Claudia mi ha invitata alla cena per festeggiare il suo compleanno e, adesso, mi ritrovo in una pizzeria vicino a casa della mia amica, a fare il terzo incomodo di Cla e Giovanni. L'anno scorso, questo stesso giorno, in questo stesso ristorante, con le stesse persone invitate, c'era anche Leonardo e mi sembrava di star vivendo uno dei periodi più belli della mia vita. Sono cambiate molte cose in un anno, purtroppo.
Quando Claudia mi ha detto della sua festa, io non ci volevo andare perché sapevo che saremmo stati solo noi tre e, vedere la loro felicità messa a confronto con la mia malinconia, mi avrebbe fatta deprimere ancora di più e l'ultima cosa che desideravo era rovinare il giorno speciale della mia amica, ma lei ha insistito tanto, sostenendo che è da troppo tempo che non uscivo di casa con un bel vestito, delle scarpe con il tacco e un trucco fatto bene e, in effetti, ha ragione: ultimamente esco di casa solo per andare in università, per andare a trovare Sofia e per passeggiare nel parco con Arianna ... la mia vita sociale si è spenta insieme alla mia storia d'amore con Leo.
Siamo arrivati al dolce senza nominare il mio ex nemmeno una volta ma io so che Giovanni sta bruciando perché vorrebbe parlarmi del suo amico.
<<Del, devo dirti una cosa.>> Ammette, infatti, mentre addenta un pezzo di torta al cioccolato, la preferita di Claudia.Vedo, con la coda dell'occhio, la mia amica che gli lancia uno sguardo e annuisce e, in questo modo, capisco che anche lei vuole sollevare l'argomento. Preferisco non parlare di Leonardo perché, quando lo faccio, lo stomaco si strizza e il cuore piange. <<Giova, non mi interessa, sul serio.>> Non lo guardo e mi concentro sul mio pezzo di dolce. Percepisco Giovanni che si muove a disagio sulla sedia e vedo la mano di Claudia che si appoggia sulla sua.
<<Senti, volevo solo dirti che mi dispiace. Sul serio.>> Il suo tono di voce è sincero e io faccio spallucce.
<<Non è colpa tua.>> Giocherello con il boccone della torta che dovrei mangiare ma che riesco solo a guardare perché il mio stomaco, in questo momento, è in una morsa dolorosa.
<<Sì, invece perché il tuo numero gliel'ho dato io.>> Sento il rimpianto nella sua voce e mi dispiace che Giovanni si senta in colpa per una cosa che non è dipesa da lui.
<<Non è stata colpa tua, Giova, è andata così, punto e basta.>> Mi ficco in bocca, a forza, il boccone di torta che sto tormentando da troppo tempo e bevo un sorso di tè per riuscire a mandarlo giù.
<<Io gliel'avevo detto di lasciarti stare, Adele, davvero ... ma lui mi ha assicurato che, con te, sarebbe stata una storia seria. Se avessi saputo che cosa ti avrebbe fatto ...>> Sospira e io sorrido amaramente. <<Del, tu sei la migliore amica di Claudia e io ti voglio bene come se fossi sua sorella.>>
Continuo a non guardarlo e a tenere lo sguardo fisso sulla torta. Non so proprio cosa rispondere perché non credevo che Giovanni provasse così tanto affetto nei miei confronti.<<Tu come stai?>> Mi chiede. Odio questa domanda perché non so mai cosa rispondere.
<<Tutto bene, davvero.>> Sorrido e metto in bocca un altro pezzo di dolce.
<<Adele, non sei obbligata a mangiarlo se non ti va.>> Sorride Claudia che, ormai, mi conosce e sa che, quando sono triste, non riesco a mangiare. Le sorrido riconoscente e sposto il piatto verso Giovanni che, in due secondi, lo prende e mangia la mia torta.
<<Anche se sono suo amico, puoi parlare liberamente di lui e di come ti senti, puoi anche insultarlo, se ti va, non gli dirò nulla, puoi starne certa.>> Giovanni ha lo sguardo profondo, ha quel tipo di sguardo che ti fa venir voglia di fidarti di lui e di raccontargli tutta la tua vita, sarà uno psicologo perfetto quando avrà finito gli studi.<<Lo senti ancora?>> Non so bene il motivo per il quale io gliel'abbia chiesto, la domanda mi è uscita da sola senza passare per il cervello. Anche loro sono sorpresi dalla mia domanda e vedo che Giovanni è imbarazzato e cerca lo sguardo della sua ragazza.
<<E' il mio più caro amico, ci conosciamo da quando siamo nati, praticamente ... è un coglione, lo so, però non posso fare a meno di volergli bene.>> Risponde e sono grata per la sua sincerità. Io bevo e annuisco cercando di inghiottire il nodo alla gola che si è formato. <<Fai bene.>>
Capisco Giovanni: Leonardo sa farsi voler bene da tutti, è una dote naturale.
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La Rosa
RomanceUn passato oscuro e segreto. Un amore forte ma impossibile. Una storia che va oltre le distanze. Che fare quando l'unica persona che può salvarti da te stesso è anche l'unica persona che, per il suo bene, dovresti tenere lontana?