Che confusione attorno a me

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Io:Diego senti devi venire urgentemente qui in via mazzuoli numero 3,sali sul tetto del palazzo con la scritta denixet!
Ti prego fai in fretta è urgente!
Diego:Meg cosa è successo?!
Io:senti te lo spiego appena arrivi,però muoviti!
Diego:okay okay sono lì tra cinque minuti!
Metto il telefono in tasca osservando il corvino ancora addormentato.
Cosa gli è successo da pensare che l'unica soluzione fosse quella?!
È questa la domanda che mi tormenta!
Mi ha fatto uno strano effetto vedere quel ragazzo insensibile esternamente,così fragile!
Diego:MEG,DOVE SEI?
Io:sono qui,anzi siamo qui!
Sento i suoi passi farsi più vicini e vedo i suoi occhi spalancati alla vista di Thomas sdraiato per terra accanto a me
Diego:cazzo Meg che è successo?!
Io:shh non urlare! Tranquillo non è morto! Oh almeno per poco non lo era...
Diego:Meg che cazzo stai dicendo?!
Io:allora,come cominciare....
Sono venuta qua come è mio solito fare e non appena sono arrivata l'ho visto lì sul muretto
Dico indicandogli il posto
Io:in poche parole si stava per buttare.
Diego:no!
Io:si
Dico abbassando la testa verso il corvino
Diego:t-tu gli hai salvato la vita?!
Io non rispondo,in realtà non so cosa rispondergli...
Io:Diego,perché si voleva suicidare?
Qualche anno fa,l'ultima volta che l'ho visto,sembrava che fosse tutto apposto,troppo apposto!
Diego:lui non è mai stato sereno...ora lo porto a casa.
Io:o-okay,ti aiuto!
Di certo da solo non ce la farai
Lui acconsente con un cenno della testa e delicatamente lo svegliamo mettendocelo al collo.
Io:quanto è distante casa sua?
Diego:cinque minuti
Dopo quei pochi ma faticosi minuti raggiungiamo casa sua.
Diego schiaccia il pulsante del microfono e senza ricevere alcuna risposta gli viene aperto il portone di quel palazzo tutto imbrattato dalle bombolette.
Mi fa cenno di salire e così ci affatichiamo con altri tre piani di scale con il corpo di Thomas,sveglio ma impassibile,caricato sulle nostre spalle.
Arriviamo alla porta che presumo appartenga alla casa di Thomas e con delicatezza cerchiamo di entrarci tutti e tre.
Non appena faccio il mio ingresso subito le mie narici vengono infastidite da una forte puzza di fumo.
Diego mi fa strada e arriviamo,dopo aver attraversato un lungo corridoio,alla stanza che presumo sia quella del corvino.
Diego:vieni poggiamolo qui!
Io:okay
E dopo averlo messo sul suo letto,Diego si accascia sul pavimento cominciando a piangere
Diego:stava per uccidersi! Ed io non ero lì con lui!
Dice urlando e prendendo a pugni il pavimento.
Io:diego...
Dico sedendomi accanto a lui e poggiandogli una mano sulla spalla
Io:non è stata colpa tua
Diego:invece si cazzo!
Lui si stava uccidendo piano piano ed io non facevo niente!
E probabilmente oggi voleva dare il colpo di grazia!
Io:cosa intendi dire con "si stava uccidendo piano piano"?
Diego:è troppo lungo da spiegare....grazie per averlo salvato!
So quello che ti ha fatto passare,ma lui è un casino!
Io rimango in silenzio cercando di ragionare su tutto ciò che mi sta dicendo
"Si stava uccidendo piano piano" "io non facevo niente" "lui è un casino"

Io:ma chi è che ci ha aperto? Non c'era nessuno quando siamo entrati in casa
Diego:probabilmente sua madre sarà in camera sua ubriaca come sempre,ignorando che il figlio sta in queste condizioni...
rimango spiazzata da quell'affermazione
Io:è meglio che vada adesso,fammi sapere qualcosa
Diego:si,certo....e grazie
Gli sorrido per poi uscire dalla porta e successivamente da quella casa.
La mia mente è più confusa che mai,non ci sto capendo niente.
È successo tutto così in fretta e improvvisamente!
Mi massaggio le tempie che stanno per scoppiare da un momento all'altro.
Cosa diavolo è successo a quel ragazzo negli ultimi anni?!

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora