#75 Drake

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La bambina tornò a sistemarsi con il viso nascosto nel mio collo e il suo respiro si fece ancora una volta pesante.
«Che diavolo volevi fare?!»
Ringhiò Tessa prendendo il ragazzo per la camicia.
«Dovete ascoltarmi! Voi non sapete cosa state proteggendo!»
Corrugai le sopracciglia e un elicottero attirò la nostra attenzione, un grosso faro ci passò accanto e facendo qualche passo indietro ci nascondemmo sotto agli alberi.
«È una bambina Jhona!»
«Tessa quella bambina è una creazione di Ryan! Non ha niente di umano se non l'aspetto!»
Corrugai le sopracciglia e la ragazza si zittì lasciandolo andare, mi rivolse uno sguardo confusa e si fermò su Ella.
«Che stai dicendo?»
Chiesi infine rompendo il silenzio.
Un rumore attirò l'attenzione del gruppo e ci voltammo in direzione della città ascoltando il brusio che si stava alzando.
«Ora non c'è tempo, dobbiamo trovare un posto sicuro per nasconderci»
Disse Jhona guardandosi intorno.
«Se proseguiamo verso sud tra i boschi, forse potremmo trovare un accampamento di Superiori, e se siamo fortunati ci proteggeranno»
Io annuì e Jhona sembrò d'accordo con le parole di Tessa.
Abbassai lo sguardo e notai che la ragazza stringeva in mano un orsacchiotto di peluche.
«E quello?»
Chiesi alzando un angolo della bocca, lei alzò una spalla e lo guardò sfiorandogli il naso di plastica.
«L'ho trovato nella stanza di quel bambino, ho pensato che ad Ella avrebbe fatto piacere qualcosa con cui giocare»
Io sorrisi e Jhona alzò un sopracciglio.
«Che c'è Jhons, stai diventando sentimentale?»
Lei annuì facendogli il dito medio e io risi entrando dentro il bosco.

Non avendo un sentiero, non sapevo se il nostro andare avanti, potesse assomigliare più ad un girare in tondo, ma comunque della strada l'avevamo fatta.
Avevo lasciato la bambina a Tessa in modo che si potesse allontanare da noi per un po'.
«Vi state affezionando Drake»
Io rimasi qualche secondo in silenzio, Jhona sembrava nervoso con la bambina accanto e non c'era modo di fargli cambiare idea.
«Ella non può essere quello che credi, è solo una bambina Jhona»
Lui alzò un sopracciglio e mi rivolse uno sguardo.
«Le avete dato anche un nome?»
Chiese sconvolto fermandosi all'improvviso.
Io alzai le spalle.
«Me l'ha detto lei come si chiamava! Cosa avrei dovuto fare? Lasciarla in una casa che di li a pochi secondi le sarebbe crollata addosso uccidendola?!»
Alzai la voce e mi portai una mano tra i capelli, ora sentivo che qualcosa non andava e mi stava mandando sui nervi. Gli occhi scuri del ragazzo si fermarono nei miei e io scossi la testa allontanandomi. Jhona mi raggiunse velocemente e guardò Tessa davanti a lei sorridere alla bambina che le stava raccontando qualcosa.
«Voi non riuscite a vederlo, ma lei non è chi pensate che sia»
Disse serio. Io attesi e aspettai che la ragazza sparisse dalla mia vista rallentando il passo.
«Voglio sapere Jhona, basta con le risposte vaghe, dimmi cosa sai»
Lui mi fece un cenno e si fermò in mezzo a quello spiazzo, gli alberi coprivano la flebile luce dell'alba, illuminando appena la zona intorno a noi.
«Ero a San Francisco quando hanno cominciato ad attaccarci, sono scappato come ho visto uno dei miei morire. Mi sono rifugiato poco lontano dalla città e quando pensavo di avere un attimo di tregua due soldati mi hanno catturato»
Disse sfiorandosi la nuca.
«Quando mi hanno portato dentro una casa e mi hanno bloccato al muro pensavo volessero farmi a pezzi come avevo visto fare agli altri, invece hanno cominciato a riempirmi di domande su un certo E-31/32(23/18). Non avevo la più pallida idea di che cosa mi stessero chiedendo, continuavano a menarmi per avere delle risposte che non avevo, fin quando non è arrivato Matt a disfarsi di loro»
Corrugai le sopracciglia e il ragazzo si sfilò un foglio da una delle tasche interne della sua giacca di pelle.
Me lo porse e io lo aprì, faticando a leggerne il contenuto per via della poca luce.
«Che cos'è?»
Chiesi arrendendomi.
«Ragazzi! Che fate? Il solo sta sorgendo, saremo più visibili, è meglio muoversi»
Jhona mi si parò davanti e io nascosi il foglio nelle tasche posteriori dei pantaloni, sistemandomi meglio la felpa sopra.
«Arriviamo»
La ragazza annuì e tornò a dare attenzione alla bambina senza accorgersi di nulla.

Ci impiegammo ancora qualche ora, ma alla fine in mezzo al bosco trovammo un accampamento di tende, con tanto di fuoco e Soldati sparsi ovunque.
Tessa ci frenò il passo ed entrambi ci abbassammo dietro un alto cespuglio. La ragazza fece scendere la bambina, che silenziosa stringeva l'orsacchiotto guardando Tessa con uno strano sguardo incantato.
«Non sono molti, la divisa è nera, sono sicuramente i soldati di Ryan. Vado io»
Disse alzandosi e sfilandosi la pistola dalla fondina, io annuì e la seguì con lo sguardo.
Si fece avanti piano, come se stasse studiando con più attenzione ogni angolo dell'accampamento.
Un Superiore le fece un cenno facendo poi un mezzo inchino, lei sorrise e si strinsero la mano.
Ci fece cenno di avvicinarsi e io presi per mano la bambina che si nascose dietro le mie gambe.
«Sicuro che posso fidarmi di loro Phil?»
Chiese lei all'uomo, lui sorrise buttando un altro pezzo di legno nel fuoco e cedendole la giacca dell'uniforme.
«Tranquilla Angelo, sono i migliori dei miei uomini, non c'è nessuno di corrotto qui»
Tessa gli fece un cenno accettando la giacca e si abbasso per raggiungere l'altezza della bambina.
«Tranquilla Ella, loro sono con noi»
Notai il Superiore fermarsi serio sulla piccola e si inginocchiò chiedendole la mano, la bimba lasciò l'orso strisciare a terra stretto solo per una zampa e appoggiò la sua piccola mano su quella dell'uomo.
«Ti sei svegliata finalmente E-31/32(23/18). Lieto di vedere che ti sia ricongiunta a noi»
Alzai un sopracciglio vedendo la confidenza che Ella diede al Superiore, curiosità che siscitai anche negli occhi di Tessa.

Humans (Sequel of Dangerously)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora