L'inizio dei guai

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Appena arrivata noto un po' di gente fuori dal locale,seduta sul marciapiede che sorseggia un drink mentre si intrattiene con una sigaretta in bocca o con la compagnia di qualche ragazza con minigonna e tacco 12.
Supero la porta d'ingresso guadagnandomi l'attenzione di alcuni ragazzi poggiati sulle pareti e probabilmente già brilli,ma proseguo ignorandoli e guardandomi attentamente attorno nella speranza di trovare thomas
X:ei vuoi qualcosa da bere?
Mi chiede un ragazzo distraendomi dalla mia ricerca.
Lo seguo mentre va dietro al bancone e mi siedo su uno sgabello.
Io:si,ehm,qualcosa di analcolico,scegli te
X:uu abbiamo una brava ragazza qui!
Io:direi più una ragazza prudente
Gli rispondo mentre mi porge il bicchiere sul bancone
Bevo un sorso e lo ingoio giù a fatica a causa del pessimo sapore.
Poi rivolgo il mio sguardo al barista impegnato a pulire con un panno i bicchieri e ad osservare la loro lucentezza davanti alla luce delle lampade.
Io:senti per caso è passato di qui un ragazzo abbastanza alto,pelle chiara,con un gran ciuffo di capelli neri tirati all'insù?
X:thomas!
Io:si proprio lui
X:si non è la prima volta che viene qui.
È stato qui circa un quarto d'ora fa,ha alzato un po' il gomito,e mi ha parlato tutto il tempo di una ragazza:capelli rossi,lentiggini,occhi verdi e terribilmente bella.
Tu le somigli
Dice facendomi un occhiolino
Io:sai dove è andato?!
X:non era molto in se,mi ha detto che sta andando a casa di quella ragazza...se fossi in te mi sbrigherei
A quelle parole mi alzo di fretta dallo sgabello,lascio i soldi sul bancone e corro verso l'uscita.
Cammino più velocemente possibile sperando che non sia già arrivato a destinazione ma presumo che a causa dell'effetto dell'alcol cammini piuttosto lentamente.
Giro l'angolo e subito noto una persona poggiata sul muro di mattoni della libreria e nonostante la luce fioca dei lampioni non permette una completa visuale,riesco a riconoscerlo.
Io:thomas!
Lui si gira verso di me e rimane immobile mentre io lo raggiungo
Io:oh menomale che ti ho trovato
Vieni ti porto a casa.
Thomas:no i-io non voglio andare a casa.
Dice con un tono lento e ammosciato sufficiente a far capire che è ubriaco.
Io:dai vieni
Dico mettendo il suo braccio sulle mie spalle.
Thomas:h-ho d-detto che non voglio andare a casa.
Io:invece ci andiamo,su muoviti.
Thomas:no meg io t-ti devo dire un-a cosa.
Io:si me la dici mentre andiamo
Dico trascinandolo con me
Thomas:NO CAZZO
Urla per poi sbattermi al muro
Io:t-thomas sei ubriaco,andiamo a casa
Dico con voce tremante.
Lui mi tiene ferma contro il muro con gli occhi puntati sui miei
Thomas:NO NO! Adesso t-tu mi devi ascoltare.
Dice per poi mettermi una mano sulla guancia.
Thomas:t-tu hai...allo stesso tempo rovinato e migliorato la mia vita!
E cazzo,adesso io sono così confuso.
non ci capisco più niente.
Dice portandosi le mani tra i capelli
Io:thomas ma di cosa stai parlando?
Thomas:di questo...
È poi è un attimo
Le sue labbra sulle mie
Ed è lì che iniziarono i guai...

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora