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Mio nonno è morto qualche settimana dopo il suo primo infarto. Mi verrebbe da dire che il karma ha fatto il suo lavoro e, invece, è stato stroncato da un altro infarto più forte del primo. Il suo cuore non ha retto e si è fermato. Quando me l'hanno detto non ho potuto fare a meno di pensare che il suo cuore si fosse indebolito a causa mia perché non avevo accettato le sue scuse e non l'avevo perdonato ... ma, invece di sentirmi in colpa, mi sono sentito sollevato perché il mondo si era finalmente liberato di una bestia e l'inferno si era, finalmente, ripreso ciò che era suo. Non credevo fosse possibile che un uomo senza cuore potesse morire d'infarto. Quante cose nuove si imparano ogni giorno.

Ho chiesto ad Adele di accompagnarmi al funerale perché ho bisogno di qualcuno a cui aggrapparmi e su cui contare per non scappare via dalla chiesa come un animale spaventato. 

Ci sediamo nell'ultimo banco dell'ultima fila perché non ho intenzione di condividere questo momento con la mia famiglia. 

Davanti, in uno dei primi banchi, c'è Matilde seduta accanto a mia mamma, le vedo i capelli ricci che ondeggiano lunghi sulla schiena e so che, in questo momento, vorrebbe tenermi la mano per essere rassicurata sul fatto che andrà tutto bene, che nonno sta bene e che è in un luogo migliore. 

Ma per quanto io le voglia bene, per quanto io la ami più della mia stessa vita, per quanto io farei di tutto pur di vederla felice, questo è un momento che non voglio condividere con lei perché la visione e l'immagine che abbiamo dell'uomo sdraiato in quella bara, è completamente diversa: per lei è stato il nonno amorevole che tutti i bambini si meritano, quel nonno che ti insegna ad andare in bicicletta senza le rotelle, quel nonno che ti allunga le caramelle sotto al tavolo quando la mamma dice che non puoi mangiare i dolci per non rovinarti la cena, quel nonno che ti accarezza quando ti guarda giocare ed è orgoglioso di te. E sono felice che lei abbia potuto avere un nonno coi fiocchi, davvero, perché lei si merita tutte le gioie e tutte le persone migliori di questo mondo. 

Lui per me, invece, è stato l'incubo che rincorre i bambini quando chiudono gli occhi, è stato ciò che mi teneva sveglio la notte, è stato il mostro che i cavalieri senza macchia e senza paura non possono sconfiggere, è stato ciò che mi ha trasformato in questa conchiglia vuota, in questo carapace. Come posso fingere, di fronte alla mia famiglia, di fronte a mia sorella, di essere triste quando, in realtà, vorrei solo tirare un sospiro di sollievo perché in tutti questi anni, anche se sono cresciuto, anche se sono diventato sempre più forte rispetto a lui mentre lui si indeboliva ogni giorno di più, ogni volta che lo vedevo varcare la soglia di casa, mi venivano i brividi e la gola si chiudeva nella morsa della paura che potesse, di nuovo, alzare le mani su di me? 

Per questo ho trascinato Adele in questo banco lontano dalla mia famiglia, lontano da quella tristezza che non mi riguarda, che non mi tocca neanche lontanamente ... perché io sono diverso da loro, perché lui mi ha trasformato in una persona diversa dagli altri.

Il funerale inizia e io prendo la mano di Adele stringendogliela forte perché il prete, in questo momento, sta ritraendo un uomo che io non conosco: dice che mio nonno era un'ottima persona, un nonno amorevole, un devoto cristiano visto che lo vedeva in chiesa tutte le domeniche e a me stanno venendo i conati perché mio nonno era tutt'altro che una buona persona, un nonno amorevole e un ottimo cristiano. 

Mio nonno era solamente una persona violenta che si mascherava da anima pura per farsi accettare dai suoi amici e dalla sua famiglia. 

Solitamente le persone si travestono da mostri per divertimento, per andare a una festa, per carnevale, per spaventare qualcuno per scherzo ... poi, però, la maschera se la tolgono e ritornano alla loro vita normale da persone normali; mentre mio nonno si travestiva da persona per nascondere il mostro che era in realtà. 

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