Capito 9

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Le lascio la maglietta sopra il mobile vicino e mi volto di spalle.
<<Voltati!>> mi ordina a bassa voce, ma non ubbidisco.
Sento un brivido sfiorarmi la schiena, e brividi sfiorarmi il corpo intero. Mi volto di scatto e afferro il suo dito ancora fermo a mezz'aria.
<<Perché mi tratti così?>> pronuncio a denti stretti, ma il tono esce più come una supplica.
Si avvicina lentamente al mio orecchio <<Sto solo mantenendo la nostra promessa..>> soffia <<Ricordi? il mio giocattolo>> mi bacia l'orecchio, così come faceva sempre quando eravamo piccoli solo per farmi arrabbiare.

È mattina e mi sono appena svegliato. Non ho dormito, nel modo migliore.
Tutt'ora Jessica ha la testa poggiata sul mio petto, una gamba in mezzo alle mie e la mano sulle mie costato sinistro, sotto la maglietta.
Perché mia mamma ha dato alla luce un figlio maschio?
È così imbarazzante.
Trovarsi una ragazza poggiata sul tuo uccello, non capita tutti i giorni. O almeno, non a me.

Cerco di allontanarla con cautela per non svegliarla, una volta in piedi mi stiracchio.
<<L'ho sentito>> sento dire alle mie spalle, senza voltarmi le faccio il dito medio capendo a cosa allude.

Quando ritorno in camera dal bagno, la trovo con indosso la sua maglietta, intenta ad infilarsi gli shorts.
<<No, non voglio la colazione! Sei così gentile, ma davvero non posso restare!>> manda avanti un monologo da se.
Okay, forse ha ragione.
Non sono poi tanto cortese nei suoi confronti, ma perché dovrei esserlo?

Stacca il suo telefono dal caricabatterie ed esce dalla stanza, non prima di avermi lasciato un veloce bacio all'angolo della bocca.
Certo Jessica, puoi usare il mio caricabatterie, nonostante non mi abbia chiesto il permesso.

Attacco il mio alla corrente, e mi accorgo che nonostante sia rimasto acceso tutta la notte, è ancora al dieci percento.
Noto diversi nuovo messaggi, in particolare colpisce la mia attenzione la conversazione di Harry. Mi avverte di dovermi parlare il prima possibile, quando sto per chiamarlo, mi precede.
<<Harry?>>
<<Lei è con te?>> ha un tono preoccupato.
<<Emma?>>
<<No, Jessica! Cazzo... credo di aver combinato un casino!>> sospira.
<<Sputi il rospo o hai bisogno un intervento chirurgico per tirarlo fuori?>> sdrammatizzo.
<<Io.. ecco, vedi.. ieri ero ubriaco, credo di averla ferita! Ma non volevo..>> posso immaginarlo mentre non lascia le labbra in pace, torturandosele con le unghia, e passa ripetutamente le mani tra i lunghi capelli.
<<Liam, le ho dato della puttana, capisci? Oh, cristo! Non so cosa mi sia preso.. è stata dolce con me tutta la sera e poi ho rovinato tutto dicendo "Se ti scrivi Natale su una coscia e Capodanno sull'altra... posso venire a trovarti in mezzo alle feste?"..>> lo interrompo <<Harry! Che schifo! Ma perché?>> lo rimprovero sconcertato <<Io non lo so, penserà che sono uno stronzo... lei ci stava, insomma, hai visto quanto si è fatta palpare mentre stavamo giocando... poi le ho chiesto se le voci erano vere.. si è allontanata immediatamente, era.. sconvolta!>> confessa il ragazzo dall'altro capo del telefono.

Non penso ci sia rimasta così male, dal momento che ci ha provato con me dopo l'accaduto.
Certo lui era ubriaco ed ha esagerato, lei non sembra essere rimasta così stravolta da ciò che le ha detto il riccio, quando ha detto di voler tornare a casa sembrava aver pianto ma non credo l'abbia fatto, visto che qualche un'ora dopo dormiva avvinghiata a me.
<<Tranquillo Styles, sta bene!>> lo rassicuro <<Come puoi dirlo? Non hai visto come è rimasta male alle mie parole..>>.
<<Si che l'ho visto, l'ho riaccompagnata a casa.. sta tranquillo sta bene!>> cerco di calmarlo ulteriormente <<No! Lei non ha dormito a casa.. mi ha detto che ha dormito da un amico... Stai mentendo, almeno.. oh, cristo! Lei è stata da te!>> riflette ad alta voce lui.
Batto una mano sulla fronte e stringo gli occhi, per il guaio in cui mi sono cacciato.
<<Perché non hai detto subito, che erano vere le voci su voi due?Non ci avrei provato..>> lo interrompo <<Non sono vere, Harry!>> lo correggo <<Non ERANO vere.. sono sicuro che non avete passato la notte a giocare a briscola!>> marca "erano" e usa un tono scherzoso. Non riesco a credere come abbia cambiato umore in così poco tempo.
<<Che? No, non..>> cerco di dire ma <<Non ho bisogno di particolari... mi sono accorto dell'affinità che c'è tra voi... ieri sera mentre giocavamo, vi guardavate spesso, o meglio, mi "spogliavate" spesso..>>.
<<Perché non vuoi credermi? Puoi anche portartela a letto non mi importa! Ti ricordo, che a me piace Emma..>> lo informo <<Se ti fosse piaciuta veramente, a quest' ora altro che pausa! Scintille e giochi d'artificio in ogni dove, non solo in un comune letto!>>.
<<Sei così superficiale! Io ci tengo a lei, non voglio che soffra...>> spiego, <<Farò finta che ti piaccia più di Jessica, devo andare, ciao coglionee!>> e riattacca senza darmi tempo di replicare.

Grandioso!
Adesso a me dovrebbe piacere Jessica? Ma smettiamola!
Harry cerca solo di darsi una risposta al perché sia stato respinto.

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