È strano come la gente non ti capisca,come si ostini a pesare e vedere le cose solamente dal suo punto di vista non sforzandosi minimamente di provare ad entrare nei panni di un altro.
Ed è altrettanto strano quando alla fine la trovi quella persona che ti capisce,quella luce infondo al tunnel,quel rosso vivido in mezzo ad un nero pece.
E cavolo,devi tenertela stretta quella persona,è l'unica che ti salva.
È una continua ricerca di questa persona,potrebbe essere davanti ai tuoi occhi o a migliaia di chilometri lontano da te.
Ma la senti
Potrebbe anche non essere una persona fisica,che ne so,potrebbe essere una stupida bambola,una foto o come nel mio caso la musica.
Non le ho chiesto di aiutarmi,ma lei lo ha fatto.
E così ha riempito ogni spazio vuoto,ha chiuso le finestre della stanza per non far entrare il freddo,ha scritto pagine del mio diario.
Forse potrebbe aiutare anche thomas...
Forse potrebbe aiutare un sacco di persone...Entro a scuola con un leggero ritardo che per fortuna non provoca conseguenze dato che l'insegnante non è ancora entrata in classe.
Anna:menomale che sei arrivata,prevedevo già una giornata da sola a non fare niente.
Io:eccomi eccomi
Dico sedendomi di fretta accanto a lei.
E così inizia una lunga giornata noiosa e monotona.
Durante l'ora di italiano sento il mio telefono vibrare e maledicendomi per non averlo messo in silenzioso lo tiro fuori dalla tasca.
Per fortuna il professore non l'ha sentito e dunque mi tranquillizzo accendendolo per scoprire chi alle 10:20 di un giorno scolastico mi scrive.
Chi poteva essere se non thomas
Thomas
Stavo pensando..
Io
Proprio adesso?
Thomas
Si,e se ti venissi a prendere fuori da scuola?
Io
Con quale fine?
Thomas
Potremmo mangiare un panino,passeggiare,perderci e ritrovarci in un locale a fare "tunz tunz" con due drink in mano...
Io
Come sei poetico stamattina!
Thomas
Va beh a parte gli scherzi ci stai?
Io
Mh okay
Thomas
Perfetto!Suona anche l'ultima campanella liberandoci da quella giornata noiosa che stava diventando fin troppo lunga.
Esco da scuola cercando thomas ma per colpa della grande massa di ragazzi che vanno avanti e indietro non lo trovo.
Forse sarà in ritardo
Penso tra me e me
Finché qualcuno mi poggia le mani sugli occhi impedendomi di vedere.
Io:dai thomas non fare lo stupido.
Thomas:okay okay,come hai fatto a riconoscermi?
Io:e me lo chiedi?
Dico alzandogli la mano colma di anelli alle dita.
Thomas:okaay,andiamo!
Dice prendendomi una mano e trascinandomi con lui.
Io:dove mi stai portando?
Thomas:non lo so
Io:apposto! Siamo messi bene!
Thomas:te l'ho detto! Perdiamoci!
Io:ma io pensavo stessi scherzando!E il pomeriggio passa così.
Non abbiamo fatto niente,ci siamo persi nel trascorrere del tempo,ed è proprio questo quello che voleva thomas!
Non abbiamo fatto niente di speciale,ma a volte anche le piccole cose rappresentano tutto.
Thomas:sai che giorno è domani?
Io:è il tuo compleanno
Thomas:come fai a saperlo?
Io:io so tutto.
Thomas:ahh non uscirtene con la solita frase banale.
Io:è la pura verità!
Thomas:se la metti così allora è davvero inquietante!
Io:è misterioso!
Dico voltandogli le spalle ed aprendo il portone.Ho già pronto il suo regalo,mi sono impegnata in questi giorni per trovarlo ma non perché non avessi la minima idea di cosa fargli,anzi,l'idea ce l'avevo eccome,bisognava solo trovare quella adatta.
*il giorno dopo*
Thomas:dove stiamo andando?
Io:sempre al solito posto!
Dai dai che adesso c'è anche il tramonto,sbrigati!
Thomas:okay okay arrivo.Arrivati sul solito tetto del solito palazzo ci sediamo e riprendiamo fiato per la corsa appena fatta.
Thomas:perché siamo venuti qua.
Io:partiamo dal fatto che veniamo sempre qua,comunque,devo darti il mio regalo!
Thomas:hai un regalo per me?
Dice guardandomi con gli occhi sognanti di un bambino.
Io:si,ora vado a prenderlo,è un po' grande!
Thomas:mi metti ansia così!
Io:tranquillo tranquillo
Vado nel retro dello sgabuzzino presente sul tetto e tiro fuori un grande pacco lungo dalla forma insolita.
Io:tieni
Thomas:ma che cosa cavolo è?
Io:attento ad aprirlo.
Ovviamente non mi ascolta come sempre e comincia a strappare la carta come se non ci fosse un domani.
Thomas:non ci credo!È una chitarra!
Io:si thomas,è davvero una chitarra
Thomas: ma ma
Io:niente ma,è tua!
Lo vedi che c'è scritto qua
Divo indicandogli la parte inferiore della chitarra.
"You can do it"
"Puoi farlo"
Si thomas
Puoi farlo!***********************************
Ciao a tutte,volevo dirvi che non sto aggiornando perché sono piena di verifiche!
Per fortuna questa settimana dovremmo concluderle tutte e quindi troverò il tempo di scrivere!
Inoltre domenica scorsa ho incontrato thomas,e boh ora sono entrata nella fase di depressione post instore.
E voi avete mai incontrato thomas?
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Segui il suono//Thomas Bocchimpani
FanfictionThomas:No no! Tutti mi odiano! Anche tu! Disse con un tono rabbioso ma pronto a scoppiare a piangere da un momento all'altro Lo abbracciai Io:io non ti odio Gli sussurrai all'orecchio Lui cadde a terra scoppiando in un pianto isterico. Mi poggiai s...