Segui il suono//Thomas Bocchimpani

Voglia di estate

La scuola sta per finire e l'estate bussa alla porta della nostra aula.
Fa caldissimo e l'afa che si respira nella nostra classe non permette al cervello di funzionare a dovere.
Pure il professore di italiano è rimasto vittima di questo caldo sparando la più grande cavolata che si potesse sentir dire,ovvero che il plurale di ciliegia si scrive senza la i.
Per il resto la giornata è andata come al solito,ormai non cambia più niente.
A parte Anna che in questi giorni si sbizzarrisce nel cambiare stile ai capelli:ieri lisci,oggi boccolosi e domani chissà.
Non ha un preciso motivo,lei dice che segue il suo umore,io penso che cerchi solo un cambiamento.
Nonostante questo oggi mi sento di buon umore,non ho avuto un risveglio particolare ma a volte succede;di solito quando riesci a vedere solo le cose belle che hai intorno,non c'è bisogno di una particolare occasione ma di particolari persone,possono essere poche,tante ma l'importanza non è matematica.
Mi piace uscire da scuola e trovare al solito marciapiede Thomas che mi aspetta guardando il telefono che poi si sa,non ci fa niente perché lo usa solo per non girarsi i pollici e trova più interessante fissare uno schermo nero.
Così ogni volta lo colgo sempre di sorpresa spaventandolo da dietro e ogni volta mi diverto ad osservare la velocità con la quale la sua faccia cambia espressione.
Oggi stranamente sta parlando con qualcuno al telefono ma la conversazione sembra non durare molto visto che non appena mi vede mette giù e infila il telefono nella tasca dei pantaloni.
Ignoro ciò che di sospetto ho appena visto e lo raggiungo sorridente lasciandogli un bacio sulla guancia.
Lui risponde accarezzandomi la testa e lasciandoci un bacio per poi invitarmi a seguirlo.
Io:dove andiamo?
Thomas:sulla terrazza
Io:e quando mangiamo?
Thomas:ci fermiamo a prendere una pizza.
Io:non ho soldi
Thomas:la pago io
Io:perché non sei così gentile ogni giorno?
Thomas:è da rammolliti
Io:essere gentili non vuol dire essere rammolliti.
Thomas:per uno che ha il mio carattere si
Io:quanto sei testardo!
Thomas:ha parlato...

Io:ci pensi mai a cosa fare questa estate?
Chiedo al corvino addentando una fetta di pizza.
Thomas:in realtà si
Io:e...?
Thomas:Di solito mia madre non mi porta mai da nessuna parte perciò quest'estate pensavo di fare un viaggio da solo,anzi
Che ne dici di venire con me?
Ti andrebbe di venire qualche giorno in vacanza con me?
Io:davvero?!
Thomas:si perché no!
Pensi che i tuoi ti lascerebbero?
Io:mio padre si,mia madre no ma posso convincerla.
Sarebbe fantastico!
Ovviamente verrai con me a convincerla.
Thomas:devo?
Dice con uno sguardo supplichevole
Io:si!
Comunque,dove pensavi di andare?
Thomas:a jesolo;so che c'è un hotel vicino al mare dove ti fanno pagare pochissimo.
Cinque giorni in due potremmo pagarli qualcosa come 150€, 30€ a notte,il che non è per niente male.
Io:sarebbe fantastico se riuscissimo ad andarci.
Thomas:finalmente la vacanza che ci meritiamo.
Dice aprendo le braccia e invitandomici dentro.

Io:mamma,quest'estate visto che non abbiamo nessun programma potrei andare con Thomas qualche giorno a jesolo?
Lei spalanca gli occhi ma non per la sorpresa ma quasi come per spaventarmi per l'assurdità che ho appena detto.
Poi fissa Thomas che si trova poco dietro di me e in seguito rivolge nuovamente il suo sguardo assassino verso di me.
Mamma:state scherzando?
Io:no
Rispondo tranquillamente
Io:abbiamo 17 anni non 14!
Mamma:ma sentila!
Per anni volevo mandarti ai campi estivi e tu "no,non voglio andarci sono troppo piccola", e questo è successo fino all'anno scorso.
E adesso te ne vieni qua dicendo tutto il contrario e pretendendo da me di mandarti.
Io:Mamma c'è una sostanziale differenza tra voler andare in vacanza ed essere costretta ad andarci.
Inizio a sbraitare finché Thomas non mi poggia una mano sulla spalla e mima con la faccia "faccio io".
Thomas:signora,questa vacanza sua figlia se la merita dopo tutto quello che ha passato e inoltre non andremo lontano da qui.
Il costo è ottimo e le prometto che mi prenderò cura di lei.
Staremo via solo cinque giorni.
Mamma:thomas tu sei un bravo ragazzo e lo so ma vorrei che capiste la paura di una madre nel lasciar andare una figlia da sola in vacanza con un ragazzo.
Dice calcando l'ultima parola.
A quel punto thomas indietreggia imbarazzato.
Io:MAMMA!
non penserai mica a quello?!
Ma cosa ti viene in mente?
Thomas:non succederà niente glielo prometto.
Sussurra lui imbarazzato
Mamma:eh okay va bene!
Dice sfinita
Io e Thomas ci guardiamo vittoriosi per poi ritirarci in camera mia.
Io:non posso credere che mia madre stesse pensando a quello!
Dico imbarazzata
Thomas:credo che sia normale per una madre...
Io:lo so ma poteva evitare di creare quella situazione imbarazzante!
Esclamo coprendomi la faccia con il cuscino.
Thomas:lascia stare,pensa che adesso è fatta!
Andremo al mare,ci rilasseremo senza nessuno intorno!
Io:hai ragione ma adesso riandiamo sulla terrazza?!
Thomas:di nuovo?
Io:si ti prego!!
Thomas:okay

Il cielo è quasi sul punto di tramontare e mentre thomas lo fissa insistentemente io leggo un libro poggiata sul suo torace.
Thomas:che stai leggendo?
Chiede interrompendo la mia lettura
Io:un libro
Thomas:questo lo vedo anch'io, come si chiama?
Io:titoli di coda
Thomas:lo leggi ad alta voce?
Io:ma non ci capiresti niente!
Thomas:lo so ma voglio ascoltare la tua voce mentre legge un libro.
Io:okay
Gli rispondo sorridendo cominciando a leggere.
Io:......Abby era come una polaroid,in qualunque modo uscisse rimaneva sempre quella,e basta.
E poi c'ero io che volevo solo prenderla e scriverci sopra una frase d'amore.
Era testarda e insicura ma la cosa che mi piaceva di più di lei era come riuscisse a rimanere sempre se stessa,nonostante tutto e nonostante tutti.
Volevo essere come lei,e lei voleva non essere lei.
E quando vinceremo la battaglia,mia dolce Abby,scriveremo i titoli di coda più belli che si siano mai visti e tramonteremo insieme per poi risorgere in una nuova alba.

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Volevo avvisarvi che stiamo per arrivare alla conclusione di questa storia🌟
Ma...