Era passata una settimana, il tempo era uno schifo fuori, non che potessimo uscire più di tanto, ma doveva essere sempre meglio agli allenamenti che ci riservava Aston.
Lo sforzo maggiore era trattenerci nel spaccargli la faccia, ma infondo passare tutto quel tempo con lui mi fece ricredere su molti aspetti.
Mi preparai al fischio di Aston, mentre allineato con Matt e Jhona ci preparavamo per una corsa a metri.
«Credi che la vedrai stasera?»
Domandò Matt sfiorandosi la fronte grondante di sudore, le canotte che portavano, pur leggere, ci sembravano un fastidio. In dieci minuti eravamo già fradici e il fatto che non ci stancassimo mai aiutava Aston a far diventare le ore di allenamento eterne.
«Lo spero, ho bisogno di parlare, è quasi una settimana che non la vedo»
Risposi frustrato partendo come un razzo al fischio di mio fratello.
«Siete lenti!»
Sbraitò sbuffando per poi andarsi a sedere. Percorremmo i 900 metri e ci fermammo incrociando le braccia, come al solito io e Matt arrivammo insieme, mentre Jhona aveva qualche difficoltà a raggiungerci.Alle 20:30 in punto ci sedemmo a tavola, ci era stato dato il tempo per riposare e prepararci alla cena come ogni giorno. Sembrava che Ryan fosse cambiato molto, ma non le sue abitudini.
«Ryan»
Lo chiamai vedendolo intendo a posarsi il tovagliolo bianco sulle gambe.
«Si?»
I suoi occhi azzurri si fermarono nei miei e io distolsi lo sguardo.
«Dov'è Tessa?»
Domandai gettando il silenzio nella stanza, come una secchiata d'acqua gelida improvvisa. L'uomo si passò la lingua sulle labbra e appoggiò i gomiti sul tavolo.
«Dovrebbe essere qui, ma ovviamente non riesce a rispettare le regole»
Mormorò severo con voce ferma, lanciai un occhiata al mio amico e lui alzò un sopracciglio di rimando.
La porta si aprì con forza e un soldato annunciò l'arrivo immanente dell' Angelo Nero.
Tutti ci alzammo e rimasi paralizzato alla sua vista, un corto vestito nero attillato sembrava esserle stato cucito addosso, le lunghe maniche leggere lasciavo in trasparenza alcuni dei tatuaggi che la identificavano dandole un aspetto elegante, non quanto quel paio di altissime scarpe color petrolio che le slanciavano la figura.
Sorrise spostandosi i lunghi boccoli all'indietro sfiorandosi le labbra bordeaux con l'indice.
«Sono lieto di averti tra noi Tesoro»
Lui le porse la mano e lei la prese sedendogli poi accanto.
«Vedo che il biglietto l'hai ricevuto...»
Tessa ignorò il commento aspro dell'uomo e prendendo il bicchiere di vodka in mano nascose un sorriso lanciandomi un occhiata.
Le prime portate cominciarono ad arrivare e chiusi in un leggero silenzio cominciammo a mangiare.
«Che giorno è oggi ragazzi?»
Domandò Ryan strappando un pezzetto di pane nel piatto.
«Venerdì»
Rispose Aston con voce tremante.
Fermai il cucchiaio pieno di minestra a mezz'aria e corrugai le sopracciglia vedendo mio fratello scambiarsi occhiate con Tessa.
«Adoro il venerdì, accadono sempre molte cose divertenti il venerdì»
Continuò l'uomo facendo notare il bicchiere di troppo su cui allungò la mano.
Il silenzio cadde un altra volta e rimase tale fino al dolce, quando la risata di Ryan ci fece gelare il sangue.
Alzai lo sguardo verso Tessa e lei sembrò sfiorare il dolce assente.
«Tesoro»
Pronunciò lui dedicando tutta la sua attenzione alla ragazza apparentemente annoiata, lei alzò lo sguardo e lasciò cadere la forchetta.
«Non dimentichi di consegnarmi nulla?»
Chiese avvicinando la mano al bicchiere e portandosi il vino alle labbra.
«Ho ancora tre giorni»
Rispose ferma lei sfidando i suoi occhi, si spostò i vaporosi capelli indietro e si appoggiò allo schienale incrociando le braccia.
«Tre giorni»
Mormorò l'uomo con una smorfia infastidita, lasciò che un ragazzino gli portasse via il piatto e aspettò un altro po' in silenzio.
Tessa tornò con le mani sul tavolo riponendo il tovagliolo che aveva sulle gambe, fece per alzarsi ma Ryan le piantò un coltello in mezzo alla mano facendo sussultare tutta la tavola.
La ragazza curvò le labbra e chiuse gli occhi prendendo un respiro.
«Non vai da nessuna parte questa sera»
La sua mano era ancora sul manico del coltello, che lentamente spingeva sempre più a fondo, fino a toccare il tavolo sottostante.
«I fogli sono in camera mia, Aston potresti andare a recuperarli?
Secondo cassetto del comodino»
Disse Tessa sfiorandosi il labbro con l'indice e lanciando un occhiata a mio fratello, lui annuì e alzandosi sparì dalla stanza.
I miei occhi saltarono su Matt che ricambiò preoccupato in silenzio finendo il suo vino come niente fosse.
«Come vanno gli allenamenti Comandanti?»
Domandò eccitato Ryan, che ora aveva lasciato il coltello per allentarsi la cravatta.
«Bene»
Risposi esitando e lanciando un occhiata a Tessa che non fece altro che sorridermi dolcemente.
«Mi fa piacere, mi fa piacere, credo che domani assisterò ad una sessione di corsa, sono curioso della velocità che avete raggiunto»
Annuì e i suoi occhi mi fissarono silenziosi per qualche secondo.
«Pensavo di inserire anche Dylan, ha bisogno di fare un po' di pratica a questo punto»
Il tavolo vibrò e i bicchieri tintinnarono, in una frazione di secondo Tessa era a pochi centimetri dal viso di Ryan, la punta del coltello che si era estratta dalla mano puntava la gola dell'uomo, macchiando la sua pelle chiara di sangue.
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Humans (Sequel of Dangerously)
FantasiaSequel di Dangerously. Erano passati sei mesi ormai da quando i due ragazzi si erano concessi a Rayn. La possibilità di essere curati e la libertà che gli fosse stata concessa dopo era la loro unica speranza, ma il tempo, si sa, cambia le persone. U...