1 (Leonardo)

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[Spazio autrice:
Ciao ragazzi, grazie per essere arrivati fin qui a leggere la mia storia :)
Allora, da qui in poi la storia sarà raccontata dal punto di vista di Leonardo e non più di Adele ma non sarà un continuo del capitolo precedente, bensì una ripresa dell'inizio della storia. Tranquilli: non sarà qualcosa di noioso e di già letto nella parte di Adele perché, da questo punto, verranno spiegati i sentimenti di Leonardo, la sua storia personale, le motivazioni dei suoi comportamenti e non verranno raccontate, per filo e per segno, tutto ciò che i due protagonisti hanno vissuto perché li avete già letti nella prima parte del libro. 
Buona lettura 
 ]


La prima volta che ti ho vista mi sei sembrata una scintilla nell'oscurità. Avevi quel bellissimo sorriso trasparente che aveva la capacità di oscurare il Sole, la risata timida e simpatica che mi ha fatto dimenticare la presenza di Giovanni e Claudia e i tuoi occhi curiosi che, da sotto i ciuffi di capelli, mi scrutavano e catturavano ogni mio singolo movimento. 

Ho notato subito le tue mani piccole con le dita lunghe, pronte a intrufolarsi in ogni fessurina e veloci ad arrotolarsi i capelli nei momenti di agitazione. 

Ho notato le tue guance paffute e rosse di imbarazzo e ho subito avuto la tentazione di pizzicartele e di riempirtele di baci, come si fa con il visino di un bambino. 

 Ma, soprattutto, mi hanno colpito le tue labbra, così rosse di un colore naturale, sempre sorridenti e così tentatrici. 

Quel pomeriggio non hai parlato granché e, di te, ha spiccato la tua enorme timidezza. Mi sei piaciuta fin da subito e, dopo quella giornata insieme, mi è salita la voglia di conoscerti a fondo perché sapevo che eri ciò che mi mancava, eri il sale che avrebbe reso meno insipida e insignificante la mia vita. 

E te lo giuro, ti ho amata da subito.

Ho chiesto il tuo numero a Giovanni perché non riuscivo a smettere di pensare a te e il mio cuore mi ha imposto di cercarti. 

<<Non farla soffrire, mi raccomando.>> Mi ha intimato Giovanni dandomi quel biglietto, per me, sacro come la Bibbia, dove era scritto il tuo numero di cellulare.

<<Tranquillo.>> Te lo giuro, mai avrei voluto farti soffrire.
<<Leo, dico sul serio: è delicata.>> Ha continuato lui, sempre stringendo tra le mani ciò che mi avrebbe riportato alla vita.
<<Giovanni te l'ho già detto: devi stare tranquillo.>> Gli ho ripetuto guardandolo negli occhi.

<<Leo, sei il mio migliore amico e Adele è la migliore amica di Claudia, noi saremmo felicissimi di vedervi insieme, ma devi stare attento con lei. Io ti conosco e conosco le tue esperienze passate, so quante ragazze hai avuto, so chi ti ha fatto soffrire e chi hai fatto soffrire. Non farlo con Adele ... se sai già adesso che sarà solo un gioco, che è un fuoco di paglia, che ti stancherai di lei e poi la lascerai, allora lasciala stare fin da subito e stracciamo questo foglio.>>

La durezza delle sue parole mi ha colpito: Giovanni e Claudia ti vogliono davvero bene e il mio migliore amico sarebbe stato pronto a rinnegarmi per proteggerti.

<<Giovanni, con lei sarà diverso.>> Ero convinto dei miei pensieri e ho convinto anche lui. 

Mi ha consegnato quel biglietto con un ultimo avvertimento. <<E' come un pulcino, non ha mai avuto esperienze di alcun tipo, ha bisogno di protezione. Non forzarla.>>

Mi sono stupito così tanto quando ho saputo che non avevi mai avuto nessuno, che nessuno aveva mai accarezzato quei capelli bellissimi, che nessuno aveva mai baciato quelle labbra carnose, che nessuno aveva mai sfiorato le tue mani delicate. 

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