Fotografia

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Thomas:lo so che ho esagerato,ma per una volta si può alzare il gomito!
Io:questo ragionamento per te non vale perché entrambi sappiamo che non lo fai per una volta.
Thomas:ti prego perdonami,ti prometto che imparerò a controllarmi
Io:io pensavo lo avessi già fatto...
Thomas:vorrei che per una volta mi dassi un po' più di fiducia.
Io:questa è l'ultima opportunità che ti do
Capito?
Thomas:capito
Il mare non è mai stato così calmo e le onde che lo rivestivano si sono traferite dentro di noi.
Thomas:dai non mettere il broncio e godiamoci questa vacanza
Mi sussurra all'orecchio mentre i nostri corpi si stringono in un abbraccio.
Io:okay
Thomas:okay

Io:sai Andrea è interessante,"metti in bocca qualcosa che può ucciderti ma non le dai il potere di farlo"
Dico recitando la "sua" metafora
Thomas:dovrei essere geloso?
Io:ma che dici!
È solo interessante
Solo questo
Tu sei centomila cose in più
Gli dico prendendogli la mano
Lui mi accenna uno di quei sorrisi lievi che mi incantano ogni volta di più,del tipo dolci e frettolosi ma distratti e sinceri che "no solo una zolletta di zucchero nel caffè" perché ti vuoi godere l'intenso e amaro retrogusto.
Lui aveva un retrogusto di felicità con qualche folata di vento gelido e un colore arancione che veniva inserito lì così a caso perché altrimenti risultava tutto troppo noioso e poco figo.
Io:qual è il tuo colore preferito?
Thomas:il nero,perché?
Io:boh penso che i colori rappresentino ciò che..
Thomas:siamo dentro?
Mi interrompe lui
Io:no,ciò che vogliamo essere
Thomas:quindi secondo te io cosa vorrei essere?
Io:secondo me un'artista,o qualsiasi altra cosa,il nero sta bene con tutto.
Thomas:e qual è invece il tuo colore preferito?
Io:non so,il rosso e anche il bianco forse.
Su illuminami,illustrami che cosa voglio essere!
Thomas:perché non me lo dici tu?
io non ho ancora capito cosa sei adesso.
Io:non lo so,il rosso mi sa di viaggi
Thomas:tutto qui?
Io:tutto qui
Mi avvicina a lui che accosta i nostri volti e soprattutto le nostre labbra che sono ad un millimetro dallo scontrarsi.
Thomas:per me vuoi essere te e basta.
Rosso come i tuoi capelli e bianco come la tua anima.
Sorrido sulle sue labbra che vengono catturate in un lento bacio da quelle di thomas.
Thomas:andiamo?
Io:mh mh
Ci incamminiamo verso la spiaggia che oggi sembra più vuota del solito nonostante il tempo sia magnifico.
Thomas:come mai c'è così poca gente?
Io:non è ho idea
Thomas:meglio così
Dopo un breve bagno ci riposiamo sotto l'ombrellone sorseggiando una granita all'anguria.
Thomas:ma il tuo colore di capelli è naturale?
Io:certo,che credi!
Thomas:che ne so,non ce ne sono molte di ragazze con i capelli rossi,sei tipo rara
Io:beh,grazie lo prendo come un complimento
Thomas:e per rara intendo anche su altre cose
Io:ad esempio?
Thomas:ad esempio il tuo modo di aiutare le persone.
Cazzo Meg,quasi un anno fa ero un coglione che non studiava mai,i miei dubbi erano "ubriacarsi in discoteca o farsi una canna al parco?"
Non avevo amici oltre a Diego e non avevo una vita che potesse essere definita tale a tal punto che stavo per porle fine.
Io:Thomas non parliamo di questo adesso...
Thomas:perché no Meg?!
Tu sei stata un miracolo,mi hai salvato da quel baratro in cui stavo per cadere e mi hai fatto capire che l'oblio può anche fottersi.
Ora sono una persona fantastica
Esclama orgoglioso di sé.
Io:ei non esagerare ahah
Thomas:sei stupefacente Margherita Abrami e sono davvero fortunato ad averti al mio fianco.
Gli prendo una mano allungandomi verso di lui,osservandolo mentre si avvicina quasi come se fosse riuscito a prevedere quello che stavo per fare io.
Io:Thomas io sono stata lì a sussurrarti qualcosa nell'orecchio,per il resto hai fatto tutto da solo.
Tu dici che sono stata un miracolo nella tua vita ma in realtà è stato reciproco.
Mi fai bene,davvero e mentre all'inizio pensavo che il destino avesse sbagliato ingredienti per fare la torta poi ho notato che cercava di fare qualcosa di particolare,di alternativo e la ciliegina sulla torta ce l'abbiamo messa noi.
Okay momento sentimentalismo finito.
Andiamo a mangiare?
Lui mi guarda un po' deluso,come se avessi rovinato quel magico momento e sinceramente ha acceso in me un rapido senso di pietà che è svanito non appena mi ha fatto un bel sorriso per poi stringermi tra le sue braccia.
Thomas:ho un'idea
Io:spara!
Thomas:perché stasera non veniamo qui a vedere il tramonto e poi restiamo fino a notte tarda? poi quando ci stanchiamo ce ne andiamo
Io:direi che è un'ottima idea!

Io:dai muoviti o ci perderemo il tramonto!
Thomas:un attimo!
Prendo il telo da spiaggia.
Mentre camminavamo sotto le palme non potevo non sentirmi in California, con quel cielo un po' lilla che se non lo catturi in una foto ti senti in colpa mentre a pensarci tanto tempo fa questi momenti si vivevano e basta solo con i propri occhi e non c'era il risentimento di non poterlo far vedere agli amici quando lo si raccontava perché non c'era obbiettivo migliore del proprio ricordo e non c'era vista migliore delle proprie parole.
Capisci che intendo no?
Le persone raccontavano ciò che vedevano e lo esprimevano con un'emozione tale che le fotografie possono anche rimanersene nell'album pieno di polvere.
Ora è certamente tutto più semplice ma i sentimenti,le emozioni,quelle no,non si possono semplificare.
Seduti sulla spiaggia pensiamo a quanto possa essere infinito questo momento e a quanto questa infinità possa scivolare tra le dita,ma se mai ci fosse una fine al sistema numerico,se mai ci fosse una fine all'universo,se mai ci fosse una fine a quella retta,beh,noi saremmo la fine dell'infinito più bella che ci possa essere.
E se due stelle dovessero scontrarsi o due persone morire o due sassi essere lanciati in acqua o una ruota panoramica finire il giro noi potremmo essere quel finale perfetto che nessuno si aspetta,che neanche noi ci aspettiamo ed essere quel tramonto mozzafiato che vedi in fotografia,ma hey,magari le foto un'altra volta okay?

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora