Scelte

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La valigia è stra colma di vestiti,scarpe trucchi e cianfrusaglie varie.
Sono quel tipo di persona che quando fa un viaggio porta sempre più cose dell'indispensabile,questo perché ho sempre bisogno di scegliere.
Sarebbe troppo noiosa la mia vita senza decisioni da prendere,giuste,sbagliate ma infondo chissene frega e andiamo avanti.
Nella vita di tutti i giorni le scelte ci sono sempre,cosa mangiare,come vestirsi, partendo dalle più basilari per poi arrivare magari alla scuola da frequentare o dove andare in vacanza.
Siamo le scelte che prendiamo e siamo anche tutte le conseguenze che ne derivano.
Per quanto cerchiamo di respingerle queste rimarranno sempre cucite addosso a noi,nel bene e nel male.
Così carico l'ultimo zaino in spalla prima di chiudere la porta di casa che ormai è quasi rotta per tutte le volte che l'ho sbattuta quando ero arrabbiata.
Thomas:ma quanta roba hai portato?!
Esclama osservando il mio bagaglio.
Io:ei a me non bastano tre canottiere e due costumi da bagno,ho bisogno di almeno quattro pantaloncini e rispettive magliette,due tutine,una per andare al mare e una per la sera,due costumi da bagno più uno intero nel caso andassimo in piscina e poi due ciabatte,un paio per il mare e l'altro per stare in casa e non contiamo i trucchi,la spazzola,le piastre e le scarpe abbinate ad ogni outfit.
Thomas:ora che hai finito di farmi l'elenco delle cose che ti sei portata possiamo andare?
Io:direi di si
Arrivati alla stazione cerchiamo il binario del nostro treno trascinando le valige per tutte le scale.
Thomas:ce la fai? Vuoi che te la porto io?
Io:che gentilmen,comunque no ce la faccio da sola.
Una volta trovato il nostro treno ci accomodiamo sui primi posti liberi che troviamo.
Io:quanto tempo ci dovremmo mettere più o meno?
Thomas:non so...due ore penso
Io:ottimo,che cosa si fa?
Thomas:ehm non lo so

Alla fine le due ore di viaggio sono passate come niente,sarà perché quando si viaggia in compagnia il tempo passa più in fretta.
Adesso siamo arrivati in hotel dove stiamo lasciando tutta la nostra roba per scappare nella prima spiaggia libera che troviamo.
Thomas:non è fantastico qui?!
Esclama mettendo un braccio attorno alle mie spalle.
Io:si
Rispondo chiudendo gli occhi e godendomi quell'aria fresca che muove le foglie delle palme rendendo l'atmosfera più tranquilla.
Io:guarda,il mare!!
Dico indicando quello spiazzo azzurro che si intravede infondo alla strada.
Così comincio a correre come una bambina entusiasta verso la fine della strada trascinando thomas con me che non può far altro che sorridere per il mio atteggiamento.
Una volta arrivati con il fiatone davanti al muretto che ci separa dalla spiaggia
Thomas:prima tu
Così metto un piede sulla sabbia seguito dall'altro.
Cammino lentamente come se la sabbia inghiottisse i miei piedi finché non arriviamo all'enorme bagnasciuga ricoperto di schiuma salina.
Thomas:da quanto tempo non venivi al mare?
Io:due anni credo
Grazie di avermici riportato
Thomas:di niente sussurra al mio orecchio circondandomi i fianchi
Thomas:è quasi ora di pranzo,andiamo?
Io:okay

Io:cioè,tu mi stai davvero dicendo che sei allergico ad un certo tipo di legno?!
Thomas:te lo giuro!
Io:HAHAAHHAAH
Thomas:non c'è niente di divertente
Io:invece si
Continuo addentando il mio toast
Io:cosa facciamo oggi pomeriggio?
Thomas:non lo so,potremmo andare a farci un bagno oppure passeggiare.
Io:io opto per andare in spiaggia.
Thomas:va bene

Io:dai dai vieni
Urlo al corvino dimenandomi tra le onde del mare.
Thomas:arrivo
Esclama correndo verso il bagnasciuga e tuffandosi subito in acqua.
Non so spiegare come mi sentivo.
Solo sapevo di essere nel posto giusto,con la persona giusta al momento giusto.
Non capita spesso,ma quando succede questi attimi bisogna tenerseli stretti nella mano.
Si vive di questi momenti non perché capitano ma perché li scegliamo.
E ogni volta che provo questa sensazione sento di aver fatto la scelta giusta,è la miglior ricompensa che tu possa ottenere.
Non pensare a cosa è andato storto,tutto nella vita andrà storto ma siamo noi a decidere se questo ci deve abbattere.

Io:cosa si fa qui la sera?
Thomas:di solito ci sono delle feste,oppure si fanno le passeggiate sul lungo mare.
Io:ahh che bello
Esclamo correndo verso la porta della nostra camera.
Thomas:io vado a fare la doccia
Io:okay,ma fai veloce che la devo fare anch'io.
Una volta fatta la doccia entrambi ci cambiamo e usciamo.
Passeggiamo per il lungo mare,mano nella mano,come una coppia di anziani e l'idea non mi dispiace affatto.
Solo quando ci sediamo su un muretto a gustare il nostro gelato ci accorgiamo della presenza di due ragazzi,più precisamente un ragazzo e una ragazza che ci affiancano nella panchina accanto.
X:anche voi passeggiatina serale?
Domanda il ragazzo
Thomas:si,in effetti non è stata una brutta idea,guarda che cielo!
Esclama più per se stesso che per gli altri.
X:si hai proprio ragione
Dice la ragazza
X:comunque piacere,io sono andrea e lei la mia ragazza alice
Thomas:piacere io sono thomas e lei è la mia ragazza,Meg
Dopo esserci presentati passiamo i seguenti successivi dieci minuti a parlare del più e del meno.
Poi noto una cosa strana,Andrea si infila una sigaretta in bocca ma non la accende,la tiene tra i denti quasi come per gustarsela.
Io:come mai non la accendi? La sigaretta intendo
Alice:oh,è una metafora dice lui
Andrea:non avete mai visto colpa delle stelle?
Metti in bocca qualcosa che può ucciderti ma non le dai il potere di farlo,non accendendola
Io:osservazione interessante
Alice:io la trovo scontata

Sono le due di notte e thomas è crollato non appena siamo arrivati in camera.
Io non riesco a dormire,forse per il troppo entusiasmo della giornata appena trascorsa o chissà,magari ho troppi pensieri che frullano per la testa.

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora