"Possiamo trovare una soluzione?
Possiamo essere una famiglia?
Prometto che sarò più buona
Il tuo dolore è doloroso
e mi distrugge
Non voglio che
l'amore mi distrugga"
-Pink, Family Portrait-Ryan
" Buongiorno Ryan"
" Buongiorno dottor Allen"
Il sorriso che ha sul volto non mi ispira per nulla.
Se ne sta seduto sulla sua sedia a fissarmi mentre mi accomodo anch'io, le mani intrecciate fra loro e un'espressione tutt'altro che rassicurante.
" Allora, anche oggi vogliamo perderci in futili chiacchiere su come non procede la tua vita, o affrontiamo questi demoni una volta per tutte così facciamo in modo che la tua vita ricominci a procedere per davvero?" esordisce, con un sorriso smagliante.
Per un attimo sono tentato di chiedergli di ripetere, giusto per accertarmi di aver sentito bene.
Ma visto che sono abbastanza sicuro di quello che le mie orecchie hanno ascoltato, risparmio quella domanda e chiudo la bocca.
E comincio a riflettere.
Perfino il mio psicologo si è stancato di me, si starà chiedendo com'è possibile che non mi sia stancato anch'io?
Oh ma io mi sono stancato eccome. Solo, questo non vuol dire che basti prenderne consapevolezza per trovare la forza di ribellarsi.
Anche perchè, parliamoci chiaro, potrei non stare affatto meglio dopo. Potrei scoprire di essere peggiore di chi sono oggi, e soprattutto, potrei non accettarlo mai.
" Vedo che ci stai pensando, e questo è un buon segno. Però non mi basta, non ci basta, perciò scusami se non ti lascio decidere da solo, ma credo tu abbia bisogno di una piccola spinta. L'idea di introdurti in un labirinto oscuro, di farlo per te stesso, non è sufficiente? Allora fallo per qualcun altro"
Per qualcun altro.
Guardo il pavimento bianco e aspetto che prosegua.
" Per esempio, non ti manca quella ragazza? La tua ex. Non vorresti ridurre le distanze al più presto?" mi tenta, ignaro di tutto.
Ignaro dell'incontro parecchio ravvicinato che abbiamo avuto il giorno in cui mi ha trascinato in palestra. Il giorno in cui le ho rivelato quanto anche lei mi fosse mancata.
" E se avesse già un altro? E se arrivassi tardi?"
" Be', punto primo, se non ti dai una mossa arriverai tardi sicuramente. E punto secondo, se c'è qualcosa di vero tra voi, se c'è quel tipo di amore che capita di rado nella vita, quell'amore non si cancella. Per lei come per te, potranno esserci altri venti uomini e altre venti donne, ma quello che avete resta"
Mi aggrappo a quelle parole come se fossero il mio giubotto di salvataggio e io mi trovassi in mare aperto, e le acque nere dell'oceano stessero tentando di mandarmi sempre più giù.
Quell'amore non si cancella, quello che avete resta.
" E come posso capire se è quel tipo di amore? Come faccio se proprio lei mi ha detto che ora come ora, sono troppo confuso per fare luce su una situazione del genere?"
" È proprio questo il punto Ryan, ora non puoi. Finchè non starai meglio, non potrai. Prima guarisci, poi lo scopri. Questo è il mio piano, è il mio piano da un pezzo. Aspetto soltanto che tu lo condivida"
Prima guarisco, poi lo scopro.
Non dico che credo già di saperlo, e potrò anche essere confuso e poco lucido su tante cose, ma ho l'impressione che non potrei essere più consapevole di nulla che di quando si tratta di noi due, di me e Syria.
" Ti ho convinto Ryan?"
" Accidenti, non mi stia così addosso!"
" Devo battere il ferro finchè è caldo. Ti ho convinto Ryan? Puoi affrontare i tuoi demoni per la donna che dici di amare tanto?"
Questo è un colpo basso.
Se respingessi la sua proposta vorrebbe dire che non la amo?
" Ok, posso" sussurro pianissimo.
É uscito davvero dalla mia bocca, o l'ho pensato e basta?
" Come?"
"Ho detto che posso, va bene?" ripeto, più forte.
" Va benissimo. È perfetto"☆☆☆
Non ci posso credere.
Questa situazione è assurda, tanto più se orchestrata da mio padre.
Il mio perfetto padre che non si intrometteva mai troppo nella vita dei suoi figli, a meno che non glielo chiedessimo.
Nessuno di noi gli aveva chiesto di fare una cosa del genere.
Papà ha chiuso me e Jordan nel bagno.Ci aveva attirati lì con l'inganno, e poi ci aveva bloccati dentro, girando perfino la chiave nella serratura.
" Vado a fare la spesa, quando torno prometto di liberarvi. Nel frattempo, vedete di chiarire voi due"
E questo era tutto ciò che aveva aggiunto prima di dileguarsi.Non so perchè pensasse che una situazione simile potesse aiutarci: insomma, era la tipica scena da film che finiva sempre male. Oggetti che volavano da tutte le parti e urla disumane che spaventavano i vicini.
Jordan è abbastanza tranquillo però. Se ne sta seduto sul bordo della vasca, e fissa un punto sul pavimento come se fosse in trance.
Lo guardo, sperando che si decida ad incontrare i miei occhi, e ancora mi stupisco di quanto sia cresciuto nell'ultimo anno. Se prima vedevo il mio fratellino, adesso vedo un uomo. Un uomo sia nell'aspetto fisico che nel comportamento.
Quanto é spaventoso che sia cresciuto tanto e tanto in fretta? Diciannove anni sono ancora pochi.
Sospiro e vado a sedermi accanto a lui. Già che siamo qui, possiamo sempre tentare no?
" Ti ricordi quando mi rimproveravi perchè cercavo di essere perfetto e impeccabile sia verso di voi che verso il mondo intero?"
Finalmente il suo sguardo incontra il mio. Si sta smuovendo qualcosa dentro di lui.
" Quando ti preoccupavi per me, perchè temevi stessi conducendo una vita troppo pesante per un ragazzo di ventiquattro anni?"
" E allora?" ribatte calmo.
" Mi sa che le mie spalle portavano pesi davvero troppo grandi. Ho cercato di non fare errori per così tanto tempo, che alla fine ne ho fatto uno enorme. Imperdonabile a quanto pare" continuo, con la voce che rischia di spezzarsi ad ogni parola.
La testa di Jordan scatta nella direzione opposta, si nasconde da me. Ma ormai li ho visti i suoi occhi farsi lucidi.
" Hai ragione, forse non lo potrò mai capire quello che hai passato restando da solo. Odio il fatto che tu ti sia sentito abbandonato da me, odio il fatto che tu abbia sofferto per un anno quasi intero. Ma ti prego, dimmi cosa devo fare per farmi perdonare da te. Ti prego. Qualsiasi cosa sia. Non ti voglio perdere Jordan. Ogni volta che mi ignori mi uccidi un po' di più"
" Stai giocando sporco" sibila, tornando a guardarmi e lasciandomi vedere le guance rigate di lacrime. Lasciandomi vedere quello che gli ho fatto pur non volendo.
" Rivoglio mio fratello, lo rivoglio indietro" e non mi vergogno di implorare se servirà ad aggiustare le cose.
" Perchè, credi che a me non manchi quello che avevamo? Ma se fai di nuovo una cazzata del genere..."
" Mai più, te lo giuro. Nessuna decisione avventata senza parlarne con te" prometto.
Non ho il tempo di registrare la sua mano che mi agguanta una spalla per spingermi verso di lui.
Jordan mi sta abbracciando. E questo è molto più di quanto sperassi di ottenere, molto più di quanto probabilmente meriti.
" Ti perdono. E ti voglio bene, te ne volevo anche mentre ti odiavo"
" Non ti avrei mai ferito di proposito" lo dico anche se spero tanto che lo sappia già.
" Ok. Ok basta, non parliamone più. Incredibile, papà non fallisce mai"
Sono certo che qualche volta sia capitato anche a lui invece, ma diventare un uomo del genere dopo i propri sbagli... quello si che è incredibile.
Mentre aspettiamo che venga a liberarci, recuperiamo un po' di informazioni l'uno sull'altro. Jordan mi racconta del suo addestramento, e io non posso fare a meno di essere orgoglioso di mio fratello.
" Ti spiacerebbe spiegarmi che diavolo succede fra te e Lucy?" mi domanda a un certo punto.
Avrei dovuto aspettarmelo.
" Io... non lo so. Sul serio. Niente, credo"
" A Syria non sembrava 'niente'. La odia già quella poveretta"
" Syria ha detto qualcosa su di me e Lucy?"
Il modo in cui sono scattato è imbarazzante, nemmeno Kira quando vede la sua ciotola riempirsi di cibo salta su così.
" Ehi, quello che valeva due anni fa vale anche adesso, non usatemi voi due. Lei che chiede di te, tu che chiedi di lei. Non..."
La porta si apre.
Papà si appoggia allo stipite, incrocia le braccia, e ci osserva soddisfatto.
" Non sforzati di nascondere quel sorrisetto vittorioso eh" commenta Jordan, alzandosi.
Lo imito, e lo seguo fuori dal bagno.
Prima di lasciarci passare, papà ci ferma per un braccio e schiocca un bacio sulla guancia a entrambi.
" Rivolevo soltanto la mia bellissima famiglia unita. E che i miei fantastici ragazzi la smettessero di fare gli stupidi"
Jordan alza gli occhi al cielo, io mimo un 'grazie'.
Non potrebbe andare altrimenti. Non potremmo mai arrabbiarci con lui, neanche se ci avesse tenuti rinchiusi in quel bagno per un giorno intero.************
************A chi piacerebbe un pov di Jordan per il prossimo capitolo? 🙄🙄😜😜👀👀
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L'Altra Metà Della Mia Anima
Chick-Lit#2 { Volume 2 } { SEQUEL DI "MI ACCAREZZI L'ANIMA" } Non importa quanto tempo sia passato. I sentimenti che per un anno hanno legato Syria e Ryan, non sono morti. Hanno provato a seppellirli, a ignorarli, a trasformarli in qualcosa di meno travo...