Là fuori

535 50 3
                                    

Professore:cosa volete fare da grandi?
Ahh questa è la domanda che mi faccio sempre anch'io.
Insomma sono al terzo anno di liceo! Tra due anni uscirò da qui con alle spalle un percorso scolastico di ben 13 anni e due esami di stato affrontati!
Non so davvero cosa mi piaccia fare,cosa mi appassiona veramente!
E lo so che ho ancora un sacco di tempo per capirlo...ma continuando a rimandare il tempo passa in fretta.
Ahh questo tempo!
È così maledettamente astratto!
Vorrei toccarlo,vederlo,percepirlo...
Vorrei chiuderlo in una boccetta di vetro!
Professore:allora nessuno vuole rispondermi?...dai Meg dicci! Cosa vuoi fare da grande?
Io:ehm in realtà non lo so...sono ad un punto della mia vita in cui voglio riflettere su ciò che mi piace e non piace fare...
Professore:ho capito,qualcun'altro?
Drin drin drin drin drin drin
Quella campanella deve essere odiata da tutti i professori...suona sempre nel mezzo del loro discorso.
Ora c'è ricreazione,e come sempre prenderò una cioccolata e starò in classe,tutto il tempo.
È così triste!
E oh cavolo quanto vorrei che qualcuno stravolgesse la mia routine!
Ma neanche oggi il principe azzurro viene a salvarmi.
O quasi...
Sono andata a sbattere contro una ragazza che mi ha rovesciato il suo caffè addosso ed ora sono in bagno a cercare inutilmente di levare quella grande macchia marroncina dalla mia felpa color turchese.

E anche questa giornata scolastica è finita,certo poteva finire meglio e non con una macchia enorme al centro della felpa e un odore di caffè dappertutto.
Oggi io e Thomas ci siamo messi d'accordo che passeremo tutto il pomeriggio insieme a studiare sulla terrazza.
Cavolo...in una velocità impressionante si è trasformato dal MIO posto al NOSTRO posto.

Io:ciao Mamma
Mamma:ciao Meg,il pranzo è sul tavolo,io devo scappare a lavoro tornerò sta sera.
Io:okay,era prevedibile
Sussurro tra me e me.
Ultimamente è sempre fuori,e non sono stupida...non mi può ingannare con la scusa del lavoro!
Lo so che esce con qualche uomo,ma infondo non mi da fastidio! Come mio padre sta con un'altra donna,anche se odiosa,anche lei ha il diritto di rifarsi una vita!

Thomas:a che pensi?
Io:oh come?
Thomas:a che pensi? Stavi lì distratta a guardare chi sa cosa!
Io:oh solo a mia madre.
Mi nasconde qualcosa...lo sento
Thomas:e allora scopri cosa ti nasconde!
Io:non è così facile...
Ahhh non me ne esce nessuna!
Thomas:di espressioni dici?
Io:si,sono impossibili
Thomas:fammi vedere.
Gli passo il quaderno e lo osservo attentamente mentre si concentra a capire le espressioni.
Thomas:non sono difficili...sbagli solo a fare i calcoli,sei così distratta!
Vedi...23x+144x fa 167x e non 165x come hai scritto tu!
Poi è ovvio che se non cambi i segni non fai le operazioni giuste e le sbagli.
Io:cavolo hai ragione è 167 non 165!
Che stupida!

Il pomeriggio passa abbastanza in fretta e al solito orario mi apposto per osservare le solite persone fare le solite cose.
Io:sai è così inquietante! Ogni giorno ripetono le stesse cose...è come se un giorno si ripetesse all'infinito!
Tutto così uguale,tutto così monotono!
Thomas:e non ti stanchi a riviverlo sempre?
Meg puoi cambiarlo,ma tu non ti muovi...o forse non ti vuoi muovere?
Rimani sempre qui,in questo posto.
Ma là fuori...
Dice aprendo il braccio destro e indicandomi tutta la città
Thomas:è pieno di tante cose che aspettano di essere vissute da te!
Io:ma il mio "là fuori" e proprio qui!
Non mi serve fare tutto ciò che questo mondo ha da offrirmi.
Questo posto è magico,qui provo tutte le emozioni che si possono provare là fuori.
Questo è il mio "là fuori"

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora