Saluto Matilde con il magone nel cuore. Lei mi si avvinghia al collo e piange.
<<Tilde, lo sapevi che sarei partito. Te l'ho spiegato.>> Le sussurro strofinandole la mano sulla schiena per cercare di incollarle tutto il mio affetto. Questa notte ha dormito con me, nel mio letto, come fa sempre quando si sveglia di soprassalto perché ha avuto un incubo. Mi sono sentito un uccellino che mi posava l'ala sul braccio ed io, che ero ancora sveglio perché pensavo al mio incontro con Adele, alle sue parole e al mio futuro, mi sono girato e me la sono ritrovata in pigiama con il suo orsacchiotto tra le braccia. "Che ci fai qui?" le ho sussurrato mettendomi a sedere sul letto. "Posso dormire con te?" ha pigolato lei con gli occhi bassi. Senza dirle nulla ho scostato la coperta e l'ho fatta sdraiare dalla parte del letto appoggiata al muro, per non rischiare di farla cadere durante la notte. "Hai fatto un brutto sogno?" le ho chiesto dopo essermi assicurato che fosse coperta e tranquilla. Matilde ha solo annuito abbracciando forte il suo peluche. "Me lo vuoi raccontare?" ho domandato ma lei mi ha risposto solamente "Domani parti davvero?", "Sì" le ho confermato io. "E non tornerai più?" la sua domanda mi ha fatto riflettere perché il mio intento sarebbe proprio questo: scappare e non tornare. "Tornerò" le ho risposto perché, anche se vorrei non rimettere più piede in questo posto, ci sono state cose che mi sono lasciato dietro e, un motivo per tornare, è Matilde. Il secondo ... non mi vuole più.
<<No!>> Grida lei sbattendo il piede e non staccandosi dal mio collo. <<Non voglio che tu parta!>>
Sospiro e mai avrei pensato che mia sorella facesse questa scenata prima della mia partenza, pensavo di essere stato in grado di spiegarle e di farle capire la situazione. "Tornerò perché qui ci sei tu e io non sopporterei mai di non vederti più" le ho colpito lievemente il nasino con la punta del dito e lei ha sospirato mollando leggermente la presa sul suo orsacchiotto e avvinghiandosi al mio braccio. "Okay".
<<Ascoltami.>> La stacco dal mio corpo e la guardo negli occhi ma lei scote la testa.
<<NO! Resta qui!>>
<<Matilde!>> La chiamo e lei, per quale istante, si calma e smette di fare i capricci. <<Stai tranquilla. Ci rivedremo presto, te lo prometto.>> Le asciugo le lacrime e le sorrido rassicurante.
<<Giuramelo sulla tua vita!>> Mi guarda con le braccia incrociate.
<<Giuro sulla mia vita.>> E spero con tutta l'anima di poter mantenere questa promessa perché non credo mi perdonerei mai se mi perdessi i momenti salienti della vita di mia sorella.
Matilde sorride leggermente e, poi, va da mia madre e le chiede di poter prendere qualcosa dalla sua borsa. Quando torna da me, mi posa tra le mani la sua bambolina delle Winx preferita. <<Lei è Bloom, è una fata molto potente ... ti proteggerà.>>
Me la appoggio sul cuore e sorrido con amore a mia sorella. <<Grazie. La terrò sempre con me.>> Le poso un bacio sulla fronte e, finalmente, vedo un sorriso vero spuntare sul viso di Matilde, come un fiore tra la neve. <<Fai la brava: mangia tutte le verdure, vai a letto presto, studia e fai i compiti. E chiamami ogni volta che ne hai voglia.>> Le dico con sguardo fermo e lei annuisce.
<<Mi mancherai tantissimissimo.>> Mi abbraccia e le sue parole si collegano al mio cuore facendolo tremare d'emozione.
<<Anche tu, tesoro.>>
I miei genitori si avvicinano a noi pronti a darmi l'ultimo saluto prima che io metta piede sull'aereo. Mia mamma mi abbraccia e mi posa un bacio, stranamente amorevole, sulla guancia mentre mio papà mi stringe la mano e mi da una pacca affettuosa sulla schiena.
<<Stai attento.>> Dice mamma.
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La Rosa
RomanceUn passato oscuro e segreto. Un amore forte ma impossibile. Una storia che va oltre le distanze. Che fare quando l'unica persona che può salvarti da te stesso è anche l'unica persona che, per il suo bene, dovresti tenere lontana?