You are strong

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È sorprendente come le persone possano avere due personalità così diverse ma che si mescolano omogeneamente l'una con l'altra.
Come due facce di una medaglia che ruota su se stessa e non si ferma mai.
E poi la medaglia te la porti sempre sul cuore...
È d'altra parte stancante dover accettare questo continuo scambio di identità,come se dovessi sostenere sulle spalle un'asse di legno con appeso da una parte un mattone e dall'altra una piuma.
È tutto fottutamente sbilanciato ma è come se ti stesse bene,come se la strada che percorri con questo peso portasse ad un bel posto,diverso per ognuno ma speciale per tutti.
Thomas:a che stai pensando?
Mi richiama il corvino
Io:niente di importante
Mi guarda più attentamente inarcando le sopracciglia
Io:davvero!
Thomas:okay okay
Stringe la sua mano alla mia dondolandole come fanno i genitori con i bambini.
Io:tu ci pensi mai al futuro?
Thomas:che domandona!
Io:rispondi
Thomas:a volte si
Io:e dove ti vedi?
Thomas:qui,a studiare la mattina e passare la notte con la mia ragazza
Gli sorrido osservarvando la serietà con cui dice queste parole.
Io:e chi sarà la tua ragazza?
Thomas:beh,spero vivamente che rimanga la stessa che adesso ho in parte.
Io:noi non siamo ufficialmente fidanzati
Puntualizzo io
Thomas:come no?
Io:beh non me l'hai mai chiesto
Thomas:pensavo fosse scontato...
Ma perché voi ragazze avete sempre bisogno che ve lo si venga detto?!
In seguito si inginocchia davanti a me prendendomi le mani
Io:thomas che stai facendo?
Thomas:tu margherita abrami vuoi essere la mia ragazza finché il tempo,la crescita e i diversi indirizzi di studio non ci separeranno?
Io:scemo
Dico ridacchiando
Thomas:lo prendo come un si
Dice alzandosi e premendo le sue labbra sulle mie.
Io:spostiamoci dalla strada almeno!
Dico staccandomi leggermente
Thomas:buona idea
Dice per poi prendere le mie mani e trascinarmi sul marciapiede e in seguito continuare a baciarmi.
Thomas:serve anche l'anello?
Io:mhh sai non mi starebbe male
Dico ironica alzando l'anulare sinistro.
Io:sei pronto per stasera?
Thomas:certo,è solamente una cena con tuo padre e la sua fidanzata
Io:ohhh magari fosse così semplice...
Thomas:che intendi?
Sei spaventata per tuo padre?
Io:no,lui è un pezzo di pane,ma la sua fidanzata no!
Dico arrivando dritta al punto
Io:odio la sua fidanzata,è una stronza,una bastarda...
Thomas:okay okay basta
Dice mettendomi una mano sulla bocca.
Thomas:vedrai che me la caveró alla grande...ce la caveremo alla grande!
Si corregge in seguito
Io:speriamo
Dico per poi entrare nel cancello
Thomas:wow sembra una reggia!
Io:si appunto,quella della strega di biancaneve
Thomas:su,spirito positivo!
Dice mettendomi le braccia sulle spalle.
Entriamo in casa e subito viene ad "accoglierci" quell'antipatica di Sonia che non appena ci vede ci invita freddamente a toglierci le scarpe.
Una volta arrivati in camera mia chiudo la porta a chiave poggiandomi su di essa.
Thomas intanto si guarda in giro toccando oggetti a caso mentre continua a fissare il paesaggio all'esterno della grande vetrata.
Io:bello neh?
Thomas:molto
Sento bussare alla porta e successivamente la voce di mio padre che ci invita a raggiungerlo a tavola.
Una volta a tavola la situazione è alquanto imbarazzante:io e thomas seduti da una parte e mio padre e la sua compagna di fronte a noi.
Sembra quasi una guerra,una fazione contro l'altra pronta a lanciarsi bombe a vicenda.
Ed io chiaramente intenzionata a vincere.
Lucia:allora thomas raccontami,che scuola frequenti?
Dice poggiando i gomiti sul tavolo e sostenendo la sua testa con un pugno sotto il mento.
Fa un sorriso lungo fino alle orecchie e gli occhi enormi e stra truccati sono rivolti verso Thomas che un po' in imbarazzo risponde alla domanda.
Lucia:ahh che bella scuola,e dimmi dove vivi?
Che schifo,sembra quasi che ci stia provando con lui.
Thomas:nel quartiere qua accanto
Lucia:beh è molto vicino,allora puoi venirci a trovare altre volte,anche senza Margherita.
Ecco un'altra cosa che odio di lei:mi chiama Margherita,quasi per darmi fastidio visto che è a conoscenza del fatto che preferisco essere chiamata Meg
Io:magari è meglio se viene qui quando ci sono io,sai potrebbe finire in mani sbagliate...
Dico guardandola con aria di sfida
Lei non replica,mi lancia un'occhiataccia e addenta il suo panino.
Intanto mio padre e thomas stanno zitti a guardarci,incapaci di dire o fare qualcosa,come se fossimo due pazze irrecuperabili.
Lucia:Sai thomas dovrei presentarti mia nipote,ha un anno in meno di voi ma è molto carina,ti piacerà.
Thomas:ehm...
Io:peccato che lui sia già impegnato
Replico rispondendo al posto suo
Lucia:e chi è la fortunata?
Sono sicura che la mia bellissima nipote sia molto più carina
Si vede che lo ha fatto apposta,e thomas se ne accorge non appena vede le mie mano stringersi in pugni sotto al tavolo.
Thomas:in realtà signora,la ragazza con cui sto è meravigliosa,e non potrei chiedere di meglio
Gli sorrido ricambiata da lui
Lucia:beh quando sarai libero fammi un fischio!
Papà M.:Lucia ti prego...
La riprende lui
Io:beh abbiamo finito,noi andiamo in camera.
Dico trascinando thomas con me.

Io:ma l'hai vista?! Lo faceva apposta,per infastidirmi
Thomas:adesso non pensarci più
Dai vieni qui
Dice invitandomi a sedermi accanto a lui sul letto.
Mi avvolge con le braccia strofinandomi le spalle.
Thomas:lo sai che ho occhi solo per te
Io:si lo so ma quella non si capiva se volesse farti stare con la nipote o con lei stessa.
Quanto la odio...
Thomas:dai stenditi,magari l'incazzatura ti passa
Faccio ciò che mi dice mentre lui si stende accanto a me avvolgendomi la vita.
Io:lo capisci perché non posso vivere qui?
Non sono pazza è lei che me lo fa diventare!
Thomas:si Meg,lo so,ma puoi farcela
You are strong (tu sei forte)
Mi sussurra all'orecchio poco prima che mi addormentassi.
Mi lascia un bacio sulla fronte ed esce dalla stanza,soffermandosi un'ultima volta sullo stipite della porta,come per scattare un immagine di quel momento nella sua testa e fissarlo nei suoi ricordi.
È bello se ci pensate,fotografare i piccoli momenti per tenerseli al sicuro,solo per se,e una volta archiviati poterli tirare fuori dalla raccolta e sorridere nel riguardarli.

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora