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IO ... E URSULA (Cap. 2)

-Lo faccio perché solo tu puoi aiutarmi!-.

Butto tutto giù il liquido. Lancio via la maschera e mi getto in acqua, nelle sue profondità.
Mi brucia tutto il collo, fa malissimo, e sento anche formicolii su piedi e mani. Grido sott'acqua e vedo le bolle salire su, in superficie. Fa troppo male, non sono preparata a questo, e svengo.
Mi risveglio. Dove sono? Le pareti della stanza sono spinose e violacee così come una conchiglia enorme appesa ... conchiglia? Mi alzo. Corro verso l'ingresso e ... trovo il Giardino delle Permizie! Tutti quei cosi che mi guardano facendo cenno di no ... inquietanti. Comunque ora i miei dubbi sono svaniti: sono nell'antro di Ursula. Ma aspetta ... come faccio a respirare sott'acqua? Mi guardo. Mi accorgo che sono avvolta da una bolla delle stesse dimensioni del mio corpo.
-Benvenuta piccina mia!-.

Mi accoglie lei avvicinandomi a sé. Cerco di restare impassibile, so che non ha buone intenzioni.
-Perché mi hai portato qui?- chiedo.
-Così possiamo parlare del patto! Lo sai anche tu!-.
Mi lascia e si avvicina al suo calderone. Poi mi invita ad avvicinarmi.
Lo faccio. Sono pur sempre curiosa.
Comincia allora a parlare.
-Tu vuoi essere una sirena, non è vero? Non posso certo biasimarti, il mare è perfetto per una cara dolce piccina come te!- e comincia a fare la dolce, così come avrebbe fatto con Ariel.
-Inoltre vuoi essere mia. So esattamente come fare per aiutarti!-.
-Davvero?- mi scappa.
Mi guarda con sguardo furbesco. Sa già che so la risposta.
-È la cosa che so fare meglio!-.
-Proprio. Questa io non me la bevo. - e lei comincia a ridere. Poi smette e continua.
-So che tu sai come posso raggiungere il mio scopo. Bene. - e dal calderone escono delle immagini. Quella sono io?
-Io ti farò un incantesimo che ti renderà una sirena. - e vedo me stessa con una splendida coda al posto delle gambe. Sospiro. È proprio quello che vorrei!
-Tu dovrai ... indicarmi la via, in poche parole. Se la tua missione ha esito positivo non solo l'incantesimo sarà permanente ... ma tu apparterrai a me!- e vedo me stessa sottoforma di sirena tra le mani di Ursula.
-Che succede se fallisco?-.
-Tornerai nel tuo mondo ... Morta. -.
Coooooooosaaaaaaaa???? Quindi in ballo c'è la mia vita? Chiedo cosa succederebbe se mi rifiutassi ... non avrei questa grande occasione. Purtroppo sono costretta. O la va o la spacca.
Sospirando chiedo: -Dove devo firmare?-.

Con il dito accarezza la mia gola fino al mento mentre i tentacoli mi stringono a lei.
Dalle sue mani spunta un contratto che risplende di luce dorata. Poi mi porge una penna a forma di lisca di pesce. Felice di quello che sto per fare firmo. Alla fine sul contratto predomina il mio nome scritto in corsivo maiuscolo, un bel Manuela gigante. Ursula ritrae il contratto, getta vari ingredienti nel calderone e una bolla verde smeraldo mi avvolge.
La trasformazione ha inizio!!!
Mi circonda le gambe una specie di serpente giallo che mi morde più volte. Sento formicolare tantissimo, ammetto di aver lanciato qualche gridolino, mentre lei rideva malvagia.

Alla fine la bolla esplode, e cado davanti a lei ... con una bellissima coda color blu oltremare ...
-È ... è ... bellissimo!-.
Non so cosa mi è venuto in mente ma ... la abbraccio. Sì, così come avrebbe fatto Melody con Morgana. Rendendomi conto di quello che ho appena fatto mi allontano tossicchiando un po'.
Lei sorride e dice:
-Dunque ... cosa devo fare esattamente?-.
Vuole sapere il piano, quello che ho sempre avuto in testa, bello chiaro e tondo.
-Stai tenendo Ariel sott'occhio?-.
-Ariel? La figlia di Tritone? Certo, secondo me può essere la chiave di tutto!-.
-Bene. Fra un po' Flotsam e Jetsam, che adesso se ne devono andare ... - e loro al mio sguardo sguizzano via: -ti mostreranno Ariel che salva un principe di cui è innamorata. Dato che non può stare con lui e non può dire al padre 'sono innamorata di un umano, trasformami in un'umana ... ' è probabile che verrà da te. -.
-Per sicurezza manderò Flotsam e Jetsam per convincerla. -.
Annuisco.
-Poi devi farle firmare un contratto. -.
-Ho già tutto in mente, e penso che sia quello che debba fare. -.
-Se è quello dalla scadenza di tre giorni sì. -.
Mi guarda e sorride. Mi accarezza i capelli che ondeggiano sott'acqua. Chiedo se vuole sapere altro, ma risponde no, vuole sapere tutto con calma.
-E tu cosa farai adesso?-.
-Quello che vuoi tu, Ursula. -, e faccio un piccolo inchino, sinceramente involontario.
Ride.
Mi prende con un'alga violacea e mi avvicina a sé.

-Tu potresti fare la bella fanciulla orfana. Ah! Così potrai aiutare i miei piccini a far abboccare la figlioletta di Tritone!-.
Devo dire che non è una cattiva idea! Quindi accetto volentieri.
Poi però mi viene spontanea una domanda, un dubbio che non tengo solo io ma tutti quelli che hanno visto minimo una volta La Sirenetta.
-Perché vuoi avere vendetta contro Tritone? Che ti ha fatto di male? Io so solo che ha bandito te e tua sorella ... -.
Si volta di scatto. Noto che l'argomento non le gusta molto. Nella mia testa mi ero fatta una teoria ma in quel momento ho bisogno di una conferma.
-Si, mi ha bandita, lasciandomi sola a morire di fame mentre il popolo del mare e i pesci fanno festa ogni giorno. Non sono cose che ti riguardano al momento. Te lo dirò quando sarai mia. Ora va!-.
Rimango un po' delusa, ma almeno quello che ho capito è giusto. Vado, senza aggiungere parola.

Quella dolce piccina. Spuntata così dal nulla. Eh. E pensare che credevo che mi odiassero tutti. Forse è una manna dal cielo e non la voglio sprecare.
Quella ragazza ha qualcosa che non ho mai visto ... Ah! Sono sicura di riuscire finalmente nel mio intento.
Tritone la pagherà cara. Mostrerò a tutti la sua colpevolezza.
Ah! Peccato che ha già una famiglia ...
Anche se potrei ... Tanto a lei non dispiacerà ...

Sono oramai uscita dal lugubre antro di Ursula pensando sul da farsi.
"Però, che bella cosa! Adesso mi ritrovo sirena e ad aiutare la Strega del Mare. Più o meno tutto ciò che ho desiderato! Se avessi l'opportunità di scrivere tutto quello che sto vivendo almeno tutti non mi prenderebbero per fessa!".