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Il mio cellulare suona ed io alzo la schiena dal divano per prendere il telefono dal tavolino. Sullo schermo è scritto il nome di Adele. 

Sospiro e penso a quanto coraggio le sarà servito per prendere il mano il cellulare e far partire la chiamata visto che sono giorno che non ci sentiamo e non ci vediamo anche se, comunque, la penso a ogni respiro che faccio. 

A malincuore abbasso il volume della suoneria e volto il telefono con lo schermo rivolto verso il tavolo per non vedere quel nome martellare a sangue nei miei occhi. Per quanto io abbia voglia di sentire la sua voce e il suo respiro, anche se attraverso un cellulare, devo pensare al futuro e devo lasciare che si allontani da me affinché non soffra maggiormente durante il nostro distacco finale.

<<Chi era? Perché non rispondi?>> Chiede Tilde che è seduta accanto a me sul divano.

<<Nessuno.>> La avvolgo in un abbraccio dolce che riesce a incollare il mio cuore. Dopo qualche minuto prendo il coraggio per voltare il mio telefono e, sullo schermo illuminato, vedo la chiamata persa di Adele. Mi prendo il viso tra le mani e mi lascio scappare un singhiozzo che viene preso al volo da mia sorella.

Matilde si rannicchia sulle mie gambe e mi accarezza una guancia. <<Non devi essere triste.>> Mi dice con voce sottile.

<<Sto bene.>> Le rispondo sorridendo.

<<Non è vero.>> Afferma saggiamente.

<<Stai tranquilla.>> La rassicuro. << A volte i grandi hanno i loro pensieri.>>

<<Sai, se sei triste perché tu e Adele avete litigato e non vi vedete più, basta che vai da lei per fare la pace. Non mi piace vederti così, non ti sei nemmeno fatto la barba ... pungi!>> Non ho mai detto a mia sorella di aver litigato con Adele.

<<Come lo sai?>>

<<Sono grande ormai.>> Risponde con sguardo fiero. Matilde ha lo stesso potere di Del, quel potere che fa percepire loro quando qualcosa non va, quando c'è tristezza nell'aria. Le bacio i capelli. <<Non la richiami?>> Mi guarda ed io scuoto la testa.

<<Tilde, è una cosa complicata.>> Rispondo scrollando le spalle.

<<Vi volete bene, non c'è niente di complicato.>> Mormora lei. E, forse, ha ragione. Forse dovrei vedere il mondo con i suoi occhi semplici da bambina. Se solo potessi.


"Siamo due anime sbagliate che il mondo non raddrizzerà, troppo diverse e complicate, fuori dalla realtà."

Max Pezzali – Due anime




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