"Hai rovinato tutto"

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Mamma:ei dove pensi di scappare?!
Dove sei stata tutto questo tempo?!
E cosa sono quei segni sulle braccia?!
Urla con la sua voce stridula
Io:la smetti di farmi trentamila domande contemporaneamente?!
Mamma:come ti permetti di parlarmi in questo modo?!
Abbassa la cresta ragazzina!
Io:io comincerò ad avere rispetto per te quando tu lo avrai per me!
È questo il problema mamma...non c'è rispetto reciproco...così non funziona!
Dico abbassando il tono della voce e sbattendo la porta alle mie spalle.

"E chiudere la porta per lasciare il mondo fuori dalla stanza"

Accompagnata dalle note di "sono solo parole" di Noemi,mi butto sul piumone bianco chiudendo gli occhi che sento pesanti per la stanchezza.
Ma non riesco a prendere sonno,continuo a pensare a ciò che è successo oggi...
Non so chi tra me e Thomas sia più sotto shock

DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN DRIN

Quella cavolo di sveglia continua suonare infastidendo il mio sonno profondo.
Odio quando non mi ricordo di essermi addormentata,ieri mi sono solo sdraiata sul letto ancora vestita e truccata ma non intenzionata ad addormentarmi e stamattina eccomi qui:trucco sbavato,capelli arruffati e il solito mal di testa.
Lentamente mi alzo,togliendomi quei vestiti ormai stropicciati e scegliendone di nuovi da indossare.
Vado in bagno dove do una sistemata alla mia faccia e ai miei capelli.
Zaino in spalla e auricolari aggrovigliati in mano e sono pronta per passare un'altra fantastica giornata di scuola!
Se solo non fosse ironico...
La mia scuola non è molto distante da qui per questo posso raggiungerla tranquillamente a piedi.
Non è un granché come edificio scolastico:una struttura molto grande,colma di studenti ma triste dentro.
Nessun giardinetto,solo un piazzale in cemento situato all'ingresso con qualche alberello piantato qua e là.
Faccio un tecnico turistico,lo trovo abbastanza interessante...
Si credo abbiate capito che sono una persona ironica!
Entro dall'ingresso principale e raggiungo la mia classe suppongo ancora vuota dato l'orario.
Mi siedo al solito banco e tiro fuori il libro di storia per ripassare.
Proprio mentre ero arrivata all'argomento "Cesare e il popolo degli Elvezi" sento qualcuno aprire la porta della classe e sbatterla con violenza.
Mi giro preoccupata scorgendo la figura di Anna,una mia compagna di classe con cui avrò scambiato in tutti questi tre anni si e no due parole.
Anna:oh scusa pensavo non ci fosse nessuno
Dice buttando a terra il suo zaino
Io:tranquilla
Dico per poi voltarmi e riprendere il mio ripasso
Ma qualcosa mi spinge a rigirarmi verso di lei notandola con la testa bassa e le mani infilate nei suoi ricci castani
Io:ei
Dico alzandomi e raggiungendola
Io:ehm...è tutto a posto?
Lei all'inizio mi guarda stranita ma poi abbassa la testa verso il banco
Anna:no,per niente
Io:che è successo?,sempre se vuoi raccontarmelo...
Anna:sai,sembra quasi una fiction televisiva...il mio ragazzo mi tradisce con la mia migliore amica...
Rimango a bocca aperta nel sentire quelle parole
Io:ma...
Anna:senza parole vero?
Io:si molto
Conoscevo un po' Alessio e non me lo sarei mai aspettata da lui
Anna:ti rendi conto? Le persone più importanti della mia vita mi facevano questo alle spalle! Ho vissuto gli ultimi mesi nella menzogna!
Tiro verso di me la sedia infilata sotto il banco sedendomi accanto a lei.
Io:ne hai già parlato con lui?
Anna:si,l'ho lasciato proprio stamattina...perché i maschi sono così?
Sembra quasi che non provino sentimenti!
Io:sai,penso che loro siano quasi più fragili di noi ragazze ma si ostinano sempre ad indossare questa maschera da persone dure e forti!
Anna:detta brevemente sono delle teste di cazzo!
Io:a volte!
Dico accanandole un sorriso
Il suono della campanella interrompe la nostra conversazione costringendomi a tornare al mio posto.
La giornata scolastica passa sorprendentemente in fretta e alle 13:00 in punto sono già fuori da scuola.
Mentre aspetto il verde per attraversare la strada sento un dito picchiettarmi la spalla.
Anna:ei ciao Meg...ehm...senti ti va di andare a mangiare fuori..sai non ho voglia di tornare a casa,ieri ho litigato con i miei
Io:oh certo...anche io ho litigato con mia madre e in questo momento è l'ultima persona che ho voglia di vedere!
Anna:fantastico! Andiamo a mangiare nella piadineria qui vicino?
Io:si okay

In quelle due orette che ho passato con Anna ho scoperto che è una persona davvero profonda,è incredibile che ci siamo ignorate per tutti questi anni...
Ma nonostante questo il pensiero che mi balena in testa da ieri non se n'è ancora andato.
E così su due piedi,senza neanche fermarmi per riflettere sull'azione che sto per fare,svolto l'angolo in direzione della casa del corvino.

Dovrebbe essere questa
Penso ricordandomi della porta tutta imbrattata di viola e nero.
Il portone è già aperto così salgo e raggiungo il terzo piano.
Con l'aiuto dei cognomi scritti sui campanelli trovo l'appartamento che stavo cercando.
Suono e attendo che qualcuno mi apra la porta...
Sento dei passi avvicinarsi e la serratura girare e non appena la porta si apre rivela il volto di una signora dai capelli biondi con una sigaretta tra le dita e gli occhi rossi.
Io:ehm salve sono un'amica di Thomas
L'affermazione suona più come una domanda.
Io:ehm comunque,volevo sapere se era in casa...
Lei mi scruta dalla testa ai piedi per poi farmi segno di entrare.
Mi indica la porta della sua stanza e si ritira in salotto.
Raggiungo in fondo al corridoio la sua camera per poi bussare lentamente e sentirmi rispondere un "avanti" poco convinto.
Faccio il mio ingresso notando subito la sua figura appoggiata sulla testiera del letto.
Thomas:ma...che ci fai tu qui?
Rimango sbigottita da quelle parole
Io:"grazie Meg per avermi salvato la vita esserti quasi uccisa per riportarmi a casa"
Dico con tono ironico
Thomas:di cosa ti dovrei ringraziare...potevo mettere fine a tutte le mie sofferenze e tu hai rovinato tutto!
Io:Thomas questa non è la soluzione!
Thomas:tu non capisci niente,non sai che vita di merda ho io!
Io:ah come se fossi solo tu ad avere una vita di merda!!
Non sei al centro del mondo Thomas!
Pensi di essere l'unico?!
No! Là fuori è pieno di gente che ogni stracazzo di giorno affronta sofferenze dopo sofferenze!
Se l'unica soluzione fosse quella allora mezzo mondo si dovrebbe suicidare!!!
Dico urlando
Lui abbassa la testa interrompendo il contatto visivo tra i nostri occhi.
Guardo con attenzione i sacchettini poggiati sulla scrivania...
Io:e pensi che un'altra soluzione sia quella...drogarti?!
Pensi che quella roba possa aiutarti?!
Thomas:ma che cazzo vuoi da me?
Mi lasci stare?
Sei soltanto una cogliona!
Io:hai ragione,sono una cogliona,e sai il perché lo sono?
perché dopo tutto quello che mi hai fatto e nonostante continui a trattarmi di merda,sono qui,che cerco di farti ragionare...che cerco di aiutarti!
Si sono proprio una cogliona!
E ora tolgo il disturbo!
Dico sbattendo la porta e uscendo di fretta da quella casa.
Cammino con passo veloce forse dovuto alla rabbia che mi sto portando dentro.
Ma non mi pento di avergli salvato la vita o come dice lui di "di aver rovinato il suo piano di mettere fine a tutte le sue sofferenze"

Segui il suono//Thomas Bocchimpani Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora