[In questo capitolo potrebbero esserci degli errori per quanto riguarda la parte scritta in inglese, chiedo scusa ma non sono una cima nelle lingue. Accetterò ogni suggerimento per poter correggere eventuali errori. Grazie.]
<<Shut up Paul.>> Sento delle voci sussurrate e qualcuno che ride. <<Oh honey, you're drunk!>>
La luce si accende e i miei coinquilini urlano.
<<Sorry, I didn't want to scare you.>> mi scuso alzando le mani.
<<Leonardo! Are you crazy?>> Esclama Jack entrando e chiudendo la porta.
<<Sorry.>> Ripeto, non so cos'altro dire per scusarmi del fatto di essermi fatto trovare seduto sul divano completamente al buio.
<<We tought you were with Deborah to inagurate your room!>> Biascica Paul che, a quanto pare, ha bevuto qualche bicchierino di troppo. Scuoto la testa non dicendo altro. <What's wrong, honey?>> Mi chiede barcollando verso il divano e sedendosi.
<<We broke up.>> Spiego alzando le spalle.
<<Oh no, I'm so sorry.>> Si intristisce Jack sedendosi, a sua volta, sul divano.
<<What's happened? She was so in love with you!>> Urla Paul portandosi una mano al petto per fare capire a tutti quanto sia sconvolto.
<<I messed up.>> Mi passo le mani sul viso e mi vergogno di quello che ho fatto perché, da quello che ho capito, Deborah, Paul e Jack, in questi mesi, sono diventati amici.
<<Come on, start from the beginning of the story.>> Paul si mette comodo sul divano, spogliando le scarpe e incrociando le gambe. E Jack, a sua volta, annuisce prendendo un cuscino e appoggiandoselo dietro la schiena per stare più comodo.
E così inizio a raccontare. Racconto di quando ero piccolo, del trauma che ho subito a causa di mio nonno. E lo faccio volentieri perché si sa che è più facile raccontare le cose agli sconosciuti piuttosto che a coloro ai quali vuoi bene. Racconto delle porcate che ho fatto per cercare di sentirmi meglio per poi arrivare, alla fine, a sentirmi peggio con me stesso. Racconto di Adele, di come abbia lavato via le macchie di inchiostro dalla mia pelle, facendomi uscire come un lenzuolo pulito e bianco. E poi racconto di Deborah, di come mi sono sentito perso quando mi sono accorto di dover lasciare Adele per permetterle di essere felice e che Deborah, in quel momento, era lì per colmare il mio vuoto. Racconto della nostra relazione finta, di come io pensavo lei mi stesse usando allo stesso modo. Racconto, con un sorriso, di quando mi sono riappacificato con Adele dopo che Deborah è partita e mi ha fatto capire che era ora che partissi anche io. E approdo, col mio racconto, a questa sera, in cui ci siamo lasciati perché Deborah ha capito che il mio amore per Adele è e sarà ancora forte.
<<Oh men, you're a mess. You're a fucking mess.>> Esclama Jack con il mento appoggiato sul cuscino.
<<I know. I know.>> Sussurro appoggiandomi con la schiena al divano.
<<But ... you love Adele.>> Mormora Paul. <<To the moon and back!>>
<<Yes.>> Sorrido.
Lui si scalda e si alza sul divano in piedi, buttando il cuscino che, prima, aveva tra le braccia. <<Why are you here without her?>>
Mi appoggio le mani sugli occhi e inizio a sentire la sua mancanza fin dentro le ossa. <<Because she didn't want to leave Italy.>>
Interviene Jack. <<It's so sad, Leo. I think you had found you're soul mate.>> Credo si siano già dimenticati di Deborah e credo che, ora, siano team Adele.
<<I know.>> E' la mia anima gemella. Nessuno mi toglierà mai questa idea dalla testa. E mi fa ridere questo mio pensiero perché, fino ad ora, io non ci avevo mai creduto.
Chi è l'anima gemella? L'anima gemella è quella persona con la quale puoi essere te stesso senza vergognarti di ciò che fai, di ciò che pensi, di cosa sai fare e di cosa no.
È colei con la quale puoi ballare fino allo sfinimento quelle canzoni così stupide che dici "non mi piacciono, non hanno senso" ma che, poi, ti ritrovi a canticchiare mentre sei in macchina o mentre sei sotto la doccia.
L'anima gemella è colei per la quale faresti le peggiori pazzie solo per vederla felice.
È colei alla quale raccoglieresti una stella cadente per farle un regalo e farla sorridere.
È il profumo di bucato steso in una mattina d'estate.
È il suono della melodia che ti fa rilassare e che ascolteresti tutta la vita.
È il cibo che più ami al mondo e al quale non sapresti rinunciare neanche per tutto l'oro di questa Terra.
È l'arcobaleno dopo un temporale.
L'anima gemella è la persona che sa chi sei, che conosce i tuoi raggi di sole e che ha fatto amicizia con la tua ombra.
È quella persona che accende una candela solo per portare un po' di luce nei tuoi giorni di pioggia ed è colei che, se non vuoi stare sotto l'ombrello, si bagna insieme a te perché non le va di lasciarti raffreddare da solo.
L'anima gemella è quella persona che, ogni giorno, tenta di migliorarti e migliorarsi perché, in fondo, è questo l'amore.
L'anima gemella è rara, non è facile da trovare e si dice che, chi la trova, riesca a vivere sereno per tutta la vita perché di nient'altro ha bisogno e nient'altro vorrebbe.
Come si fa a riconoscerla? È questo il problema perché l'anima gemella non ha appeso al petto un cartellino con scritto "hey, sono io", non ha una luce particolare attraverso la quale può farsi riconoscere dall'altra metà, non emette un suono strano che solo tu puoi sentire e io credo che, il più delle volte, due anime gemelle si riconoscano nel momento in cui si perdono perché, solo in quel momento, sentono di non poter più fare a meno dell'altro.
Io ho capito che Del è la mia anima gemella, nel momento in cui mi ha detto che non mi voleva più ed è stato lì che ho capito che l'avrei aspettata per sempre, che avrei cercato lei in altre ragazze ma che non l'avrei più trovata in nessuno perché di Adele ce n'è una sola e, in questo momento, credo rimpiangerò per tutta la vita, di essermela fatta scappare e di non averla tenuta stretta.
<<I know.>> sussurro.
Cosa ho capito da questa faccenda? Tante cose, è stato inevitabile. Ho imparato ad essere meno egoista e a pensare ai sentimenti degli altri prima dei miei.
Ho imparato a riflettere prima di agire.
Ho imparato a misurare i miei atteggiamenti e le mie azioni perché so che, ogni cosa che faccio, ha una conseguenza in relazione, anche, ai comportamenti degli altri.
Ho imparato ad essere grato per quello che ho.
Ho imparato a non cercare, continuamente, una felicità che, ho scoperto, non arriverà mai tutta insieme ma a piccole gocce.
Ho imparato ad accantonare l'orgoglio.
Ho imparato a chiedere scusa e dire "ho sbagliato io".
Ho imparato a tenere stretta me le persone che dicono "So che hai del marciume dentro ma non mi importa, mi piaci così."
"Si sbaglia sempre. Si sbaglia per rabbia, per amore, per gelosia. Si sbaglia per imparare. Imparare a non ripetere mai certi sbagli. Si sbaglia per poter chiedere scusa, per poter ammettere di aver sbagliato. Si sbaglia per crescere e maturare. Si sbaglia perché non si è perfetti."
Bob Marley
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La Rosa
RomanceUn passato oscuro e segreto. Un amore forte ma impossibile. Una storia che va oltre le distanze. Che fare quando l'unica persona che può salvarti da te stesso è anche l'unica persona che, per il suo bene, dovresti tenere lontana?