IO ... E URSULA (Cap. 3)

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Finalmente due miei sogni si sono avverati. Sono una sirena e sto aiutando Ursula. Sì, un po' sono stata costretta perché in ballo c'è la mia vita, ma in fondo era un sogno che covavo fin da piccola!
Comunque, adesso ho una missione da compiere, o io o Ariel con Tritone e il popolo del mare ... lo so, in questo momento mentre mi sto dirigendo verso Atlantica mi sento un po' in colpa, sapendo cosa sarebbe accaduto. Ma oramai è fatta, ho firmato il contratto, e non posso tornare e gettare tutto all'aria.
In fondo in fondo so già cosa fare, ogni notte facevo lo stesso sogno correggendo degli errori e adesso so come agire. Dato che conosco la storia a memoria so quando accadono determinate cose, quindi per adesso non c'è alcun problema.
?
Vedo qualcuno tra i relitti. È uno squalo? No! Ha una coda verde e gli squali non hanno certo una coda verde ... Un momento ... coda verde ... O è Lei o è Lei. Sì. È Lei! Come avevo sospettato.
È Ariel, la figlia di Tritone, una curiosona enorme, che ogni volta va nei relitti alla ricerca di oggetti appartenuti agli umani per continuare la sua collezione segreta.
Mi viene un lampo di genio ... ecco come avrei potuto presentarmi! Come un'altra fanatica cercatrice di tesori degli umani 'di gran lunga' più esperta di lei. Mi guardo attorno. Non c'è nessuno. Anzi, nessuno è un parolone: Flotsam e Jetsam mi sorvegliano da lontano. Forse Ursula li ha mandati a seguirmi per accertassi che non faccia cose strane oppure per vedere quello che avrei fatto ... Non lo so, la sua mente è geniale, come altrettanto contorta. Il suo piano è imprevedibile, ecco perché alla fine prenderà di sorpresa Tritone, il re del mare, figlio di Poseidone, DIO del mare e fratello di Zeus. Rendiamoci conto del livello!
Faccio loro segno di seguirmi. Voglio stare al gioco. Mi sento come una scienziata all'interno di un documentario seguita costantemente dalle 'telecamere'. Comunque, nuoto subito dentro il relitto. Lei deve trovarmi già lì. Perciò, per stare nella scena, comincio a prendere qualche oggetto tra cui una borsetta a tracolla di pelle, che indosso subito, un coltello e una penna d'oca. Faccio per andare da un'altra parte quando la vedo davanti a me che mi guarda curiosa. I suoi capelli rossi ondeggiano coprendole di tanto in tanto il volto.
-E tu cosa ci fai qui?-.
Sembra sorpresa. Effettivamente nella storia Ariel è l'unica sirena amante della vita in superficie.
-Sto prendendo ... qualche cosa ...-.
-Chi sei? Non sei di queste parti!-.
No. Non sono nemmeno di queste acque, ma non posso certo dillo.
-Sono Manuela, ma puoi chiamarmi Manu. Vengo dal Mar Ionio, ho fatto un lungo viaggio per venire qui. E tu saresti ... -.
Faccio finta di non sapere niente, per non destare alcun minimo sospetto.
-Sono Ariel, figlia del re del mare, Tritone. -.
Dato che devo restare al gioco affermo: -Ariel? Oh ... Mia principessa, mi dispiace di non averla riconosciuta e di non averle dato del lei ... - e faccio un piccolo inchino.
Lei subito mi ferma dicendomi di darle del tu, ma poi si sofferma a quello che sto facendo.
-Anche tu adori gli umani?-.
-Certo! Sono particolari e creano cose altrettanto particolari. -.
-Ma hai qualcuno che ti dice cosa sono?-.
-No no, io una volta ho trovato un libro con su scritto TUTTO quello che c'è da sapere sugli umani. -.
-Wow!-.
-Già. -.
-Io invece ho Scuttle, il gabbiano, anche lui un grande esperto ... -.
Mi sono trattenuta. In quel momento sarei esplosa dal ridere. Grande esperto ... scambiare una forchetta per un pettine ... manco un bebè fa questi errori!
Ma io devo fare la 'io non so niente' e, facendo la curiosa ma pensando in realtà a quante gliene avrei dette a quel gabbiano, chiedo se posso conoscerlo. Lei ne è felice, ma ci saremmo andate non prima di aver preso qualcosa. Oh! Ecco Flounder! Come un pesce rosso si era nascosto dietro i capelli di Ariel e non l'avevo visto. Intanto Ariel trova una forchetta e una pipa.
-Wow! Cosa sono?- chiede Flounder.
-Non lo so, ma scommetto che Scuttle lo sa. - risponde Ariel estasiata.
Aheam ... Sicuramente Scuttle NON lo sa.
Facciamo per uscire quando sbuca dal nulla uno squalo. Dovevo aspettarmelo! Forse affamato, ci prende di mira e mentre scappiamo ci insegue. Che bello! Una cosa che volevo tanto fare era proprio scappare da uno squalo. Ad un tratto vedo un'ancora ... Din! Ora ricordo. Mentre penso Flounder intanto ha già fatto tutto: è riuscito a far incastrare lo squalo nel buco dell'ancora, il cui termine preciso proprio non lo so.
Quindi riusciamo finalmente a salire. Ecco quel gabbiano spaparanzato al sole usando un binocolo al contrario.
-Ariel! Cosa posso fare per te??- grida, poi tolto il binocolo: -Oh, come nuoti in fretta!-.
Più sbadato di così!
Ariel mostra gli oggetti trovati. Sì. Li chiama Arricciaspiccia e Soffia Bla Bla ...
-In realtà quella è una forchetta, e non serve per pettinarsi ma per mangiare!- dico io.
Tutti mi guardano straniti.
-E tu chi sei? Non ti ho mai visto prima!-.
-Non è di queste parti!-.
Scuttle decide di cambiare argomento e parla del soffia bla bla e della musica.
Musica ...
-Il Concerto!!-.
Ah già! All'inizio del film Ariel non partecipa al concerto e quando tocca a lei ... beh, conchiglia vuota e rabbia di Tritone. Sì, me lo ricordo.
-Povera me! Mio padre mi ucciderà!-.
No, non ti ucciderà, per adesso non farà nulla, ma dopo ...
Quindi scendiamo di corsa e accompagno Ariel al castello.
Ad un tratto però, vedendo Flotsam e Jetsam che mi fanno cenno di venire, sono costretta a inventare una scusa per staccarmi dal gruppo.
Mi avvicino.
-Allora?-.
-Ursula nota che stai facendo un buon lavoro ... -.
- ... e sa che su di te può contare. -.
-Tutto qui?-.
-No, c'è altro. Ursula vuole sapere ... -.
- ... come sarebbe stata sconfitta se tu non ci fossi stata. -.
-Dite alla vostra padrona che prima mi deve dire perché è stata esiliata. - e me ne vado stizzita.
Io devo dire tutto e devo aspettare risposte da parte sua? Se le cose stanno così se lo scorda il mio aiuto ... Oh, già. Dimentico che c'è la mia vita in ballo ...

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