?
La cosa che mi da più fastidio è che non si è confidata con me, ha preferito dirlo a Jenna ed Harry piuttosto che a me.
Solleva lo sguardo e incontra i miei occhi e solo adesso mi rilasso leggermente.
Mi avvio svelto alla porta e prima di sbatterla alle mie spalle sento un flebile "non correre". Almeno questo l'ha capito di me.
Sa che quando sono arrabbiato sono un pericolo alla guida.È sera, il cielo nero costellato di stelle è sempre lo stesso a quello di cinque secondi fa oltre la finestra. Non riesco a prendere sonno, da quando sono uscito da casa Styles non riesco a togliermi dalla testa il viso di Jessica, le sue parole e la sua promessa che sarebbe venuta. Ma ancora di lei nessuna traccia.
È quando credo di perdere la speranza che la vedo oltrepassare il vialetto. Mi precipito al piano di sotto e ancora prima che possa suonare al campanello le apro la porta.
<<Ti va di fare due passi?>> la osservo ancora prevalsa dall'espressione incerta di questo pomeriggio.
Annuisco e mi richiudo la porta alle spalle.<<Non voglio più stare con te..>> sussurra dopo dieci -se non più- minuti di silenzio. Mi fermo dal camminare.
<<Non puoi dire così ogni volta che sei insicura!>> le afferro un polso costringendola a voltarsi verso di me.
<<Non intendo in quel senso... nell'altro... cioè, non voglio più fare..>> si interrompe a disagio non sapendo continuare la frase.
Capisco il senso delle sue parole, per un attimo mi viene da ridere a pensare che la stessa ragazza sfacciata e intraprendente ha difficoltà a parlare di argomenti "maliziosi".
<<Oh.. Ti ho fatta male? Non sono..>> cerco di capire il perché di questa sua decisione. Scuote la testa e sorride dolcemente.
<<Non farò commenti sulle tue prestazioni!>> sorride pizzicandomi la punta del naso con le dita.
<<Come mai questa decisione?>>
<<Perché non è giusto che le relazioni siano fondate sul sesso.>> riprende a camminare.
<<Pensi questo? A me non sembra che la nostra è basata solo su questo!>> osservo il suo profilo cercando di capire dove vuole arrivare.
<<Non dico questo. Dico solo che... mi piacerebbe andarci piano.>> si morde il labbro e si volta per scrutare una mia reazione.
Rimango inebetito.
Se era solo questo il problema, perché non parlarmene subito?
<<perché non me ne hai parlato subito? E poi che c'entra il test? Sei indietro con le materie, per colpa mia?>> apre la bocca e un espressione confusa si fa largo sul suo viso. Poi sembra illuminarsi e capire il succo del discorso.
<<No, solo che io e Tom stiamo studiando insieme per un test.. ma nulla di importante...>>
Non sembrava "nulla di importante" secondo quei due. Eppure Jessie ha l'aria più tranquilla, rilassata.
<<Promettimi una cosa.>> le prendo la mano e lascio scivolare le mie dita tra le sue.
<<Parlami. Confidati. Apriti con me.>> annuisce e scocca un bacio sulle mie labbra.
STAI LEGGENDO
Welcome Temptation
ChickLit!!!ATTENZIONE!!! QUESTA STORIA È SOLO PER CHI TOLLERA LE COSE "ZOZZE". PERCIÒ VI ANTICIPO CHE ALL'INTERNO VI SONO DESCRITTE SCENE DI SESSO. Capita spesso nella vita di voler essere qualcun altro. C'è chi fa di tutto per piacere agli altri, chi non...