#48 Drake

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Scambiai un ultimo sguardo con Matt e uscì dall'auto seguendo la ragazza fino all'entrata della villa, l'idea di cosa potesse esserci dietro, questa volta mi mandava in confusione, avrei proposto un milione di posti, ma mai avrei pensato che si nascondesse letteralmente in casa sua.
Tessa bussò e poco dopo due occhi simili ai miei si fermarono su di lei.
«Allora lo sapevi Jones»
Lei alzò un sopracciglio e io con lei, Aston si sfiorò i capelli aprendo tutta la porta, come a mostrarsi a noi.
«Ancora trenta secondi di ritardo e avrei potuto farti saltare in aria. Puf!. Niente più Angelo Nero»
Continuò in tono divertito mimando l'esplosione di una bomba.
«Non ti seguo»
Disse lei incrociando le braccia al petto. Lui si sistemò la cravatta turchese senza staccarle gli occhi di dosso nemmeno un secondo.
«Peggio per te»
Concluse avvicinadosi troppo al suo viso, Tessa rimase immobile e io la tirai per un braccio verso di me prendendo il suo posto.
«Drake»
Disse ritraendosi, gli feci un cenno e lui mi rivolse un sorriso.
«Ti sei ridotto malaccio vedo»
Scossi la testa disgustato, poi tornai sui suoi occhi.
«Vedo che c'è chi sta peggio»
Risposi alludendo a lui, infondo allearsi con uno come Ryan significava davvero abbassarsi di livello.
Con lui era sempre stato tutto una sfida, nonostante all'esterno fossimo identici, dentro il mio orgoglio, a differenza sua, mi stava divorando. Sentì la mano di Tessa accarezzarmi la schiena e mi calmai.
Aston si guardò ancora intorno e poi ci lasciò entrare come niente fosse.
Lasciai passare la ragazza e le spostai i capelli indietro.
«Scusami»
Le sussurrai all'orecchio voltandomi e tirando un pugno ad Aston. Lo presi in pieno sul naso e lui gemette portandosi entrambe le mani su esso. Tessa mi si parò davanti e mi appoggiò le mani sul petto spingendomi indietro.
«Ehi calma!»
Esclamò lanciandomi un occhiataccia, sciolsi la mano e lei mi guardò ancora.
Alzai le mani in segno di resa e lei mi diede una pacca sul petto facendomi un cenno d'approvazione.
«Non ne vale la pena adesso»
Disse trascinandomi con lei, la fermai e le sue iridi si fermarono nelle mie, aprì la bocca per parlare ma mi fermai vedendola distogliere un secondo lo sguardo per poi tornare nel mio.
«Ho detto non adesso Drake»
Abbassò la voce e io corrugai le sopracciglia guardando le sue iridi brillare, la vidi sorridere e capì lasciandole un bacio sulla fronte.

Superammo l'entrata ed entrammo in una stanza accanto alla cucina, cominciammo a scendere una lunga scalinata e io seguì Tessa alla cieca, sicuramente lei sapeva dove andare.
Non ho idea di quanti metri stavamo parlando, ma eravamo abbastanza sotto terra, da sapere che quella era una delle poche uscite.
«Aston dove devo andare?»
Chiese, l'eco delle sue parole mi gelò il sangue, ma feci finta di niente.
«Nel suo ufficio»
Rispose lui continuando a scendere con noi.
Il silenzio di Matt non era normale e mi voltai per controllare che andasse tutto bene, lui mi fece un sorriso e io tornai a guardare dritto davanti a me. Mi persi a contare i corridoi in cui Tessa ci aveva fatto svoltare, si entrava in una stanza e si usciva in un corridoio, dal quale nuovamente apparivano altre porte.
«Stai andando a Sud Tessa, devi andare a Ovest»
Lei si voltò all'improvviso e io mi bloccai appena in tempo per non finirle addosso.
I suoi occhi si fermarono su Aston e penso che lui si fosse pentito all'istante di aver proferito parola.
«So dove sto andando, e la mia priorità non è Ryan in questo momento»
Mio fratello rimase in silenzio e io sorrisi notando che la superiorità della ragazza era rimasta la stessa.
Ad ogni angolo c'erano almeno tre Superiori, tutti sull'attenti, immobili come statue in divisa. Uno di questi le si parò davanti e lei si fermò ancora una volta.
«Levati»
Disse fredda, l'uomo non si mosse e peggiorò la sua situazione puntandole l'arma contro. Tessa sembrò sul punto di esplodere, strinse un pugno, ma il soldato ancora non si mosse.
«Lasciala passare»
Gli ordinò Aston con tono autoritario, il Superiore ubbidì e la ragazza sfrecciò come un fulmine, apriva porte e ne sbatteva altre.
«Deve diavolo è!»
Con un scatto fu davanti ad Aston, lui sorrise socchiudendo appena gli occhi.
«Perchè non lo chiedi a Ryan?»
In quel momento capì, stava cercando Dylan.
«Non provare a sfidarmi Aston»
Matt mi si affiancò e mi rivolse uno sguardo.
«Drake calmala»
I suoi occhi trasparenti sembrarono supplicarmi, lui l'aveva vista nel suo peggio, l'aveva vista crollare sul serio e adesso l'ultima cosa che voleva era che le succedesse ancora, annuì e mi avvicinai a lei.
«Rossa lascialo»
I suoi occhi si fermarono nei miei, notai la presa allentarsi e Aston allontanarsi di qualche passo sistemandosi cravatta e camicia.
«Sta bene?»
Chiesi con calma guardando mio fratello, lui esitò qualche secondo poi annuì.
«È come nuovo»
Sbottò infastidito tornado indietro.
Lei sorrise e la vidi rilassarsi.
«Grazie»
Io ricambiai il sorriso e le feci l'occhiolino.
«Mi devi un favore Piccola»
Lei alzò un sopracciglio.
«Le ha già prese, non preoccuparti»
Risi piano e le diedi un bacio sulla mano.
Seguì Aston, ma lei cambiò strada ancora una volta.
«Rossa dove vai?»
Domandai attirando l'attenzione di Aston.
«A liberare Jhona da quella topaia»
Corrugai le sopracciglia, Jhona...l'avevo già sentito quel nome.
Matt corse dietro a Tessa e io alzai gli occhi al cielo seguendoli.

Humans (Sequel of Dangerously)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora